RECENSIONE: "City of Bones" di Cassandra Clare

Creato il 26 settembre 2013 da Franniepanglossa @Frannie_Pan

Buongiorno a tutti, miei carissimi followers!
Che mi raccontate di bello? 
Io sono super felice, a giorni tornerà mio fratello dagli Stati Uniti e non vedo l'ora di riabbracciarlo! Mi è mancato tantissimissimo, sto facendo i salti dalla gioia! Non so esattamente quando arriverà perché vuole farmi una sorpresa (che tesoro! *.*) ma sicuramente sarà questa settimana, quindi che bello bellissimo!!
E a proposito di bello bellissimo, oggi vi posto la recensione di un libro che mi è piaciuto davvero molto e non so per quale cavolo di motivo ho aspettato così tanto a leggerlo: "Città di ossa", il primo volume della serie Shadowhunters di Cassandra Clare. Naturalmente, come tutti sapete, questo libro è stato pubblicato in Italia nel 2007 (addirittura!) da Mondadori.
Credo di essere l'unica sulla faccia della terra che non lo aveva ancora letto...
Titolo: City of Bones (The Mortal Instruments #1)Autrice: Cassandra Clare
Casa Editrice: Walker Books
Pubblicato il: luglio 2007
Pagine: 442

TRAMALa sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

Sarò sincera: questa serie non mi aveva mai particolarmente tentato, forse a causa delle cover italiane che io trovo decisamente brutte. Poi quando ho visto il trailer del film mi sono incuriosita e ho deciso di lanciarmi in questa nuova avventura. Sì, perché di avventura si tratta.
Cassandra Clare ha creato un mondo incredibilmente complesso, con la sua storia e le sue creature: esseri fatati, vampiri, lupi mannari e… demoni. C’è di tutto e di più ma non ho mai provato la sensazione che ci fosse troppa carne al fuoco. Mi ci è voluto un po’ per comprendere meglio i vari particolari di ciascun Downworlder ma, una volta acquistata confidenza, mi sono lasciata travolgere dagli eventi come avrebbe fatto un fiume in piena, pura adrenalina.
La protagonista è Clary, una normale quindicenne che trascorre i pomeriggi estivi con il suo miglior amico di sempre, Simon. Una sera si recano in un club, il Pandemonium, e lì lei lo vede: un ragazzo armato che di fronte ai suoi uccide un demone; il che diventa ancora più traumatico quando scopre di essere l’unica che riesce a vederli. E non è finita qui: il giorno seguente, quando ritorna a casa dopo un litigio con la madre, trova l’appartamento sottosopra e c’è un demone ad aspettarla. Clary riesce ad ucciderlo ma il demone comunque l’aveva avvelenata; per fortuna il ragazzo che aveva incontrato al club, Jace, la trova in tempo e la porta in salvo nell’Istituto, una specie di rifugio/ casa sicura degli Shadowhunters. Qui Clary scoprirà la sua vera identità e sarà disposta a tutto pur di riportare la madre a casa sana e salva.
Clary è stata una novità rispetto alle figure femminili di altre serie che ho letto. A parte un iniziale sentore di incredulità (più che dovuto, considerando che ha a che vedere con demoni), non si lamenta della sua sorte né tantomeno piange dalla mattina alla sera. Non ha abilità speciali che possano aiutarla nella ricerca della madre ma sente di poter fare qualcosa e non si tira indietro; continua imperterrita cercando di barcamenarsi in questo mondo nuovo di cui sa poco e niente, accompagnata dal fedele Simon che mi ha fatto tanta tenerezza. E’ il tipico amico a cui sai che puoi chiedere qualsiasi cosa, che per quanto tu possa litigarci sai che sarà sempre pronto a farsi in quattro pur di aiutarti in ogni modo possibile ed immaginabile. E sì, purtroppo innamorato e non corrisposto.
Poi abbiamo Jace. Ho amato questo personaggio, il migliore per caratterizzazione e sviluppo nel corso della storia. Se questo libro mi è piaciuto così tanto è soprattutto merito suo, non intendo negarlo. Jace è uno Shadowhunter puro: fa ciò che fa perché è bravo a farlo, sa in cosa credere, è pronto a sacrificarsi per il suo parabatai(compagno d’armi) e non mancherebbe mai la parola data. Nonostante questo è sbruffone, saccente, leggermente arrogante e soprattutto irresistibile. Il suo sarcasmo è quasi invidiabile, la sua capacità di calcolare tutto a mente fredda e agire senza mai perdere il controllo è fuori dal comune. E’ assolutamente affascinante. Però, però, però… Dopo ci arrivo.
