Salve a tutti, ragazze e ragazzi. Questa è la prima recensione di cui mi occupo per il blog "Alla fine del sogno" e voglio inaugurare il mio debutto parlandovi di una giovanissima autrice nostrana. Di chi si tratta? Dorotea De Spirito, una ragazza di 21 anni che vive a Milano e frequenta un corso di Laurea in Lettere Moderne all’Università Cattolica del capoluogo lombardo. Sono sicura che molti di voi ne avranno già sentito parlare. Ha pubblicato con Mondadori ben quattro romanzi: Destinazione Tokyo (2008), Angel (2009), Dream (2011) e l’ultimo in ordine cronologico Devilish, uscito nel 2012 e che è il seguito di Angel. È proprio di Angel e di Devilish che ci occuperemo quest’oggi.
Partiamo dalla quarta di copertina:
Titolo: Angel
Autore: Dorotea De Spirito
Editore: Mondadori
Pagine: 344 pag.
Collana: Oscar Bestsellers
Sinossi:
Le antiche mura di Viterbo custodiscono un segreto: una comunità di angeli che da secoli convive pacificamente con gli abitanti della città. Vittoria ha sedici anni, è un angelo, ma è diversa da tutti i suoi simili: è senza ali e per tutta la vita si è sentita un'esclusa, un'estranea persino nella propria famiglia. Questa consapevolezza l'accompagna sempre, mentre la sua esistenza scorre tranquilla giorno dopo giorno tra scuola, amici e litigi con la sorella maggiore. Ma quando arriva in città Guglielmo, un ragazzo misterioso dagli occhi magnetici, il mondo di Vittoria viene sconvolto, e lei scopre che l'amore può rivelarsi il peggiore dei demoni…
Titolo: Devilish Autrice: Dorotea De Spirito Editore: Mondadori Chrysalide Numero di pagine: 300 Prezzo: € 17,00
Data di pubblicazione: 9 Ottobre 2012
Sinossi: Un'estate è passata da quando Vittoria ha scoperto che Guglielmo, il ragazzo che ama, è un demone. Sfidando regole e convenzioni della città degli angeli, ha deciso di difendere questo legame proibito, senza però conoscerne il prezzo. Perché Eva, il demone che ha già cercato di riportare Guglielmo nell'Averno, ha solo atteso il momento giusto per reclamare la sua preda. Adesso la città è sconvolta da eventi misteriosi, lunghe crepe spaccano la terra tremante, l'acqua delle fonti sprigiona il suo veleno e si tinge di nero, l'immagine e le parole delle anime defunte echeggiano nel silenzio delle strade. Il patto tra l'inferno e la terra è stato infranto e solo Vittoria, l'angelo senza ali, può trovare la chiave per salvare se stessa e le persone che ama...
Come avrete di certo capito stiamo parlando di quelle affascinanti creature alate che hanno da sempre esercitato un fascino particolare sull'uomo. La nostra protagonista, Vittoria, vive a Viterbo e appartiene a una famiglia di angeli bellissimi che convivono nella cittadina laziale insieme agli umani, proteggendo il loro segreto da tempo immemore. Già dalla nascita la diversità di Vittoria si manifesta agli occhi della comunità in cui vive. La giovane infatti, oltre a essere scura di occhi e di capelli, non ha uno dei requisiti indispensabili per fregiarsi del titolo di angelo: le ali. Per tale motivo ha vissuto tutta l’infanzia e l’adolescenza sentendosi inadeguata. I suoi migliori amici sono Ginevra e Lorenzo, lui angelo e lei un’umana (i due hanno una relazione segreta perché le unioni tra le due specie sono proibite). La vita di Vittoria scorre relativamente tranquilla, tra scuola e amici, fino a quando un bel giorno non conosce Guglielmo, un affascinante ragazzo dallo sguardo magnetico che sconvolge la sua routine così bene ordinata. Questo piò o meno il succo della storia. Non vado avanti con gli spoiler perché non voglio rovinarvi il gusto della sorpresa in caso aveste voglia di cimentarvi con la lettura di questa saga. Veniamo alla mia opinione, adesso. Devo essere onesta, mi aspettavo di meglio da questo romanzo, perché le premesse per una bella storia c’erano tutte. Peccato che l’autrice non abbia saputo sfruttarle al meglio. I personaggi risultano alquanto privi di spessore, quasi banali a dirla tutta. L’intreccio della storia in svariati punti annoia: troppi fronzoli per descrivere situazioni semplici e troppo poco pathos in momenti che invece avrebbero dovuto tenere il lettore con il fiato sospeso, come ad esempio la storia d’amore tra i due protagonisti, che si potrebbe riassumere in quattro parole: tutto fumo, niente arrosto. Ad ogni modo è tutta la trama in generale che avrebbe dovuto essere riveduta, perché le lacune ci sono e sono anche tante, è inutile negarlo. È una lettura che ha un target d’età molto basso, dai 10 ai 13-14 anni massimo, a mio parere. Mi spiace dirlo, soprattutto visto che si tratta di un’autrice di casa nostra, ma Dorotea deve fare ancora un po’ di esperienza nel mondo della scrittura, ma sono sicura che ce la può fare, perché di talento ne ha, deve solo incanalarlo meglio.
Passiamo ora al secondo volume, Devilish.
Purtroppo, e ripeto purtroppo, anche la lettura di questo secondo romanzo non mi ha entusiasmato. Certo il libro risponde ad alcune domande che ci eravamo posti nel corso della lettura del primo libro, ma anche qui la trama sembra essere stata presa per i capelli. Il libro comincia nell'estate successiva dalla fine del primo volume. Vittoria e Guglielmo stanno insieme ma lei con il giovane proprio non riesce ad aprirsi né tanto meno a dichiararsi e assistiamo alle ennesime scene da farsa tutte infarcite di miele, ma che alla fin fine lasciano l’amaro in bocca. Capisco che si tratti di un young-adult, ma qualche emozione in più in un rapporto d’amore un lettore se lo aspetta, o no? Ma veniamo ad altro. I capitoli si susseguono a una velocità imbarazzante quando tante volte ci sarebbe stato bisogno di soffermarsi sui personaggi o sulle vicende che accadono. Si scopre ad esempio che Vittoria è un’iride, una creatura in grado di incenerire i demoni con un solo tocco (Guglielmo rischia infatti di rimetterci le piume) e che lei è l’unica creatura in grado di attraversare i due mondi: l’Averno e la Terra. Per poter stare insieme al suo amato Vittoria scende negli Inferi e qui vi trova prima Cerbero, poi le Arpie e infine Thanatos, tre creature mitologiche molto affascinanti che si sarebbero prestate benissimo a tutta una serie di pericolose avventure. È stato così? Ma nemmeno per sogno. Tutta l’ardua missione, che avrebbe potuto rivelarsi il punto di forza dell’intera storia, si svolge in pochissime pagine in maniera davvero demenziale oserei dire, così come la battaglia finale, che non mi è piaciuta per nulla. Si sarà capito che è un romanzo che non mi sento di consigliare se non a un pubblico molto giovane. Spero solo che in un seguito, se mai ci sarà, la trama sia all'altezza della situazione, finalmente.
Bene amici, con questo ho concluso. Spero di esservi stata utile e vi do appuntamento per la prossima recensione. Un caro abbraccio a tutti!