RECENSIONE: "ASCOLTAVO LE MAREE" di Guido Mattioni
Creato il 02 novembre 2013 da Simonbug78
@simonbug78
Guido Mattioni un giorno mi ha parlato del suo romanzo e molto gentilmente mi ha spedito qualche video e info riguardanti lo stesso. Per questo lo ringrazio. Preso dalla curiosita' mi sono documentato e ho scaricato sul mio KOBO il libro. A causa di qualche impegno di lavoro, ho dovuto ritardare la lettura di "ascoltavo le maree" di qualche giorno. Ora che l'ho finito mi sono pentito di questa attesa. Un libro incredibilmente ricco. Non solo per la storia che fra poco vi raccontero' brevemente, ma ricco di descrizioni e di sapori di un luogo che si chiama Savannah, Georgia, dove il lettore vi arriva come per magia, trasportato dal ritmo delle parole che, come le maree, si susseguono con un ritmo perpetuo e rassicurante. Un'inizio ed una fine che ripetendosi all'infinito, portano la speranza di un futuro dove poter ricominciare a vivere, sempre.
Ascoltavo le Maree, e' un libro che si e' fatto strada da solo, lontano dalla macchina travolgente delle grandi case editrici. Il suo autore, il giornalista e scrittore Guido Mattioni, ha saputo far parlare del suo romanzo "semplicemente" con le parole che ha adoperato per comporne la sua essenza. Autobiografia o qualcosa che le assomiglia. Lui, e' diventato cittadino onorario della citta' che tanto bene ha descritto nel suo romanzo che, a sua voltanota, e' diventato una delle letture utilizzate dalla Georgia State University, come l'autore stesso ha svelato in una sua recente intervista che potrete vedere qui.
Sempre in questa & quella intervista, Mattioni ha, in pochissime parole, espresso e spiegato il complicato e complesso "conflitto" della pubblicazione di un romanzo oggi. I tempi cambiano e con loro cambiano i canali con i quali un artista, in questo caso uno scrittore, puo' rivolgersi per farsi conoscere ad un pubblico piu' vasto. Proprio attraverso un canale di vendita alternativo - ultimamente sempre piu' utilizzato - ha saputo trovare il suo giusto collocamento, mostrando che il merito paga, qualsiasi sia il suo percorso. "Ascoltavo le Maree" e' uscito in versione eBook in lingua inglese prima (Whispering Tides) e, sempre in versione digitale, successivamente, in lingua italiana. Attualmente e' possibile acquistare anche la versione cartacea grazie alla casa editrice INK, che l'ha voluto pubblicare adottando cosi', una vera perla.Eccovi spiegato parte del passato (non troppo remoto) di questo libro, ma ora vorrei raccontarvi, brevemente, di cosa si tratta e quali sono le motivazioni che mi hanno spinto a decretarlo una delle letture a me preferite del 2013.Alberto atterra negli Stati Uniti, direzione Savannah. In moltissime pubblicita' di autovetture si sente sempre una voce fuoricampo che spiega come a volte sia il viaggio e non la meta quello che conta. Beh, in questo caso e' proprio il contrario. La destinazione e' la cosa piu' importante per il protagonista della storia. Una citta' non certa scelta a caso puntando il dito sulla cartina, ma un luogo speciale, pieno di ricordi, di affetti, il luogo che puo' definirsi casa. Non ci si deve addentrare troppo all'interno del romanzo per capirne le motivazioni. Nina e' la moglie di Alberto, la compagna di quei viaggi verso quella parte degli Stati Uniti che li ha attratti per molto tempo, come una calamita. Una descrizione fotografica, fermi immagini di luoghi che vengono descritti con particolari che sembrano rendere qualsiasi cosa viva. Le emozioni che il protagonista vive in quei luoghi rendono quasi "umana" questa "piccola" parte di uno dei paesi piu' vasti al mondo.La citta' parla, le statue parlano, si raccontano come se le anime delle vite che li hanno vissuti dalla