Recensione: "Asphodel"

Creato il 01 ottobre 2014 da Ilary
Titolo: Asphodel Autore: Giorgia Penzo Editore: GDS Collana: Aktoris Pagine: 232 Prezzo: 13,90 € cartaceo / 2,49 € ebook
È trascorso poco più di un anno dal processo davanti alla Corte di Erebo e, questa volta, i problemi per l’avvocato Scott piovono dall’alto: la Santa Sede vuole che l’Immortality Awaits Corporation chiuda i battenti, pena la scomunica per tutti coloro che entreranno in contatto con gli immortali. Come se non bastasse, dopo una cena con Elizabeth, Ryan allontana violentemente la ragazza senza una ragione apparente. Il suo oscuro passato tornerà a tormentarlo nelle vesti di una donna, antica quanto crudele, che stravolgerà le carte in tavola esigendo la vita di Lise. L’unica speranza di salvezza è ritrovare l’oggetto da cui la vampira è ossessionata, andato perduto da ormai seimila anni. Per Ryan ed Elizabeth inizia una frenetica corsa contro il tempo, guidati dall’enigmatica profezia dell’Oracolo di Delfi: una ricerca che li porterà a far luce sui propri sentimenti e a scoprire quanto cedervi possa essere pericoloso.

Recensione
Con Asphodel si conclude la serie urban fantasy a tema vampiresco di Giorgia Penzo, iniziata con Red Carpet che racconta le avventure e le peripezie dell'avvocato Elizabeth Scott. Prima di passare a parlarvi di questo romanzo, vi voglio rinfrescare brevemente la memoria o, per chi ancora non conosce questa duologia, raccontarvi di cosa parla: l'autrice, per i suoi romanzi, ha immaginato una realtà alternativa nella quale i vampiri convivono con gli umani ed inoltre, vampiri si diventa grazie ai servigi di una società, la Immortality Awaits Corporation, situata a New York, e gestita da un vampiro millenario, Ryan J. Costant che offre il suo sangue a chi vuole trasformarsi. Come ogni azienda che si rispetti, anche la Immortality Awaits ha bisogno di qualcuno che la rappresenti e risolva le questioni legali e questo qualcuno è Elizabeth "Lise" Scott, giovane avvocato dal carattere decisamente "peperino". Elizabeth è una donna forte e determinata, come si dice non ha peli sulla lingua e non ha paura di esprimere, spesso facendo del sarcasmo, le sue opinioni; nella recensione di Red Carpet l'avevo definita una "simpatica stronza" (passatemi il termine), perchè Lise è proprio così; pur con questa personalità che forse può non risultare gradevole a un primo impatto, Elizabeth è un personaggio che non si può non amare, soprattutto quando fa le sue battutine pungenti che anche in questo secondo romanzo non mancano. Ma la nostra Elizabeth sotto la sua corazza dura nasconde un animo molto sensibile, soprattutto per quanto riguarda i dilemmi sentimentali. E qui arriviamo all'argomento di questo secondo libro, nel quale viene sviscerato e approfondito il rapporto tra Elizabeth e l'algido (ma poi non così tanto) vampiro Ryan. Già nel precedente libro si intuiva che c'era qualcosa di non detto tra di loro, una tensione sotterranea che finalmente trova modo di esprimersi. Elizabeth prova dei sentimenti per Ryan e anche lui, nonostante cerchi di allontanare la ragazza da sè, è attratto da Lise. I loro sentimenti saranno messi alla prova e contrastati quando ricomparirà una vampira antichissima, la creatrice di Ryan che, infastidita da quello che sta nascendo tra "suo figlio" e la giovane umana, deciderà di giocare loro un brutto tiro: se non le porteranno entro breve tempo un oggetto antico che lei ha perso e a cui tiene moltissimo, anzi per il quale ha una vera e propria ossessione, Elizabeth morirà. Lise e Ryan iniziano così una vera e propria corsa contro il tempo per trovare l'agognato oggetto, seguendo per la loro ricerca una oscura profezia dell'Oracolo di Delfi. Questa esperienza che farà vivere Elizabeth e Ryan gomito a gomito, sarà anche un'occasione per i due per fare finalmente chiarezza riguardo i loro sentimenti... Come potete vedere Asphodel è centrato principalmente su Lise e Ryan, e sul loro rapporto; se nel libro precedente c'era solo qualche vago accenno a un possibile coinvolgimento sentimentale della tosta avvocatessa e dell'austero vampiro, ora l'autrice ha deciso di puntare decisamente sulle questioni personali dei due, accontentando in questo modo tutti i lettori e le lettrici, compresa la sottoscritta, che desideravano saperne di più e speravano in una maggior presenza dell'elemento romantico. Preciso però che, per fortuna, il romanzo non risulta stucchevole nè esagerato nè tantomento ci sono scene "hot" buttate lì a caso solo perchè adesso va di moda così. Un applauso a Giorgia per il modo in cui ha condotto la storia d'amore dei nostri protagonisti, senza eccessi o volgarità, ma con raffinatezza ed eleganza. Chiaramente non è solo la vicenda personale di Lise e Ryan a tenere banco, diciamo che la loro storia è il legante, il filo che percorre tutta la trama che non manca di suspense, avventure, colpi di scena e personaggi vecchi e nuovi, ma sempre interessanti; a questo proposito, vi segnalo che in Asphodel ritroveremo il vampiro Adam che aveva scombussolato Lise, e c'è una fugace apparizione anche di Shenzi, la misteriosa vampira che accompagna Adam; sul fronte dei personaggi secondari nuovi troviamo la "madre" di Ryan che altre non è che Tiamat, dea della mitologia babilonese, vampira antichissima e spietata, e altri due famosi protagonisti di un grande poema epico che però non vi voglio svelare. Quello che mi piace particolarmente di questo romanzo e del precedente, oltre ovviamente alle trame in sè, sempre appassionanti e intriganti, è la capacità dell'autrice di inserire nomi noti della storia, della mitologia e della letteratura come personaggi dei suoi romanzi, in versione vampiresca, creando per loro una nuova vita, un nuova storia alternativa. Un'idea davvero originale! Asphodel è un romanzo coinvolgente, ricco di emozioni e sentimenti, nel quale assistiamo a una crescita e ad una evoluzione dei personaggi, in particolare Lise, della quale ora conosciamo più approfonditamente le mille sfaccettature del carattere, e che non è più solo la professionista tenace e caprbia, ma anche la donna innamorata e fragile. Credo che l'autrice abbia compiuto una scelta azzeccata nel scrivere una duologia e quindi una serie breve, perchè ulteriori libri sarebbero stati di troppo; il finale di Asphodel, pur essendo conclusivo, lascia al lettore la possibilità di immaginare il seguito che preferisce; ammetto che ho girato l'ultima pagina di questo romanzo con un misto di felicità, per come si sono svolte le vicende e per come si è conclusa la storia, e di tristezza perchè sapevo che non avrei mai letto altri libri con Elizabeth e Ryan ma, ripeto, è giusto così, un altro libro sarebbe di troppo. Concludendo, non posso fare altro che consigliarvi di leggere la duologia di Giorgia Penzo, un'autrice che ha dimostrato che si può essere originali anche trattando un argomento forse inflazionato come sono i vampiri, e che, cosa importantissima, sa scrivere bene e, in particolare in questo romanzo, si nota come la sua scrittura sia cresciuta e si sia fatta più matura, segno che l'autrice ha saputo evolversi e migliorare.  Brava Giorgia, adesso aspetto di leggere altri tuoi romanzi! :)
Il mio voto:

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