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Recensione Anna and the French kiss di Stephanie Perkins -e buon San. Valentino!

Creato il 14 febbraio 2014 da Valentina Seminara @imatimehunter
Passerò l'intera giornata a sognarti al mio fianco, pensa Bliss, immersa nelle emozioni che Anna and the french kiss di Stephanie Perkins le ha dato, ricordando la perfezione di Etienne St. Clair.
Ho amato alla follia questo libro, perché nella sua semplicità e dolcezza mi ha colpita, travolta e abbagliata completamente, e adesso sto qui con i cuoricini volanti attorno alla testa e un sorriso sognante rivolto al ragazzo che ha conquistato il mio cuore. Cercatevi un altro Valentino, Etienne è mio!
Recensione Anna and the French kiss di Stephanie Perkins -e buon San. Valentino!Anna and the French kiss
Stephanie Perkins
371 pagine
Inedito in Italia
Anna è impaziente di iniziare il suo ultimo anno ad Atlanta, dove ha un buon lavoro, una migliore amica leale, e una cotta per un ragazzo sul punto di diventare qualcosa di più. È per questo che lei è meno che entusiasta di essere spedita in un collegio a Parigi -fino a quando non incontra Étienne St. Clair. Abbigliamento elegante, affascinante, bello, Étienne ha tutto... compresa una ragazza seria.
Ma nella Città delle Luci, i desideri hanno la possibilità di avverarsi. Potrà un anno di romantici quasi-incidenti terminare con il tanto-atteso bacio alla francese?

Recensione Anna and the French kiss di Stephanie Perkins -e buon San. Valentino!
Desideravo leggere questo libro da quando mi ci sono scontrata per caso, su un blog di cui non ricordo il nome. Tutte le volte che lo sentivo nominare o ne leggevo il nome, mi ripetevo devo leggere, l'ho scritto in wl e non posso non farlo, la curiosità mi sta mangiando viiivaaa. E dopo che una carissima amica, molto insistentemente, mi ha ordinato minacciato costretto consigliato di leggerlo, mi sono decisa. Ho messo da parte le altre letture e ho iniziato questo benedetto Anna and the French kiss. Con un nome così, un po' strano da dare ad un libro, eppure simpatico e intrigante, non poteva non attirare l'attenzione della sottoscritta. E poi, andiamo, è San Valentino! La feste degli innamorati! Il mio onomastico! Non è che la cosa mi entusiasmi, anzi, sono troppo cinica per una festa simile, però l'atmosfera influenza anche me, che sotto sotto sono una romanticona, e questa era sicuramente la lettura perfetta per trattenere e stringere a me l'euforia dell'amourrrr. La Perkins, per fortuna, mi ha mandato una protagonista così... così timida, divertente, critica e di un drammatico da dare alla testa(!!) che non potevo resisterle! E questo fin da subito, dal primo rigo della prima pagina del primo capitolo! Nonostante stia andando in Francia, Anna non sa nulla su di essa. Nulla. A parte qualche inutile nozione generale studiata o sentita chissà dove, il nuovo percorso che sta per intraprendere sembra portare ad un vicolo cieco. Tutta colpa del padre, famosissimo scrittore di deprimenti bestseller diventati film, che l'ha iscritta in un collegio americano in Francia. Per un anno. Da sola. Con la scusa che questa rappresenterà per lei un'esperienza importante. E nel momento in cui si ritroverà nella camera vuota del dormitorio in cui vivrà, l'unica cosa in grado di soffocare il panico che affiora in lei è l'interruzione da parte di una ragazza, Meredith, la simpatica vicina di stanza con anelli su tutte le dita, e lo scontro con Etienne St. Clair, il Bellissimo Ragazzo del Corridoio che strega il suo cuore fin dal primo sguardo color nocciola -peccato che sia già impegnato, argh! Meredith farà conoscere ad Anna Rashmi e Josh -altra coppia!-, permettendole di instaurare degli pseudo legami in un luogo in cui non vorrebbe nemmeno rimanere. Da quel momento, Anna imparerà a conoscere la Francia e a rivedere la sua posizione in merito a quest'opportunità, ma soprattutto dovrà vedersela con i morsi della gelosia, dei sensi di colpa e dell'amore, che non le daranno tregua nel bene e nel male.
Anna mi è piaciuta immediatamente, fin dalla prima risata che ha suscitato in me. Nonostante la condizione impostale dal padre non le vada proprio giù, non passa tutto il suo tempo a lamentarsene o a deprimersi. Si alza ogni giorno parlando con chi le rivolge l'attenzione e navigando nei suoi pensieri, fra la nostalgia di casa e l'iniziare a conoscere la cerchia di compagni che l'hanno accolta con sé. Ci vuole un po' perché leghino davvero, e l'impalpabile diffidenza dei primi giorni via via si assottiglia sempre di più fino a sparire. L'ironia che la contraddistingue è frizzante e spassosa, smorza la lieve rassegnazione con cui si abbandona alla nuova routine francese senza celare la malinconia e le incertezze che ogni tanto bussano alla sua porta. Nei suoi momenti di maggior ilarità appare risoluta e un tantino melodrammatica, che è sicuramente il tratto del suo carattere che ho preferito di più. A volte era così assurda! Con le sue frasi piene di congiunzioni, parole dette di fretta o rinchiuse a forza nella sua testa, Anna è un vero peperino, dolcissima e irresistibile, titubante e determinata, strana ma divertente, e conoscere la storia con lei è sta un piacere per me -e il mio cervello e il mio cuoricino, che non la smetteva proprio di far comunella con quello di Anna e partire al galoppo. Sarà per questo che il meraviglioso Etienne le scocca più di un'occhiata furtiva? Al posto suo mi sarei liquefatta sul terreno. St. Clair è perfettamente consapevole degli sguardi delle altre ragazze su di lui, ma è incredibile il modo in cui nemmeno ci fa caso, mostrandosi gentile e neutrale con tutti, tranne che con i suoi amici. Non è il tipo di ragazzo che definiresti arrogante o vanitoso per questo, piuttosto indifferentemente conscio di sé, carismatico, educatissimo; e ancora, tremendamente tenero e giocoso, simpatico e ammiccante, intenso e accorto. La mia infatuazione per lui è stata immediata, si che ne sentivo parlare ininterrottamente da giorni vero, Frannie?!?!.
E insieme... o buon dio dei libri, cosa sono questi due insieme! Ridono e parlano e si guardano e imparano a conoscersi e sono così adorabili e appassionanti e perfetti che l'euforia ha letteralmente mandato in tilt qualsiasi mia parvenza di calma e compostezza! Imprecavo, invocavo e speravo e sospiravo, piangevo e sorridevo come un'idiota! Si affezionano l'un l'altra nonostante Etienne abbia la ragazza e Meredith abbia un'evidente cotta per lui -cose che, potrete immaginare, dovrebbero renderlo off-limits per Anna. Quando lui mostra i primi segni di gelosia, quasi non stavo più nella pelle mentre di nuovo l'euforia totale annebbiava ogni altro pensiero!
Per cena, avrei programmato un incontro con il distributore automatico del dormitorio. Non è ben fornito, ma posso far funzionare la cosa. 
"Questo è ciò che pensavo," dice St. Clair quando non rispondo. Scuote la testa. Tra i suoi capelli scuri e disordinati ci sono alcuni riccioli oggi. E 'abbastanza mozzafiato, davvero. Se ci fosse un concorso olimpico di capelli, St. Clair vincerebbe totalmente, a mani basse. Dieci-punti-oh. Medaglia d'oro.

Scrollo le spalle. "E' stata solo una settimana. Non è un grosso problema."

"Sorvoliamo i fatti ancora una volta", dice Josh. "Questo è il tuo primo week-end lontano da casa?" 

"Sì." 

"Il tuo primo fine settimana senza la supervisione dei tuoi genitori?" 

"Sì." 

"Il tuo primo fine settimana senza la supervisione dei tuoi genitori a Parigi? E lo vuoi trascorrere nella tua camera da letto? Da sola?" Lui e Rashmi si scambiano sguardi impietositi. Guardo St. Clair in cerca d'aiuto, ma lo trovo che mi fissa con la testa inclinata di lato. 

"Cosa?" chiedo, irritata. "Minestra sul mento? Fagioli verdi tra i denti?" 

St. Clair sorride a se stesso. "Mi piace la tua striscia," dice infine. Si sporge e la tocca con leggerezza. "Hai dei capelli perfetti."
L'atmosfera magica di Parigi rende il legame fra loro qualcosa di altrettanto incredibile e magnetico, come se ad un certo punto non se ne potesse più fare a meno. C'è qualcosa in loro -forse l'educata dolcezza ed esuberanza di Etienne o l'ironia e la riservatezza di Anna- che incastra perfettamente le loro essenze e li fa brillare come le ammalianti luci della città. I brevi ma intensi momenti che passano insieme, sorridendosi e guardandosi, coscienti che qualcosa nella loro già meravigliosa amicizia sta cambiando -o che forse è sempre stato così-, hanno un solo problema. Il fantasma incombente di Ellie, la ragazza di St. Clair, che proprio non riuscivo a sopportare, finché non l'ho incontrata. A quel punto la odiavo irrimediabilmente. Etienne scherza con Anna, flirta con lei, e la loro intesa è palpabile e profonda, motivo per cui più di una volta avrei voluto strozzarlo, troppo frustrata per capire le sue motivazioni. Insomma, è ovvio che Anna ti piace, e che tu piaci a lei. Ergo, molla Ellie! Mi piace moltissimo il modo in cui l'autrice contrappone la fugacità degli istanti che condividono, piccole perle incorruttibili ed emozionanti, con la calma e il disincanto con cui Etienne affronta la faccenda. E' come se lui tentasse di tener separate le due cose, anche se pian piano si accorge di non potersi più permettere di farlo, e allo stesso tempo, per entrambe, maturasse una certa incertezza che porta poi allo scoperto i suoi sentimenti. Lentamente, ho avuto modo di scoprire un altro lato di Etienne, più sensibile e insicuro, così delicato e commovente da spezzare il cuore e contemporaneamente farlo battere più veloce. La difficile situazione familiare che si ritrova ad affrontare lo avvicinerà ad Anna molto più che come amico, e più quest'affinità si faceva evidente, più il modo in cui continuavano a nasconderla, con frustrante dolcezza, mi faceva uscire fuori di testa.
Fa un passo sulla stella rame-bronzo dopo di me e chiude gli occhi. Capisco che deve star esprimendo un desiderio su sua madre, e mi sento in colpa per non aver pensato anch'io a lei. I miei pensieri sono solo per St. Clair.
Perché è impegnato? Le cose sarebbero state diverse se l'avessi incontrato prima di Ellie? Le cose sarebbero differente se sua madre non fosse malata?

Ha detto che sono bellissima, ma non so se stava flirtando, il suo modo di essere amico-con-tutti, o se ciò veniva da un qualche luogo più personale. Vedo lo stesso St. Clair con cui tutti hanno a che fare? No. Non penso sia così. Ma potrei sbagliarmi sulla nostra amicizia per qualcosa di più, perché io voglio che sia qualcosa di più.
In Anna and the french kiss però, va anche evidenziato il percorso di crescita intrapreso da Anna, messa di fronte all'inevitabile soglia del suo futuro. E se ne renderà fortemente conto quando, tornando a casa per le vacanze, ogni sua aspettativa viene spazzata via, insieme al desiderio di ritrovare il calore della vita di sempre. Delusioni sembrano pungerla da qualunque direzione, e sarà allora che Anna capirà quanto il suo modo di vedere le cose sia cambiato, quanto la Francia le appaia più familiare e gradita. Quanto abbia imparato a pensarla come una casa migliore. E non solo quella, ma anche, e soprattutto, le persone con cui ha legato. O per meglio dire, Etienne.
Ci saranno un sacco di incomprensioni, ma più di tutto la paura di perdersi e volere di più, delle amicizie intorno a loro e del futuro che incombe -faranno un bel po' di confusione, insomma. Sono queste le cose che rendono la lettura così reale, così autentica da voler correre in Francia alla ricerca di un ragazzo così da farmi sentire il bisogno di rallentare e godermi ogni momento con il ritmo giusto, per renderli miei, custodendoli poi gelosamente. Quasi non mi accorgevo di come volevano le pagine, e verso la fine avevo il terrore di arrivare all'ultima pagina. Certe volte mi pareva che il terreno mi mancasse da sotto i piedi, e allora mi ritrovavo ad annegare nelle parole, con quel vuoto alla stomaco che sembra una vertigine! Ero persa e disorientata mentre il romanzo cambiava ritmo, e finalmente si scopriva di più, delineando una situazione complicata, struggente e bellissima. Etienne che guardava Anna come un cagnolino ferito, seguendola docilmente con il dolore negli occhi, quando tutta la frustrazione alla base del loro strano rapporto viene solo dalla sua paura. E allora sentivo un'insolita angoscia pervadermi completamente, perfettamente conscia di quanto fossi partecipe nella lettura, e avevo voglia di piangere e arrabbiarmi, ma le lacrime non uscivano, ed ero incapace di urlare addosso a lui, semplicemente perché è Etienne. Ho amato anche il fatto che Anna non si fa mettere i piedi in faccia, non cede, ma gli rimane vicino nonostante ciò spezzi lentamente il suo cuore, perché il modo in cui si capiscono alla perfezione è ammaliante e impediva a loro, e a me, di non farmi attrarre da questa specie di calamita.
Non c'era una parte di me che non fosse lì, nella storia, fra le strade di Parigi, nel corridoio del dormitorio, nelle aule. Non riesco a dire quanto tutto questo abbia rivoltato le mie emozioni, scuotendomi, in una lenta tortura che era troppo dolce, troppo annebbiante, troppo perfetta e ormai radicata per metterla da parte. Questo libro è pura poesia, ne ho amato ogni pagina. E' travolgente come un amore improvviso, appena nato, tenero e struggente come un sentimento la cui profondità implica anni di conoscenza. Anna and the french kiss è uno di qui libri che ti fa desiderare di non esserti mai innamorata, di non aver mai detto ti amo, per provare l'emozione del dirlo per la prima volta. 


★ ★ ★ ★ 
Questo è in assoluto il miglior consiglio libresco che potrei darvi per San. Valentino: leggete Anna and the french kiss e innamoratevene follemente come ho fatto io! Buon San. Valentino a tutti! E, innamorati o no, usate un po' del vostro tempo per sfogliare le pagine di una bella storia d'amore.

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