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Recensione al libro “Atto di richiamo” di Adriano Del Fabro su GreenFVG

Creato il 24 agosto 2011 da Librinews

Recensione al libro “Atto di richiamo” di Adriano Del Fabro su GreenFVGStoria nella Storia di una donna carnica e della sua terra d’origine: il Friuli. Ovaro – Australia e ritorno
di Adriano Del Fabro
Editoriale Programma
€ 14

Ci sono uomini e donne che attraversano la Storia lasciando impronte o ferite profonde. Ci sono altri che imprecano e che subiscono a ogni loro respiro. Ci sono poi coloro, e sono i più, che lo spartito della vita e della Storia, semplicemente, lo interpretano da artisti anonimi.
Si crea così un concerto che dura anni dove non sempre le armonie sono eccelse, ma almeno qualche minuto può essere emozionante: da registrare. Se ascoltiamo con dignità, rispetto e consapevolezza i nostri genitori, il nostro vicino di casa, il nostro compagno di lavoro, alcune di queste note ci giungono sicuramente all’orecchio e ci fanno più ricchi, più uguali.
“Atto di richiamo” è un libro illustrato che, basandosi sulla semplice storia della vita della carnica Enrica Cimenti da Ovaro, classe 1927, raccontata da lei stessa, ne inserisce gli avvenimenti nel contesto più grande delle vicende storiche dell’epoca. In questo modo, ai 5 capitoli in cui il giornalista Adriano Del Fabro ha diviso il racconto di Enrica (dall’infanzia all’attualità), con un voluto incastro, vengono alternati altrettanti capitoli di cronaca storica e di commento dei principali avvenimenti dell’epoca, trattati con un linguaggio semplice e asciutto, trasformando l’opera in un autentico romanzo popolare. Un forma di resistenza contro l’oblio.
L’“Atto di richiamo” era l’opzione che gli emigrati in Australia, negli anni ’50, potevano fare per ricongiungersi con i propri cari dopo essersi garantiti la casa e il lavoro.
Enrica (tuttora vivente) racconta la sua infanzia difficile, l’adolescenza mancata, la gioventù bruciata dalla guerra (italiani, tedeschi, cosacchi, resistenti…). Poi l’incontro e l’amore con Mario (l’uomo della sua vita), l’emigrazione in Australia, la nascita delle figlie, il triste rientro in Friuli. La morte del marito le spezza il cuore, ma la vita la trova ancora in piedi a rimboccarsi le maniche per superare il presente e garantirsi un futuro (con le sue figlie). Continui atti di richiamo che le fanno attraversare settant’anni di Storia. Il suo specchio, il nostro specchio.
Il titolo del libro, dunque, vuole riempirsi proprio di questo significato. Se gli atti di richiamo servono sì per spostarsi da un Paese a un altro, ma anche da una vicenda a un’altra, la vita stessa di ognuno di noi ne è piena zeppa. È la qualità della risposta a questi “richiami” che può trasformare una vita umana da ordinaria a “straordinaria”.
I capitoli storici di “Atto di richiamo” (ottobre 1927; Carnia di sangue e libertà; il governo Pella e l’acrobatico udinese; una Regione autonoma; “Ciant da li ciampanis” di Pier Paolo Pasolini), sono stati scritti dopo un’attenta ricerca svolta con mestiere da Del Fabro sui quotidiani dell’epoca, diffusi nel Nordest.
“Atto di richiamo” si conclude con una ispirata Postfazione di Leonardo Zanier, poeta e scrittore carnico assai conosciuto e apprezzato in Friuli e impegnato da una vita nelle organizzazioni svizzere degli emigranti italiani.

http://www.greenfvg.it/green/2011/08/24/atto-di-richiamo/


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