loro creazione potessero farsi sentire attraverso le loro fibre immobili e statiche, confondendosi con i suoi abitanti, persone che mantengono la dignita' del luogo che abitano e del suo passato. Un passato che, come vi dicevo prima, ha un'importanza enorme nel romanzo. La vita di Alberto, sconvolta dalla perdita, si vede proiettata verso quel passato dove perdita non vi era. Nina, la compagna di viaggio, la compagna di una vita intera, viene a mancare, lasciando il vuoto improvviso, colmato solo dal dolore dei ricordi. Savannah diventa il rifugio e la custode di quei ricordi, la casa lontano da casa, il posto giusto per ricominciare, una partenza che serve ad Alberto per mantenere la propria sanita' mentale, per non farsi travolgere dall'incombenza pericolosa di una routine vissuta nel lento processo di mantenere vivo un ricordo che manterra' la ferita aperta. Guido Mattioni riesce ad equilibrare i sentimenti di Alberto, lo rende forte ma allo stesso tempo fragile, bisognoso di capire quale sia l'inizio della sua vita senza la tanto amata moglie Nina. Liz, amica della moglie, ma anche sua amica, e' il personaggio che senza dubbio incarna il salvagente di un uomo alla deriva. L'amicizia vera, discreta, quella formata da quel silenzioso contratto che unisce due o piu' persone, un elemento importante, nella vita del protagonista. Un'amicizia matura, mai forzata, come poche ne ho viste in un romanzo. Il nostro Alberto si trasferisce a Savannah, immerso in un presente inseguito dai fantasmi del passato. Cambiare aria rende Alberto un uomo diverso, avra' l'opportunita' di fare la conoscenza di persone che nel loro piccolo esprimono la forza incalcolabile di ogni essere umano. Un romanzo che porta un vero e proprio marchio di fabbrica, unico, che appartiene e apparterra' al suo autore per sempre. L'intervento della natura dei luoghi descritti, il dolore del protagonista sempre presente senza mai invadere il racconto, riescono a creare un mix perfetto ed unico nel suo genere che mai annoiano il lettore, rendendolo parte del disegno artistico creato da Mattioni. Ho trovato complicato poter descrivere la trama di questo stupendo romanzo. Avrei potuto fare di meglio scrivendo che dopo la perdita della moglie Alberto si trasferisce a Savannah, luogo amato da entrambi i coniugi. Una fuga dettata dal fatto che Milano, dopo la morte di Nina, si era trasformata in un teatro di tristezza e rabbia, una Milano diventata cattiva, che ha sottratto la moglie senza fornire spiegazioni precise e senza chiedere il parere di nessuno. Ma una citta' non puo' essere incolpata di tutto questo, la citta' non puo' far morire nessuno. Sono tutti quei momenti che succedono la perdita di una persona amata. Ogni luogo, ogni rumore, ogni gesto parla di quella morte. E' proprio questo che spinge all'allontanamento verso un luogo la cui materia e' fatta di felicita', amicizia, ricordi felici. Ma questa e' solo una mia interpretazione del pensiero dell'autore. Come vi dicevo all'inizio di questo post, esiste una prima versione del romanzo in lingua inglese. Beh, proprio negli USA questo esordio letterario ha riscosso un enorme successo, portando Mattioni al Global eBook Awards e al USA Best Book Awards, che lo hanno visto come unico finalista italiano tra mille partecipanti. Inoltre, il suo libro e' stato adottato dalla scuola Learn Italy di New York come testo per lo studio della lingua e cultura italiana. Inutile concludere questo post dicendovi che e' una lettura importante. Guido Mattioni in una sua intervista ha comunicato che sta gia' lavorando al prossimo libro, beh, caro Guido, qui a CrazyAboutFiction non vedremo l'ora di leggerlo! Tienici informati!
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