Recensione Attraverso il fuoco di Josephine Angelini.

Creato il 16 ottobre 2014 da Valentina Seminara @imatimehunter
Si, amen, sono riuscita a scrivere una recensione dopo settimane. Sappiate che non leggere fa fisicamente male. Tanto male. Ma, ecco, sto cercando di rifarmi piano piano, perciò abbiate pazienza, non vi abbandonerò -voi non abbandonate me, okay?
Insomma, quella che vedete qua sotto è la mia personale opinione di Attraverso il fuoco della Angelini, un libro che fra se e ma mi è piaciuto davvero moltissimo!
Attraverso il Fuoco
Josephine AngeliniGiunti416 pagineIn uscita 17 Settembre 201416,50€Acquista qui: cartaceo
Trama: L'amore brucia, i mondi si scontrano, la magia regna.Finalmente è arrivato il momento che Lily aspettava da una vita: Tristan, il ragazzo più bello e corteggiato di Salem, l’ha invitata alla festa del liceo. Proprio lei, timida e impacciata, che non ha mai partecipato a un party a causa delle devastanti crisi allergiche di cui soffre. Ma quando alla festa Tristan bacia un’altra ragazza, Lily viene scossa da violente convulsioni proprio di fronte a tutti i suoi compagni di scuola. Dopo questa insopportabile umiliazione vorrebbe solo sparire… E se il suo desiderio si avverasse? Improvvisamente risucchiata in un mondo parallelo, dominato da creature spietate, Lily si ritrova faccia a faccia con la perfida Lillian, la Strega di Salem, identica a lei, solo diabolica. Con l’aiuto dell’affascinante Rowan, scoprirà a poco a poco di possedere poteri straordinari e mentre l’attrazione fra lei e il ragazzo diventa innegabile, la furia di Lillian esplode come un tornado e lo scontro con la potentissima gemella non può più essere rimandato: riuscirà Lily a sconfiggere le forze del Male visto che la sua acerrima nemica è proprio... lei stessa? MAGIA, AVVENTURA, INTRIGHI E PASSIONE: TUTTI GLI INGREDIENTI CHE HANNO RESO CELEBRE JOSEPHINE ANGELINI IN UN NUOVO, IMPERDIBILE ROMANZO.
E quindi, parliamone.
Zia Josie è una delle mie autrici preferite. Dopo essermi completamente innamorata della serie Awakening, la consapevolezza che presto sarebbe uscito un altro suo libro, per di più primo di una trilogia, non mi lasciava molta scelta: dovevo averlo. Che è appunto il motivo per cui sto scrivendo questo post. Attraverso il fuoco è ovviamente un paranormal, ma è il mio genere di paranormal preferito. Essendo un tipo che spessissimo, circa 10-20 volte nell'arco di una giornata, rianalizza tutto quello che fa chiedendosi e se, ma, o anche, per esagerazione, cose come se abitassi in un altro mondo, sono molto attratta dal concetto di universo parallelo.
Però non mi sarei amalgamata tanto facilmente come invece è stato per Livy. La nostra protagonista, nel suo mondo, è gravemente malata. Sembra aver sviluppato una sorta di allergia a tutto ciò che le sta attorno, e le sue continue crisi e attacchi di febbre ne sono la manifestazione. I dottori non hanno idea di quale sia il problema, e la sua vita pericolante si dirama fra la scuola, l'interesse per la scienza, la *coff coff* forte *coff coff* amicizia con il suo migliore amico Tristan e il bel legame che ha con la sorella, Juliet. Del padre è rimasta solo un'ombra, quanto alla madre... la follia di Samantha è ben nota nella piccola cittadina di Salem, ed è anche il motivo alla base della disgregazione della famiglia. Proprio come per lei, nessuno è mai riuscito a capire quale fosse la vera causa dei deliri della madre, ma a Lily succede qualcosa di talmente incredibile da dare una vera motivazione a quella pazzia e una soluzione alla malattia che potrebbe ucciderla.
Finisce in un'altra Salem.
Una Salem particolarissima, maestosa e insieme sinistra, antica e al contempo moderna, in cui Juliet indossa abiti lussuosi, Tristan non è un donnaiolo insensibile (ma non proprio), sua madre si è suicidata e Lily... Lillan è una Strega. Cattiva, detestata e temuta, a quanto sembra, la stessa che l'ha rapita dal suo mondo in momento di debolezza, trascinandola in quella grande città moderno-medioevale in cui i palazzi sono a forma di spirale, svettanti verso l'alto, domati dalla natura che ne abita la superficie come rampicanti, e le persone usano strani ciondoli per amplificare la propria magia. E allora ho iniziato a chiedermi se Lily volesse ancora tornare a casa, dato che la sua "malattia", lì, la rende la più potente, al pari dell'altra se stessa.
