Recensione | Arrow 4×11 “A.W.O.L.”

Creato il 28 gennaio 2016 da Parolepelate

Premetto, mi sento confusa da questo episodio… l’ho trovato scarno e di passaggio. Nel complesso, non brutto, di cose ne sono accadute, però mi è mancato qualcosa. Credo che questa volta sarò più breve del solito.

“To Amanda Waller.” – “Ad Amanda Waller”. 

Io adoro Diggle, ma sinceramente, quasi un intero episodio, flashback compresi, su di lui e suo fratello, per la prima metà mi stava venendo il latte alle ginocchia. Poi si è aggiunta l’A.R.G.U.S., sono avvenute un po’ di cose interessanti che hanno velocizzato l’azione e la cosa è migliorata, ma sinceramente Andy preferirei averlo a piccole dosi.
Finalmente, comunque, potrebbe essere finalmente passato dalla parte di Diggle e in generale del team Arrow, ed essere meritevole di fiducia. Dico potrebbe perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, soprattutto se c’è di mezzo Damian e non è perché Andy sembra essersi ravveduto bisogna dare per scontato che sia davvero così.
Come ho detto, questa parte è stata abbastanza noiosa e sono successe praticamente solo due cose degne di attenzione.
Nel presente, Amanda Waller è morta. Il suo personaggio era freddo e calcolatore, un vero pezzo di ghiaccio, e così è morta, all’improvviso, con un semplice sparo in fronte, colpita con totale sangue freddo. È stato qualcosa che proprio non mi aspettavo, preparata a veder morire le solite comparse, senza nome e senza volto, che sarebbero state dimenticate in un battito di ciglia. Ora mi chiedo: che fine fa l’A.R.G.U.S.? Sia mai che ci ritrovassimo con un capo nuovo magari anche peggiore della precedente.
Nel passato, invece, una vecchia conoscenza dell’isola era (è?) strettamente collegato al cattivo di questa settimana e ad Andy (vedete perché dico di non fidarsi?). Immaginate se Andy lavorasse ancora per questo qui (plot twist, nella prossima puntata magari lo vediamo morire sull’isola dei cinque anni prima e io avrò sputato sentenze per niente…).

Carina la scena in cui finalmente Andy viene accolto in un posto diverso da una prigione e finalmente conosce la sua nipotina. Che tenerezza!
[Certo magari fai un salto anche da tuo figlio. Con i tuoi tempi, certo, possibilmente però prima che vada al college.]

“Overwatch”.

Ho trovato nettamente migliore, invece, il blocco allucinatorio di Felicity.
Era prevedibile. Ha perso l’uso delle gambe, teoricamente per sempre, ha subito un brutto incidente e trauma, si sente inutile e ricominciare come prima non è mai facile dopo che una tegola ti cade addosso distruggendo tutto quello in cui credevi. Mi è piaciuto come hanno gestito la cosa, tirando fuori la Felicity con i capelli scuri dal cappello e sfruttando l’ammontare di medicinali per il dolore per renderla un’allucinazione dalla lingua lunga.


Allucinazione!Felicity era una persona diversa, nello stile, nell’atteggiamento, negli scopi che aveva nella vita che sicuramente non comprendevano salvare le vite di notte con le sue doti da hacker. C’è anche da dire che Allucinazione!Felicity mi è sembrata una versione estremizzata della vecchia Felicity, quella prima della morte-non-morte dell’ex. L’ho vista più dura e più insensibile rispetto a quella mostrata nei flashback della terza stagione. Probabilmente questo anche perché era il modo in cui Felicity vedeva se stessa, così come penso che Oliver ricordi il vecchio Oliver (perdonate il gioco di parole) più crudele di quello che lui fosse realmente e con maggiori colpe. Tutto questo discorso per dire che il genere umano tende a pensare e ricordare una versione peggiore di se stesso.
Felicity, comunque, non si fa mettere i piedi in testa dalla vecchia sé, dai dubbi e i timori, salvare il mondo è quello che vuole fare, è la sua missione, quindi anche ora non si tira indietro e si rimette in marcia.
Bello il discorso che fa ad Oliver, soprattutto quello sulla colpa. Lei ha ragione, lui s’incolpa – tanto per cambiare –, ma non deve, perché l’unico vero colpevole risponde al nome di Damian, che mi sa che è il coniglietto pasquale (semi-cit.) rispetto alla sua cara mogliettina.

Finalmente anche Felicity ha un nome in codice! Diamo il benvenuto a Overwatch!
Tra l’altro la battuta sul fatto che il nome in codice “Oracle” era già stato preso fatta da Oliver è stata perfetta! Negli ultimi tempi c’erano state molte critiche sul fatto che avevano preso la trama di Barbara Gordon e l’avevano appiccicata a Felicity, e che quindi le avrebbero dato anche il suo nome da eroina, così invece hanno un po’ messo a tacere tutti con questa trovata.

Varie ed eventuali:

– Il piano di Diggle e Andy per far passare quest’ultimo come un traditore era telefonatissimo. Continuavo a chiedermi come il cattivo potesse essere così scemo da crederci.

Promo (uuuh! Roy!) e ringraziamenti:

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