La puntata di questa settimana continua sulla stessa linea narrativa di sempre: seguiamo un caso misterioso ricollegabile ad uno dei tatuaggi di Jane e, al contempo, seguiamo l’evoluzione di questo personaggio che vediamo crescere passo dopo passo insieme a lei che, insieme a noi, impara a capire chi è.
Ma, come ci ha abituati fin’ora la serie, si aggiungono nuovi elementi e se ne approfondiscono altri. Questa settimana siamo di fronte ad un importante passo indietro nella relazione fra Kurt e Jane i quali, anche se in modo indipendente, si rendono conto della pericolosità del coinvolgimento che li lega e decidono di prendere le distanze. Il risultato? Lo lascio dire al team dei sottotitolatori.
Ci sono delle circostanze che uniscono due persone a prescindere dalla loro forza di volontà a fare l’opposto. Una storia così importante non si può ignorare a lungo.
Tuttavia, questa settimana dobbiamo accontentarci di pochi momenti Jeller a causa di questa nuova benché altalenante decisione dei due protagonisti. In compenso, abbiamo modo di approfondire le angosce che, singolarmente, tartassano i due.
Weller si scontra nuovamente con la sorella per via del padre, malato terminale – e mi permetto di dire che vedo poca originalità nella scelta di metterci sempre di mezzo un cancro quando due persone non si parlano da anni – che il detective vede ancora come potenziale sospetto del rapimento di Jane. Irremovibile nella sua posizione di ostilità, sembra veramente così abituato ad essere arrabbiato con il padre, come gli suggerisce la sorella, che non sa più come smettere di farlo. A questo, inoltre, dobbiamo aggiungere il suo “istinto da detective” che, se in situazioni normali lo porta ad essere un eccellente investigatore, nelle situazioni in cui è coinvolto emotivamente lo porta ad essere paranoico fino all’ossessione, o comunque arroccato nelle sue convinzioni indiscutibili.
Jane, dal suo canto, continua il suo percorso interiore alla ricerca di sé e si scontra con l’inaspettata freddezza di Weller e le sue mille, improvvise, proibizioni: non mettere la fondina così, non parlare col sospettato, non fare quello, non dire quell’altro. Insomma, la stupidità che trionfa spavalda. Jane fondamentalmente si sente sola, perché gli unici contatti umani che ha sono quelli con la squadra, che però la vedono solo come un guazzabuglio di indizi vagante e non come una persona – Reade e Zapata non si dimostrano ancora minimamente interessati a farla partecipe del morale di squadra; quelli con Weller, ma che ne parliamo a fare; quelli con il “terapeuta” – le virgolette sono d’obbligo perché quest’uomo parla letteralmente a casaccio; quelli con la scorta, che però può solo scortare e nulla più – la scena finale, ne vogliamo parlare?
E qui subentra l’altro elemento di novità introdotto dalla puntata: Ana. Il suo ingresso ha un tempismo perfetto: il suo personaggio mi è davvero piaciuto e spero vivamente che non rimarrà relegata esclusivamente al caso di questa puntata. Le premesse sembrano voler dire che la rivedremo spesso, anche perché la sua storia può davvero supportare quella di Jane. Due persone sole al mondo, ingannate dal sistema, un po’ fuori dal comune.
Jane ha tentato di creare un collegamento, ma Ana ha reagito così come anche Jane avrebbe fatto, se fosse stata dall’altra parte: spaventandosi. Strigliata di Weller a parte, sono certa che il suo personaggio non finisca qui.
Quindi ribadisco il mio apprezzamento per la scelta di introdurre piano piano nuovi elementi di sviluppo. È vero, le puntate tendono ad avere un po’ una struttura ricorrente, che culmina sempre con l’intera squadra dispiegata in campo a sparare e scazzottare; è vero, alcuni temi sono un po’ stereotipici – se non sono russi, sono arabi, i prossimi saranno cinesi e urrà per gli Stati Uniti – e il personaggio di Patterson è un tantino inverosimile – bio-chimica, programmatrice, tuttologa in solitario – ma il corpo complessivo del telefilm regge benissimo.
A proposito di Patterson, il mio desiderio si è avverato: si è svegliata ed ha riferito a Weller l’ambiguo atteggiamento della Mayfair nei confronti del fascicolo censurato. Mi aspetto dunque che nelle prossime puntate vedremo Weller insospettirsi sempre più e, non meno importante, il tizio col tatuaggio botanico venire alla luce: le losche figure dal passato di Jane non sembrano essere finite.
Trivia:
Devo commentare?
Vi lascio al promo della 1×07, Sent on Tour.
Ringraziamo: Telefilm. ϟ | DemiMovie | Serial Lovers – Telefilm Page | Serie Tv Mania | Film & Serie TV | Serie tv, la nostra droga | Serie Tv, la nostra passione | And. Yes, I love telefilms and films ∞ | – Telefilm obsession: the planet of happiness – | Diario di una tv series addicted | Series Generation | Le serie TV mi riempiono la vita | I Love Film and Telefilm | Serie Tv News | Crazy Stupid Series | <3"><3"><3"><3"><3"><3 Telefilm / Fiction <3"><3"><3"><3"><3"><3 | Tv Series and films: Keep calm and Scream