Recensione: Come grilli e stelle di Manuel Sgarella

Creato il 25 giugno 2015 da Sherzade90 @SogniMarzapane

Trama:Un viaggio notturno da Milano a Barcellona. Davide e Nola hanno destinazioni diverse. Vite diverse. Provenienze diverse. Lui italiano ha appena terminato le scuole superiori, lei irlandese sta per finire l’università.
Si incontrano nella cabina di un treno notturno.
Entrambi fuggono dalle scelte per il loro futuro. Due anime in cerca di risposte, ma senza la possibilità di comunicare tra loro. Almeno, non in maniera tradizionale.
Un incontro destinato a cambiare per sempre le loro vite.
E noi cosa faremmo se incontrassimo l’amore e non potessimo parlarci?
Recensione:
Ho avuto il piacere di leggere questo racconto in anteprima e non solo per me è la prima volta che leggo qualcosa di questo autore devo dire che il primo approccio è stato dolcissimo.
Come dice l'autore all'inizio ci annuncia che questo è solo un piccolo racconto del prossimo libro che l'autore sta scrivendo.
La storia ruota attorno a due personaggi diversi tra loro non solo di sesso ma anche di lingua.Lei di origine irlandese sta per finire lui di origine italiana ma come faranno a parlarsi se entrambi non conoscono le rispettive lingue?
Nola è una ragazza di 24 anni,di origine irlandese che decide di prendere in mano le redini della sua vita senza avere più l'aiuto e il sostegno economico dei suo genitori,per questo decide di avventurarsi con un borsone dietro la schiena e un libricino che porta sempre con sé per fargli da compagnia.
Davide è un ragazzo molto giovane appena diplomato decide di partire per raggiungere la sua ragazza,Elena,hanno in mente di trascorrere la prima volta di lui.
Il prologo parte da oggi,vediamo un Davide papà di una bimbetta molto carina ma per il resto nulla.
Ma per sapere come Davide diventa papà dobbiamo andare per gradi,ritornare a quel giorno del luglio 2001...il primo incontro di Davide è magnetico,affascinante,fugace ma egli rimane iptonizzato solo da lei e da chi gli circonda accanto.Quando Nola vede per la prima volta Davide rimane impressionata dai suoi occhi che trasmettono sincerità,certo affascinata anche dal fisico ma lei è abituata ad essere circondata da bei ragazzi che gli fanno la corte.
Tutto nasce che entrambi prendono lo stesso treno mentre Davide rimane seduto nel suo posto a contemplare Nola che cerca di mettere il suo zaino sopra il porta spazio,non si capiscono nelle loro lingue ma i gesti parlano chiaro.Per aiutare Nola,Davide fa la cosa sbagliata e finisce che gli si rompono gli occhiali.
Entrambi si siedono vicino ma ognuno è alle prese con il suo libretto per descrivere cosa vogliono dire e cosa provano.


Troverò la mia strada, lo so. Non so come, ma lo farò. Siamo treni che percorrono sempre glistessi binari, sanno dove devono andare, a quale ora, e conoscono tutte le fermate. Io non voglioessere un treno e sapere già tutto di me.Poi guardo le cabine di questi treni e vedo che non sono mai vuote. Possono esservi pochepersone, o essere affollate tanto da far fatica a camminare. Ma sono tutte vite, pensieri, sogni,speranze, che rendono unico ogni treno. Come se ogni carrozza avesse una singola identità datadalle voci di quelle persone.E io voglio essere un treno pieno di quelle vite. Forse non serve nemmeno averla unadestinazione, ma voglio avere i miei passeggeri, pieni di vita e sentimenti da esprimere.Come te, Dave. Incurante del tuo non vedere, sicuro verso il mondo. Sono entrata nella tua vitamagari solo per il mio aspetto, ma solo perché non hai fatto in tempo a vedere la mia cicatrice:esprimo troppi giudizi, spesso in maniera avventata e sempre nel momento sbagliato.Forse, il fatto che tu non mi capisca non ti ha fatto scappare subito. Non voglio che il mio trenosi svuoti di quelle vite di quei sentimenti che voglio assaporare e sentire ogni giorno.Forse non mi importa nemmeno la destinazione: la meta interessa soprattutto agli altri, perpoterti etichettare.Forse non serve per vivere.

