A poche settimane dal trentesimo anniversario della morte di Grace Kelly, splendida attrice e principessa, Enzo Miccio ci regala un libro intrigante, originale e scorrevole in cui rievoca il fascino immortale della musa di Hitchcock. Non una biografia, non un saggio ma un romanzo in cui passato e presente si incontrano e l’impossibile diventa possibile.
RECENSIONE Virginia è una donna che ha tutto, almeno in apparenza: è ricca, bella, giovane ed elegante. Quel che nessuno può intuire semplicemente ammirando il suo stile impeccabile è l’incredibile storia che questa donna si porta dentro. L’autore ce la fa intravedere proprio all’inizio del romanzo, mentre fervono i preparativi per un matrimonio, raccontati al presente. Attraverso un rapido flashback, invece, apprendiamo le originali circostanze del primo incontro tra Virginia e l’autore. Dopo questa breve presentazione, però, la curiosità del lettore viene abilmente bloccata con un secondo, lungo flashback che narra la storia incredibile della protagonista. Virginia, infatti, ha una passione che si chiama Grace Kelly. Non solo le ha dedicato la tesi di laurea, ma addirittura viaggia alla ricerca di oggetti che siano appartenuti alla meravigliosa ed altera principessa di Monaco. Questa grande passione nasce da un profondo dolore sentimentale e dalle frustrazioni generate da un padre incapace di comprendere i sogni della figlia. Durante un viaggio in Francia, per assistere ad una mostra dedicata proprio a Grace, Virginia incontra un uomo affascinante ma terribilmente antipatico ed insolente: Vincent. La donna non sa che l’incontro le cambierà la vita, avvicinandola ancora di più all’algida figura del suo mito. Cos’hanno in comune Virginia e Vincent? Cosa nasconde la misteriosa borsa Hermès Kelly che la protagonista ritiene sia appartenuta proprio alla sovrana di Monaco?
Ovviamente non ve lo dico. Dovete leggere questo vivace romanzo che mescola con sapienza il presente di Virginia con interessanti intermezzi legati alla vita di Grace Kelly. Cosa lega le due donne cosi distanti nel tempo? Cercando Grace è una storia d’amore, un libro in cui è raccolta la memoria di un’epoca, una sorta di scatola dei ricordi ed un omaggio ad una delle figure più affascinanti del Novecento. Una diva come ce ne sono (e ce ne furono) poche. Una donna solo in apparenza fredda che nascondeva un vero universo di emozioni, rimpianti, sogni, desideri ed affetti.
Grace Kelly non fu solo un’attrice ed una principessa. Fu una donna, una madre ed una moglie. Una persona non completamente felice, la cui vita si è interrotta tragicamente e troppo presto.
Enzo Miccio, al suo primo romanzo, ci restituisce intatta nell’eleganza, nella bellezza e nella complessità la figura di Grace Kelly. Noi l’abbiamo ammirata in film come Caccia al Ladro o Alta Società, ma dietro l’attrice c’era la donna americana che visse una favola a tratti amara.Una citazione dal libro può farci comprendere la profondità del personaggio. Miccio ci racconta che, una volta, Hitchcock disse a Grace: “Tu rifiuti di vivere la vita per vivere una favola”.
La risposta dell’allora futura principessa fu sibillina e terribile: “Non è vero. Le favole finiscono bene. La mia, ho il presentimento che finirà male”.Enzo Miccio narra con vivacità, forza e passione la storia di due donne diverse ma accomunate dall’amore e dai desideri, oltre che dall’inimitabili stile. Cercando Grace è un libro che si legge tutto d’un fiato, mai retorico né banale. Meritano una citazione gli approfondimenti e le descrizioni sulla moda e sugli abiti indossati da Grace e Virginia, attraverso i quali torna a vivere un’epoca. Sembra quasi che gli stessi vestiti prendano vita, tornando all’antico splendore. Questi sono ottimi esempi di descrizioni fatte non per il semplice gusto di ostentare conoscenza di un mondo e di un tempo passato (conoscenza che Miccio, indubbiamente, possiede), ma per illuminare il passato e mostrarlo a noi lettori.
È come se l’autore aprisse le tende di una stanza di Palazzo Grimaldi, facendo entrare i raggi del sole e consentendoci di guardare con i nostri occhi una realtà di cui spesso leggiamo solo sui rotocalchi. Non si tratta di un’opera nostalgica, ma di un romanzo dal ritmo incalzante che presenta due tipi di donna piuttosto simili in profondità e da cui noi donne moderne potremmo imparare molto.
Una ricostruzione storica perfetta, personaggi e luoghi descritti a tutto tondo e senza forzature; uno stile letterario acuto, originale ed intrigante da cui emerge la personalità esplosiva, simpatica ed intelligente di Enzo Miccio. Anche io, come l’autore, voglio ringraziare Grace Kelly per averci lasciato tanta eleganza e l’autore di Cercando Grace per avercela fatta riscoprire. Questo è un romanzo per sognare perché, a volte, le favole diventano realtà. Per saperne di più visitate la pagina del sito Rcs dedicata al romanzo.