ANGRA
Secret Garden
earMUSIC
Secret Garden è il miglior disco mai inciso dagli Angra. No, non stiamo scherzando. I nostalgici di Angels Cry e Holy Land avranno pane per i loro denti, perché siamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro. La forza di Kiko Loureiro e compagni, è sempre stata quelli di superare gli ostacoli con disinvoltura nonostante le palpabili difficoltà. Dopo il successo planetario degli esordio, l'addio di una figura carismatica come Matos avrebbe tagliato le gambe a chiunque, eppure da Rebirth in poi gli Angra hanno inaugurato un nuovo ciclo vincente, terminato con l'addio di un asso del microfono come Eduardo Falaschi. Non era fare riemergere dopo un altro duro colpo. Anche questa volta però la scelta è risultata avvincente. Ecco puntare tutto su Fabio Lione, un artista non brasiliano, bensì italiano, ma internazionale nella fama e nell'esperienza. Una scelta saggia e valida, tanto che Secret Garden risulta un album a dir poco straordinario. Fabio Lione canta in maniera differente rispetto ai Vision Divine ed ai Rhapsody Of Fire, è molto più incisivo e diretto, aspetto che traspare subito in Newborn Me, un pezzo rabbioso e straordinariamente melodico. Nella seguente Black Hearted Soul si passa ad uno stile progressivo, dove un letto strumentale riesce a lasciare un segno tangibile ed è seguita dalla potenza di Final Fight, un brano travolgente ed aggressivo. Storm of Emotions cambia registro, rallenta i ritmi e mostra un Fabio Lione più profondo ed intenso, ma anche una band capace di esplorare territori differenti in ogni nota. La forza di Secret Garden è quella di essere un album vario, che spazia su musicalità diverse e mai monotone, a volte straordinariamente heavy, altre dai connotati poetici, come nel caso di Violet Sky, un pezzo inedito rispetto agli standard degli Angra. Nella title-track c'è la voce di Simone Simons che lascia un'imporonta indelebile e ci mostra come le composizioni del combo carioca siano adatti anche al gentil sesso. Un esperimento che si ripete anche in Crushing Room con la voce di Doro Pesch che mostra un'altra dimensione degli Angra. Sarebbe semplice definire Secret Garden un mix tra Angels Cry, Holy Land e Rebirth e forse anche fin troppo superficiale. Oggi gli Angra sono una band diversa, che si rifà al grande talento di uno dei più grandi chitarristi del modo come Kiko Loureiro, ma che allo stesso tempo suona differente al suo passato anche più recente. Gli Angra di oggi sono una band che prova ad evolversi, mostrando qualcosa di innovativo, ma sempre coerente. Secret Garden non è un semplice album di power metal che incontra il progressive con sfumature brasiliane. Ci sono queste componenti certamente, ma c'è molto di più. C'è il talento, c'è l'innovazione, c'è l'estro compositivo, ma soprattutto c'è tanta qualità. Aspetti che trasparono in canzoni come Upper Levels e Pefect Symmetry, trovando il loro apice in Silent Call, una splenida ballata dai toni poetici, un momento creativo di pregevole intensità. A tutto questo va aggiunto uno spessore tecnico fuori dal comune, con la chitarra del buon Kiko che riesce ad ammaliare in ogni nota. Un grande album per gli Angra e lo ribadiamo: il migliore in assoluto.
Voto: 10/10
Maurizio Mazzarella