Non è un romanzo erotico, come quelli che fanno tanto parlare in questi mesi, non è nemmeno un vero e proprio romance perché di stereotipi non ce ne sono, questo libro è un mondo a se stante.
I personaggi sono molto reali e questo è il primo punto a favore del libro. Inizia a leggere la storia aspettandoti le solite cose mentre questa relazione che parte con molta titubanza da parte di Francesca, non avrà mai forti scossoni. La cosa che salta subito all’occhio è che i personaggi rimarranno coerenti con quello che sono. Christian è un uomo diretto, non incline al romanticismo, e per tutto il corteggiamento e oltre, sarà questo suo lato del carattere a essere mostrato. Non cambierà, così come non lo farà Francesca.
Perché mi è piaciuta questa scelta? Perché nella vita le persone che cambiano per qualcun altro, sono finte e presto o tardi la finzione finisce e il rapporto si deteriora.
Mi è piaciuto molto che Francesca non sia stata resa una di quelle protagoniste che vogliono cambiare l’uomo di cui si sono innamorate. Caspita! Ci vuole coraggio a descrivere una donna che tiene fede ai proprio sentimenti, una donna che capisce che se volesse cambiare l’uomo che ama, allora farebbe prima a trovarne un altro
In questo romanzo leggiamo due storie, quella dei protagonisti e l’amore indiscusso fra Maria, la migliore amica di Francesca e Daniel che decidono di sposarsi con un brevissimo preavviso e sarà proprio Francesca a doversi occupare dell’organizzazione. durante quest’organizzazione la narrazione è anche divertente, è facile immedesimarsi nell’amica che si trova a dover mettere in piedi una cerimonia con pochissimo preavviso!
Un’altra cosa molto carina della storia, è la doppia coscienza di Francesca e le conversazioni che il diavoletto e l’angioletto hanno nella sua testa.
Il finale è strepitoso, tanto di cappello a Fabiola D’Amico che ha sottolineato che la realtà è quella che ci ha mostrato nel suo libro.
Insomma, è un libro che si legge molto velocemente e tiene compagnia, quindi vi consiglio tranquillamente di leggerlo!
Recensione a cura di Laura Bellini