Recensione: Blue di Kerstin Gier

Da Isahale
Titolo: Blue (Trilogia delle Gemme #2)
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Pagine: 345
Prezzo: EUR 16,60
"Molto probabilmente il mio organismo aveva prodotto più adrenalina negli ultimi giorni che nei sedici anni precedenti. Erano successe così tante cose e avevo avuto così poco tempo per riflettere" Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani - una setta segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church - inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell'umanità. Peccato che la sua famiglia non l'avesse informata perché tutti erano convinti che la predestinata fosse l'odiosa cugina Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche come ogni ragazza. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto, apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo appropriato con l'aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: essere sballottata avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento... Poche cose le piacciono: il piccolo gargoyle fantasma Xemerius, che solo lei Gwen può vedere e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire..."
La mia recensione:
Come molti di voi sapranno, Blue è il secondo volume della trilogia delle Gemme, di Kerstin Gier, pubblicato nello scorso anno dalla casa editrice Corbaccio.
In questo romanzo continua l'avventura della novella viaggiatrice del tempo Gwendolyn Shepherd, alle prese con quelli che potrebbero o meno essere i suoi nemici e con soirée molto... particolari.
In Blue la storia riprende nell'esatto momento in cui ci aveva lasciati il cliffhanger di Red. Non mi dilungherò a tracciare un quadro generale, perché anche il minimo potrebbe contenere troppi spoiler, ma posso soltanto dire che nel secondo capitolo di quest'emozionante trilogia le carte iniziano a scoprirsi, i nemici si mostrano per quello che sono realmente, nuovi personaggi entrano in scena e la nostra Gwendolyn, sempre più ironica e fantasticamente divertente, è sicura più che mai di quel che prova per Gideon de Villiers, il suo affascinante compagno di viaggi nel tempo.
"Gideon però mi stava già facendo un inchino. <<Posso avere l'onore di questo ballo, Miss Shepherd?>><<Ve lo concederei con grandissimo piacere, signore>> risposi agitando il libro di Shakespeare come un ventaglio. <<Purtroppo però mi sono storta una caviglia. Forse potreste chiedere a mia cugina laggiù. La dama in verde>> Indicai il divano. <<Sono sicura che sarà più che felice di mostrarvi come balla bene.>>"
Che dire? A partire dal primo capitolo, subito dopo il prologo, ho capito che anche questo secondo volume della trilogia sarebbe entrato di diritto tra i libri più divertenti che io abbia mai letto.Si, dico divertenti, perché mai prima d'ora mi era capitato di sfogliare avidamente delle pagine per il solo gusto di leggere quel che la protagonista pensava e diceva, per la sua folle e sublime ironia e per il suo modo di replicare alle critiche di chiunque, non perdendo mai fiducia in se stessa.La Gier, in Blue, ha fatto maturare Gwendolyn alla perfezione, riuscendo a ricavarne una protagonista le cui insicurezze per gran parte del romanzo vengono sepolte da una forte forza di volontà e da un caratterino proprio niente male. I personaggi secondari, se così li si vuole chiamare vista l'importanza che ognuno di loro assume nella narrazione, sono divertenti e, alcuni, esilaranti al limite del possibile, tanto che quasi a ogni pagina mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi e un assurdo desiderio di non finire MAI di leggere questo romanzo, costringendomi a prolungare la lettura di qualche giorno nell'attesa che Green si facesse vivo nelle librerie della mia città, non potendo tollerare un solo minuto senza l'ironia di Gwen e senza sapere cosa sarebbe accaduto alla fine.Come accennato prima, inoltre, l'autrice ha anche presentato al lettore nuovi personaggi tutti ben delineati e tra cui spicca il piccolo demone doccione Xemerius, una vera fonte di risate che si fa telecronista di tutta la storia con la sua formidabile ironia e la bava alla bocca pronta a cadere al minimo accenno di pericolo. Per quanto riguarda l'evoluzione della trama, invece, in questo volume si snoda rivelando un'intricata ragnatela che la mente di quest'autrice è riuscita a creare, nonostante il solito difetto dell'aver ristretto tutta la storia a un tempo molto limitato (anche questa volta pochi giorni) che ha minato in alcuni momenti la credibilità delle relazioni tra i suoi personaggi.
"E intanto parlavamo con voce nasale come Giordano sovrapponendoci l'uno all'altro.<<Svampita! Guarda come fa Charlotte!>><<A destra! No, la destra è dove il pollice sta a sinistra.>>E: <<Guarda che ti vedo i denti! Non è patriottico!>>"

Personalmente, una delle cose che più è riuscita a condizionarmi in Blue e che probabilmente ha segnato per sempre il mio giudizio, è stata la soirée tenutasi nel passato e a cui Gwen e Gideon hanno partecipato.Non sto scherzando, soltanto quella scena, protrattasi per diversi capitoli e orchestrata magistralmente dalla Gier, è riuscita a farmi davvero piangere dalle risate, così tanto che il giorno dopo non ho potuto fare a meno di parlarne con tutti e continuare a ricordare e rileggere quelle pagine.

"<<Siamo arrivati da meno di due ore e sei già totalmente ubriaca! Ma che cosa credevi di fare?>><<Hai detto totalmente, lo riferirò a Giordano>> ridacchiai. Nel frastuono generale nessun altro poteva sentirci. <<E poi adesso è troppo tardi per brontolare. Direi che il bambino è caduto nel punch.>> Un rutto mi interruppe. <<Ops. Scusa.>>
Consiglierei a chiunque, grandi e piccini, Blue come l'intera trilogia delle Gemme: una lettura divertente, ironica, affascinante e ben scritta, che saprà intrattenere e farsi amare, distinguendosi da molti romanzi incentrati sui viaggi nel tempo e rimanendo nei vostri cuori per molto, molto tempo.

Voto: 4.5/5



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L'AUTRICEKerstin Gier è nata nel 1966 e vive con marito e figlio vicino a Bergisch Gladbach, in Westfalia. Alla sua attività di insegnante ha affiancato dal 1995 quella di scrittrice. I suoi romanzi, come Manner un andere Katastrophen, da cui è stato tratto un film,Fur jede Losung ein Problem e Die Mutter-Mafie sono rimasti per mesi in vetta alle classifiche tedesche dei libri più venduti, ma è con la trilogia di Red che Kerstin Gier ha raggiunto il successo mondiale. Un successo da 3 milioni di copie vendute in 22 Paesi.

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