Sfogliando i primi capitoli, faticavo un po' a mantenere l'entusiasmo. Non proprio per i personaggi, nonostante mi ci sia voluto del tempo per entrare in sintonia con Lily e abbia odiato visceralmente Tristan -no, davvero, premio l'autrice per aver creato il peggior migliore amico della storia, così privo di personalità... e senza spina dorsale! Patetico!-, e nemmeno per il ritmo della lettura; piuttosto, la reazione di Lily. Non riuscivo ad accettare il fatto che la sua debolezza la facesse sembrare patetica, anche quando cercava di mostrarsi coraggiosa. Mi è sembrata una reazione molto meccanica, poco spontanea, il che mi ha portata a diventare un po' diffidente, più accorta. Sapevo che glie l'avrei fatta passare liscia alla Angelini, ma solo perché questo è il primo della serie, e con gli incipit può sempre capitare qualche mala partenza. La cosa non mi ha affatto scoraggiata, anche perché andando avanti ho completamente perso il senso del tempo, il conto dei capitoli, perfettamente presa dalla lettura.
Approdata a Salem insieme a Lily, sono rimasta sbalordita dalla doppia facciata della città. Usi e costumi profumano d'antico, e anche la località richiama un po' il periodo medioevale e riporta alla mente la lotta contro le streghe, Ma l'autrice contamina questa visione con elementi contemporanei, confondendola e giocando con l'immaginazione del lettore fino a creare qualcosa di nuovo ed esotico. E ci riesce senza inserire scomode descrizioni grandiose, ma concentrandosi sui piccoli particolati; mi è sempre piaciuto il modo in cui riesce a rendere la naturalezza della quotidianità, al di là dell'aspetto fantasy, in modo tanto verosimile da facilitare l'adattamento del lettore a quel nuovo mondo, anche se si tratta di una realtà completamente estranea alla nostra.
Inoltre, la storia è terribilmente interessante. Dalla basilare faida bene-male, personificata nei vari personaggi, ai dissidi più intimi ed emozionanti inter characters, ho goduto appieno del romanzo lasciandomi coinvolgere curiosa dai luoghi, dalla magia, dal modo in cui questa cambia a seconda delle persone che la usano e delle loro capacità, e dai protagonisti.
Oh, i protagonisti.
Rowan.
*parte in quarta*
No, okay, cosa posso dire. Di sicuro mi ricorda Lucas. Le scene fisicamente amorose erano stentatissime, ma non sono quelle a rendere l'intensità dei sentimenti dei personaggi quando parliamo della Angelini. No, il suo forte sono le mezze-interazioni, quelle fatte un po' di sguardi e un po' di frecciatine silenziose, che mi fanno impazzire! Devo però dire che questo è un altro degli aspetti che ho comunque trovato latente nel libro. Un bacetto lì. una confessione qui, una litigata brusca si e no, però è tutto molto trattenuto, e se da un lato è un peccato, dall'altro rende più reale il rapporto che c'è fra lui e Lily -fra ciò che loro vogliono e ciò che loro provano.
C'è anche un minimo accennare un triangolo amoroso (si, perché non basta il Tristan che rompe le scatole nel suo mondo, no no) in realtà inesistente -probabilmente l'autrice ci prova davvero piacere nell'usare le sue creature in questo modo-, una piccola cornice che diverte il lettore con atteggiamenti di gelosia e di dolcezza.
Mi sono molto piaciute le descrizioni, soprattutto perché qui avevano la particolarissima caratteristica di mischiare termini scientifici con pura, vibrante magia, che contribuivano a mostrarci la gerarchia magica della popolazione, dalle streghe, ai crogioli, fino ai meccanici, in ordine di potenza. Sono sempre rimasta affascinata dal lato tecnico-paranormale dei fantasy, e la Angelini riesce sempre a darmi incredibili soddisfazioni da questo punto di vista. Ha intessuto una trama interessante, dando al lettore la giusta quantità di informazioni per alimentarne la curiosità e indirizzarla verso i seguiti, ma in alcuni punti arrivava a perdersi nella vastità di riferimenti e dettagli che scriveva, e io con lei.
Nel complesso, a tratti mi è sembrato si troppo veloce e sbrigativo, come se l'autrice avesse voluto dire tante cose, toccare molti aspetti della storia senza soffermarsi bene su ciascuno di essi (dall'aspetto romantico a quello più pratico-contenutistico-strutturale), ma assolutamente geniale. In quanto ad idee, zia Josie è particolarmente dotata ed è impossibile annoiarsi con i suoi libri, ben bilanciati fra dialogo, descrizioni e narrazione. Avrei voluto fosse un po' più attenta a certe cose, ma è il primo della trilogia e glielo perdono.
Promosso!
Voto: ★ ★ ★ 
Vai così! Leggetelo, è un ottimo e promettente inizio di serie paranormal; aggiungeteci che è scritto dalla Angelini... buona lettura! E se l'avete letto che ne pensate?

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