Piccola nota: la storia tra Clary e Jace è unica. Non c’è amore a prima vista, né eclatanti dichiarazioni d’amore dopo a malapena un giorno di conoscenza. E’ un processo lento, uno scoprirsi cauto e distante, passo dopo passo. Niente di affrettato e prorompente, tempo al tempo. Il loro rapporto ha seguito un percorso naturale che considerato il modo di essere di entrambi i personaggi non avrebbe potuto essere diverso e questo ha reso tutto straordinariamente credibile.
I personaggi secondari sono tantissimi ma non si possono confondere né tantomeno dimenticare perché ciascuno ha il suo momento di rilievo: Alec e Isabella, i ragazzi dell’Istituto con cui vive Jace; Jocelyn, la madre di Clary, e Valentine, il cattivo che vuole impadronirsi della Coppa Mortale per trasformare tutti gli uomini in Shadowhunters rischiando la loro vita; Luke, il padre che Clary non ha mai avuto; Magnus Bane, Hodge e tanti tanti altri.
Purtroppo la lettura è proceduta più lentamente del solito perché questo libro è stato più difficile da leggere in lingua a causa delle descrizioni curate e minuziose della Clare, ricche di termini particolari, e delle scene d’azione ma una volta che ci ho preso la mano il suo stile è diventato più semplice e scorrevole, senza nessun intoppo. I numerosi colpi di scena, poi, erano incalzanti e non mi hanno lasciata un attimo di respiro! Fermarsi alla fine del capitolo molte volte era un oltraggio, dovevo andare avanti perché non potevo lasciare le cose così come stavano.
Per chi non ha letto Shadowhunters - Città di Ossa ****** SPOILER ALERT********* Unica nota dolente che mi impedisce di elogiare spassionatamente questo libro: i capitoli che precedono il finale. Per un attimo mi sono sentita persa, come se effettivamente le cose sarebbero potute andare in modo diverso, come se fossero un po’ troppo forzate. Tralasciamo una parte in cui, tra finte morti e rapporti vari, ho creduto di trovarmi in una mini puntata lampo di Beautiful (mi dispiace per il paragone ma l’ho pensato davvero, quindi mi sembra giusto scriverlo). Ci sono state alcune pagine in cui Jace non mi sembrava più Jace.Meno di un giorno di cattività con Valentine e già crede alla storia di essere suo figlio e si comporta in modo pacato, insicuro, più distaccato del solito. Dove sono finiti la sua prontezza di spirito, la sua vitalità e sfrontatezza, la sua a volte snervante razionalità e capacità di non perdere mai il controllo di sé? Mi è quasi sembrato un altro personaggio. Sì, lavaggio del cervello quanto vuoi e magari ci si può aggiungere anche la speranza di non aver perso il proprio padre per sempre ma mi è sembrato che si fosse piegato troppo in fretta per come lo avevo conosciuto nella parte precedente del libro.
Poi, Clary. Ti dicono che il ragazzo che ami è tuo fratello e tu non batti ciglio? Immagino che probabilmente questo aspetto verrà approfondito nel volume successivo e so già quello che succederà, più o meno, per sentito dire ma confesso che in questo caso avrei aspettato di ritrovarmi un maggiore dilemma interiore, conflitti, confusione e via dicendo. In questo caso, invece, ho trovato quasi più sensata la reazione di Jace che nel frattempo si era un po’ ripreso dallo stallo in cui l’avevo trovato.
********* FINE SPOILER **********
Insomma purtroppo gli ultimi due capitoli sono quelli che mi hanno lasciato perplessa e un po’ titubante ma sono una minima parte di tutto il resto del libro che ho adorato e che mi ha tenuto sulle spine fino all’ultimo!

Ora sì che si comincia a ragionare! Good to go!


Mmm mi è venuta un pò troppo lunghetta questa recensione? Ma no, dai! Spero di non avervi rovinato la sorpresa con la parte spoiler ma riguardava soltanto questo libro e sono davvero convinta di essere l'unica sulla faccia della terra che fino a qualche giorno fa non lo aveva ancora letto!
Voi che ne pensate? Condividete la mia opinione a riguardo o avete trovato che questo libro fosse perfetto oppure orribile? Scrivete, così possiamo farci una bella chiacchierata a riguardo!
Sulla cover non ho dubbi. Quelle italiane sono troppo buie e quei volti in primo piano non mi piacciono, mentre quelle originali perlomeno con tutti quei meravigliosi colori mi fanno davvero pensare ad un altro mondo!
Per oggi direi proprio che vi ho scocciato abbastanza, può bastare!
A domani!

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