[RECENSIONE] Brondi Gladiator, uno smartphone italiano sconosciuto.

Creato il 14 giugno 2013 da Ilbruttobug

Brondi Gladiator: Uno smartphone ITALIANO non molto conosciuto

2013, un anno in cui la crisi continua a farsi sentire, tanta gente è disoccupata e ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Questo fatto peggiora a catena, vedendo che produttori italiani, non vendono e alzano i prezzi, e la popolazione preferisce comprare prodotti cinesi o importati che costano di meno, oppure continua a comprare prodotti globalizzati, trascurando i prodotti che NOI stessi produciamo. Con questo articolo voglio trasmettere un messaggio ben preciso ai nostri lettori. Vi voglio parlare della produzione di smartphone e apparati elettronici digitali prodotti in Italia. Abbiamo numerose aziende, come Olivetti, Alcatel, NGM e Brondi, per citarne alcune. Ma i colossi del commercio come Apple, Samsung e così via, hanno una forte vendita anche in Italia e tanti italiani preferiscono questi, abbassando drasticamente le vendite delle aziende italiane, o nei casi peggiori, facendole chiudere e costringerle a buttare numerosi impiegati ed operai per le strade. Apriamo gli occhi e sviluppiamo un economia nostra.

In questo articolo voglio parlarvi di un telefono distribuito da un azienda italiana, che tutt’ora posseggo e ne sono rimasto molto soddisfatto. 

Arrivai all’euronics con l’idea di prendermi un Samsung Galaxay S II. I soldi non mi bastavano, e sto parlando del periodo in cui il gs2 costava 400 euro circa. Allora girai per le vetrine “oscure” dove venivano venduti smartphone NGM, Alcatel e brondi. Volevo prendere uno smartphone potente che non costi molto. Un obbiettivo irrealizzabile se si parte dal presupposto che si vuole comprare Apple, Samsung, HTC… ecc; Ed ecco che vidi, questo terminale android, il Brondi Gladiator. Uno smartphone con lo schermo di 5 pollici capacitivo fino a 5 punti, un processore da 1Ghz a due nuclei, 512mb di RAM. Prezzo: 250 euro. Non potendo prendermi altro, lo comprai e tornai a casa, con l’idea di un telefono “provvisorio” e scarso. Lo accesi e rimasi sorpreso. Aveva un display con il doppio della definizione di un gs2, lo schermo più grande (ma dai?!) ed era molto piacevole impugnarlo. Vi elenco caratteristiche di base, tecniche e riflessioni personali più sotto, ora voglio dire la mia opinione su questo fatto. Uno smartphone forse pure migliore, del gs2, e costa quasi la metà. Credo che ci arriverete soli. Scegliamo bene dove spendere i nostri soldi, e basta fare le pecore. Staremo sempre fermi a lamentarci per la crisi, ma se stiamo fermi con le mani in mano non si farà mai nulla!

Bene, ora possiamo arrivare al sodo del discorso. Vi illustro le caratteristiche tecniche del terminale:

Processore Mediatek, MT6577 ARMv7 1Ghz Dualcore. (Se installiamo un kernel modificato si può fare un overclock fino a 1,4 Ghz senza problemi)

Fotocamera da 12 megapixel, scatti eccezionali, carico delle foto più sotto. La camera frontale non è niente di eccezionale, 1,3mp. Video fino a 720p.

Display ad 5″ capacitivo fino a 5 dita, 240DPI e risoluzione 480 x 854 FWVGA

Batteria eccezionale, 2000mAh fino a 180 ore di deep sleep o 8 ore di wake. Io gioco e faccio tante cose e mi dura 18 ore.

Memoria interna da 4GB espandibile fino a 32GB con una microsd,

DUAL SIM

E fronzoli vari, come sensori di gravità (BMA250), prossimità e luce (CM36283), Radio FM, 164g di peso e suonerie polifoniche. GPS, Wifi, Bluetooth, attacco e carica microusb 2.0. 

Come promesso vi pubblico dei scatti effettuati con la fotocamera del terminale:

Voto complessivo 7,5. Ottimo rapporto qualità – prezzo. Il terminale può essere classificato di fascia media.

Ultima informazione, il terminale ha android ICS 4.0.4 è non è stata fatta bene, sto preparando una rom personalizzata derivata da Jelly bean, ovvero Android 4.1.2. La 4.0.4 andrà scattosa mentre la rom che sto progettando che gira già egregiamente sul mio terminale, raggiunge i 60 fotogrammi per secondo senza problemi. Vi auguro che il messaggio che volevo trasmettervi vi sia arrivato. Grazie della lettura

Articolo di: Gianmarco Scardino



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