Alterra
pagine 350 isbn 978-88-7625-098-9 data pubblicazione: 24/03/2011 € 18,50
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Trama:
Nessuno si era accorto del suo arrivo, e di colpo è sopra tutta la città: una spaventosa, gelida tempesta. Quando il quattordicenne Matt la vede incombere, vorrebbe avvisare i genitori, capire che cosa succede, se c'è un reale pericolo. Ma è già troppo tardi: viene colpito da un fulmine e perde conoscenza. Quando si risveglia, è solo. La madre e il padre sono scomparsi, volatilizzati i vicini di casa, vuote le strade. Cosa è successo? Insieme all'amico Tobias, Matt cerca disperatamente di trovare qualcuno ancora in vita, in questa New York muta e fredda che sembra non dare speranze. Eppure, i due non sono soli: strane presenze dagli occhi di ghiaccio ne seguono i movimenti, bizzarre creature mutanti li spiano. Ai due ragazzi non resta che fuggire dalla città. Li attende un mondo selvaggio, nel quale la natura ha ripreso totalmente il sopravvento. Riescono a trovare riparo su un'isola a ovest, presso una comunità di bambini, i "Pan". Il loro rifugio è però tutt'altro che sicuro: perché ad Alterra, gli unici adulti sopravvissuti sono diventati ormai cacciatori di bambini.
Maxime Chattam, considerato l'enfant prodige del thriller francese, a soli trent'anni vanta numerosi titoli di successo. Con la trilogia Alterra, si è rapidamente affermato anche nel campo della narrativa per ragazzi, riscuotendo il consenso di pubblico e critica. In Francia i primi due titoli si sono posizionati ai vertici delle classifiche, e il terzo è attualmente presente nella lista dei bestseller.
RECENSIONE:
«Chattam crea un universo magico a metà tra Il signore degli Anelli, Harry Potter e Stephen King».Voglio iniziare proprio da questa definizione di "Metro" perchè mi sento di condividerla al 100%. Chattam ha veramente creato un'ibrido da questi 3 libri e autori, ma non per questo il risultato è meno originale e singolare. I tre protagonisti, Tobias, Matt e Ambra mi hanno sì ricordato gli indimenticabili Harry, Ron e Hermione, ma durante la lettura non mi è mai venuto in mente di metterli a confronto. La battaglia finale contro i Cinici mi ha fatto venire in mente l'atmosfera de Il signore degli anelli, ma il contesto è molto differente. Il negozio misterioso presentato nell'esordio del romanzo e i combattimenti con note pulp mi hanno effettivamente ricordato King e il suo libro "Le cose preziose", ma il bello di Alterra è proprio il fatto di aver creato un equilibrio tra tutti questi elementi e averli trasportati in un universo tutto nuovo.
Metro
Questa visione apocalittica della Terra che si ribella ai suoi abitanti, punendoli e trasformandoli in esseri mutanti e crudeli, è profondamenti inquietante, soprattutto letta dopo il disastroso terremoto in Giappone. Una distruzione che fa riflettere. Interessante è poi la scelta di Chattam di far sopravvivere i bambini e gli adolescenti, il futuro della nostra esistenza. In questa scena di devastazione in cui i palazzi sono risucchiati dalla vegetazione e le creature feroci vagano indisturbate, i nostri eroi lottano per la sopravvivenza attraversando un percorso non libero da pericoli di morte, ma con la speranza di avere in mano la chiave per un futuro migliore.
I temi sviluppati da Chattam sono molteplici e alcuni sono particolarmente profondi; mi sento di menzionare soprattutto un dialogo in cui si affronta il problema dell'esistenza di Dio in momenti così tragici. Oltre alla religione, alla filosofia, importante è anche il tema dell'amicizia e della fratellanza. La collaborazione tra i personaggi principali è il fulcro del romanzo ed è appunto questa loro alleanza che gli permette di sopravvivere, sventare congiure e affrontare questo futuro incerto e pieno di pericoli. E' presente, anche, l'elemento magico nelle cosiddette "alterazioni" e qualche nota horror, accompagnata però da una splendida riflessione da parte di Matt sulla violenza. Uccidere un uomo nella realtà e molto diverso da quando lo si fa in un videogioco; concetto semplice, ma non banale.
Un romanzo particolare che può avere diversi piani di lettura: dal semplice passatempo, ad una riflessione più attenta e profonda. La trama è scorrevole, cattura subito l'attenzione del lettore e le 350 pagine scorrono veloci senza intoppi. Sarei molto curiosa di leggere la versione francese per esaminare la traduzione dei nomi delle varie creature perchè è una pratica sempre interessante (Harry Potter docet). Un libro che consiglio a tutti! Ora aspetto di leggere il secondo volume con l'ombra di Lordapredan alle mie spalle...
P.S. Vi ricordate il film "Jumanji"? E' così che io immagino l'universo di Alterra.
VOTO:
4 + STELLE