Recensione "Angel" di L. A. Weatherly

Creato il 25 luglio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Titolo: Angel
Autrice: L. A. Weatherly
Editore: Giunti
Collana: Giunti Y
Pagine: 560
Prezzo: 16,50
Data di pubblicazione: 04 maggio 2011

Trama: 
Gli angeli esistono e alcuni di loro sono tra noi sotto mentite spoglie. Non sono le pure creature ammantate di luce che portano gioia e serenità a chi le vede ma sono freddi calcolatori esseri che stregano le  menti degli uomini per nutrirsi della loro forza vitale. Il mondo degli angeli sta morendo e loro sono pronti ad invadere la terra, irretire le  nostre menti e soggiogarci per usarci come nutrimento. Willow ha sempre saputo di essere diversa, è sempre stata etichettata come la stramba della scuola: ama i motori, vestirsi in maniera anticonvenzionale ma soprattutto sa leggere il futuro della gente attraverso il palmo della mano. Willow non sa però quanto è diversa dalle altre persone. Alex è un soldato, è un membro scelto degli Angel Killers, un gruppo scelto creato dalla CIA con lo scopo di uccidere gli angeli. La sua prossima missione è uccidere Willow ma un’inattesa scoperta destabilizzerà tutte le sue convinzioni: la ragazza che deve uccidere è in realtà mezza umana mezzo angelo; fatto più unico che raro.
RECENSIONE Angel, genere urban fantasy YA è il primo libro di una trilogia scritta a L. A. Weatherly, pseudonimo di Lee Weathrly autrice americana nata nel 1967 in Arkansas. I sucessivi libri della trilogia non ancora pubblicati in Italia sono Angel fire ed Angel Fever  “Un angelo buono è un angelo morto” Poche parole che già dalla copertina creano la giusta attesa e curiosità nei confronti di un libro estremamente originale e affascinante. Benchè l’autrice giochi molto con i classici stereotipi urban fantasy YA, in particolare sull’innamoramento adolescenziale dei protagonisti (il giovane cacciatore Alex e l’affascinante Willow), la storia si presenta molto corposa e ricca di avvenimenti che si susseguono ad un ritmo serrato dall’inizio alla fine di questo primo capitolo della trilogia. L’elemento cardine dell’intero progetto è di sicuro l’innovativa e originale immagine data degli angeli: essi sono esseri superiori di straordinaria bellezza anche nelle loro sembianze umane e quando si mostrano nelle loro vere vesti, invadono la vittima di un profondo senso di meraviglia, annebbiando il loro raziocinio e spogliandole della loro forza vitale. Lasciandole in balia di un senso estatico e fervore religioso rasente il fanatismo. Questo fanatismo religioso permette agli angeli, nel corso della storia, di consolidare il loro piano di invasione della Terra. In questa ambientazione si sviluppano le vicissitudini dei due protagonisti Alex e Willow, costretti ad una fuga on the road attraverso mezza America alla ricerca di risposte e un modo per contrapporsi al potere sempre più forte degli angeli ormai costituitosi in una nuova chiesa dal sapore vagamente settario. Alex si presenta subito come un giovane più maturo dei suoi diciassette anni, spietato e deciso killer, sicuro di se; maschera in realtà una fragilità e un dolore mai del tutto affrontati che scopriremo attraverso diversi flashback.
Willow d’altro canto, sotto un’apparente insicurezza, si dimostra molto più forte e sicura. La rivelazione di essere mezza angelica la mette a dura prova, ma l’accettazione della sua essenza la rende ben presto  una perfetta protagonista, l’unica realmente in grado, viste le sue caratteristiche, di combattere contro gli angeli e il loro tentativo di invasione. Nodo portante della crescita dei protagonisti e della storia è la reciproca attrazione che li porta non solo ad interrogarsi sull’altro, ma a spogliarsi delle loro maschere fatte di indecisioni e titubanze, fino a scoprire un sentimento molto più forte della semplice attrazione.   Grazie ad uno stile narrativo semplice ed efficace, l’autrice riesce a caratterizzare la personalità dei vari personaggi attraverso le azioni che essi compiono piuttosto che eccedere in lunghi monologhi interiori. Interessante è l’uso di un diverso punto di vista durante la narrazione. Tutti i personaggi eccetto Willow, vengono presentati in terza persona. Questo permette al lettore di ampliare il proprio sguardo sul mondo in cui si sviluppa la vicenda. Con Willow invece l’autrice cambia registro narrativo, passa infatti alla prima persona: il lettore viene catapultato all’interno della storia, rendendolo protagonista dei dubbi, la crescita, le perplessità e le indecisioni di Willow. Attraverso di lei, elemento di rottura e cardine della storia, il lettore riesce a vivere il mistero e l’imprevedibilità del futuro che l’attende. Personalmente ho trovato lo stile dell’autrice estremamente scorrevole e gradevole. Durante tutta la narrazione la Weatherly vive profondamente l’intreccio e la storia che ha creato descrivendone le sfaccettature senza mai scadere nelle banalità e riuscendo con molta facilità a trasportare il lettore in questo nuovo mondo da lei inventato. L’alchimia tra i protagonisti appare fin da subito un interessante corollario alla storia già ricca e diventandone un legante molto potente. Unica pecca che posso trovare, la scelta da parte dell’autrice di caricare troppo la storia d’amore tra i due protagonisti in particolare dalla metà della narrazione in poi. Questo fa perdere forse un po’ di interesse e di attesa nei confronti della storia stessa. Mi auguro che visti i presupposti della trama, l’autrice riesca non solo a mantenere il livello qualitativo decisamente elevato, ma anche a far evolvere l’amore dei due protagonisti affinché non si rischi un generale appiattimento verso la banalità

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :