Cari amici, oggi parliamo di un romanzo del quale vi avevo già accennato qui in un’anteprima. Ho avuto l’onore di leggere questo libro in esclusiva ed ho il piacere di presentavi la mia recensione. Si tratta di un libro davvero molto bello: “Lascia che sia felice” di Hannah Beckerman edito da Sperling&Kupfer. Il libro sarà disponibile in tutte le librerie a partire dal 17 giugno.
Non lasciatevelo sfuggire. Buona prima “visione”!
“Significa che la mamma non tornerà mai più a casa? Mai più? Nemmeno se mi lavo i denti ogni sera e ogni mattina, se vado a letto presto e tengo la mia stanza molto, molto in ordine?“Si passa poi alla “Negazione” ovvero al rifiuto di quell’evento negativo. Max, ma soprattutto Ellie, cercano disperatamente di difendersi attivando quel meccanismo per il quale si tende ad allontanare dalla propria mente quel momento che ha cambiato per sempre il corso delle loro vite. Non appena realizzeranno la perdita, quel sentimento diventerà “Rabbia“. Rachel dal suo mondo nebuloso vedrà che, seppur faticosamente, la vita dei suoi cari va avanti anche in sua assenza.
“Per la prima volta da quando sono morta capisco che c’è ben di peggio che essere imprigionata qui, con la sola compagnia di me stessa. È guardare il mondo che continua senza di me, e constatare che non ne faccio più parte”Emerge, dalle parole di Rachel, quella sensazione che ti spinge a credere che tutto ciò che è stato fatto in vita sia stato insignificante, inutile. Anche in quell’altra dimensione, senza un corpo e senza aria nei polmoni, Rachel prova paura, rabbia, si sente inadeguata e, sebbene la sua esperienza di poter controllare il “mondo di sotto” sia un privilegio, preferirebbe cancellare tutto e tornare a riposare in quella nebbia fitta che la circonda e che, diradandosi, le permette di “spiare” quel mondo che ormai non le appartiene più. Ma la vita va avanti ed è necessario provare a reagire, cercando quelle risposte che sembrano non avere più senso ormai. Si inizia a negoziare con sé stessi, cercando una soluzione, una via d’uscita da questo tunnel infinito (“Contrattazione“). Max cerca di frequentare nuove persone ma è afflitto da sentimenti contrastanti.
“Nonostante i progetti che pensiamo di poter concretizzare, alla fine ci ritroviamo sempre a vivere una vita diversa da quella che avevamo immaginato”E così i giorni ed i mesi passano, i Natali passano, così come i compleanni, le feste di fine anno di Ellie e si entra in uno stato di “Depressione” nel quale i pensieri razionali si fondono con l’irrazionale. Rachel vorrebbe fare qualcosa per la sua bimba, per suo marito, sua mamma e tutti gli amici che ha lasciato, ma non è possibile. Può osservare ma non può intervenire. Questa legge la tortura ogni volta e la riempie di malinconia. La piccola Ellie è fragile e la sua dolcezza si trasforma in tristezza e pianto. A questa fase, forse la più lunga e difficile, segue quella della “Sperimentazione” nella quale si cerca di trovare il lato positivo nel “nuovo” ed infine la fase di “Accettazione“, dove ci si riavvicina alla propria quotidianità, tentando di lasciar andare la nostalgia verso il passato. Solo in questa fase Max ed Ellie inizieranno a guardare avanti, tornando a vivere e trovando le forze per iniziare nuovi progetti. Per riaccendere l’entusiasmo nella vita bisogna essere pronti a voltare pagina, senza rimpianti ma solo con tanti ricordi. “Lascia che sia felice” è un romanzo profondamente struggente, che parla dell’amore di una madre verso la propria figlia che non potrà mai più riabbracciare e di una moglie che dovrà lasciar andare tutti i sogni di una vita tanto desiderata. Spesso durante la lettura mi sono chiesta: «Ed io? Come reagirei se accadesse a me?». Il poter vedere cosa succede nel mondo dei vivi mentre tu sei ormai altrove è un privilegio, certo, ma è anche e soprattutto una tortura. Una mescolanza di sentimenti fanno sì che il lettore si immedesimi nella protagonista, Rachel. La gelosia e l’invidia, per coloro che ora invadono quelli che una volta erano i nostri spazi, è umana e forse inevitabile. Ma subentra poi quella forza che ti induce a pensare cosa sia meglio per gli altri, per le persone che amiamo, accantonando i nostri bisogni, ormai superflui. Quando la vita ti gioca un brutto scherzo e ti sfugge, in un soffio, rubandoti quel futuro che credevi fosse saldamente stretto tra le tue mani, non puoi far altro che lasciar andare, dolorosamente, il tempo verso la sua meta. Lasciare che le cose accadano, semplicemente. Questo romanzo, posato, riflessivo, è ciò che serve per imparare ad assaporare maggiormente tutte le cose, persone, luoghi prima che tutto ci sfugga di mano. Prima che si chiuda il cerchio. Prima che sia troppo tardi.
“Ho capito che il mio più grande lascito al mondo è l’amore e non c’è eredità più duratura“