Passano le ore ed entrambi sono sempre più attratti l'uno verso l'altro,nei loro gesti quotidiani,nel loro comunicarsi con la faccia riescono a capirsi.
Davide prova per Nola il senso di proteggerla da dei ragazzetti che li disturbano scendendo dal treno ma farlo Davide si mette in mezzo per difendere la sua bella,solo un principe azzurro farebbe una cosa del genere.Dal canto suo Nola vuole sdebitarsi per avergli rotto involontariamente gli occhiali.
Entrambi fuggono dalle loro vite, Nola perché ha un ritardo di un mese e non sa se è veramente incinta oppure no mentre Davide fugge da una vita fatta di cose semplici.

Non so dove sei arrivato a raccontare quanto successo. Ma non importa. Quando ho visto che haicolpito in quel modo il mascellone, hanno iniziato a tremarmi le gambe. Nessuno lo aveva mai fattoper me, nemmeno il ragazzo che mi ha costretto a fuggire da Dublino.Non ho avuto il coraggio di scriverlo, di dirlo, fino ad adesso. Ma la verità è semplicemente chenon potevo affrontare i miei genitori. Dovevo andarmene e capire cosa stesse succedendo alla miavita."

Quando entrambi si scambiano il loro primo bacio è stato come toccare il cielo come un dito speravo fin da subito che succedesse e come sarebbe stato.


" mi viene incontro, mi cinge con le sue braccia e incolla le sue labbra alle mie. Nessunmassaggio, nessun tentativo lento di seduzione. Solo due metà che non potevano più stare lontaneper formare un intero."

Quando il treno sta per partire verso tarda notte succede quel qualcosa che non ti aspetti che ecco che tutto cambia,cambiano i loro pensieri e i loro modi di fare.


Ti ho fermato perché non volevo che mi vedessi così.Sì, l’ho sempre saputo degli occhiali. Ho sempre saputo della dottoressa. Ti ho visto metterli viamentre uscivi dal suo studio. E lei mi ha fatto l’occhiolino mentre spiegava che non aveva trovato lelenti per questa notte.Sono stata al gioco. Era bello. Avevamo trovato un modo di capirci e lo abbiamo fatto crescere.Abbiamo creato il nostro metodo per comunicare, per spiegarci, per sentirci.E adesso non voglio che tu mi veda così. Sarebbe il ricordo che ti lascerei per sempre. Mentrevoglio che nella tua memoria viva quello che abbiamo vissuto questa notte. Attratti l’uno dall'altra,non per quello che sembriamo, ma per quello che abbiamo nel cuore: due persone diverse dalpassato, libere dalle catene di essere per forza come ci vedono gli altri.Ci siamo visti per quello che siamo. Fuori dal mondo, fuori da qualsiasi contesto che non fossesemplicemente un treno in movimento.Sei stato un passeggero nella mia vita, in una tappa importante e spero di esserlo stata io per te.Nel nostro viaggio.Per questo ti ho fermato, per questo non ti ho fatto prendere gli occhiali. Per questo non ti scrivol’indirizzo.Per questo adesso ho messo le mani sul tuo volto.Siamo uno di fronte all’altra. Fuori ci sono altri treni che passano, entrano o escono dallastazione, non importa conoscere la loro destinazione. Ognuno ha la propria, come noi. Importanosolo le emozioni che ci sono dentro quelle cabine. Importa che siano vive.Appoggi la tua fronte alla mia. Le tue mani calde sono sulle mie guance.Il sole, ormai pieno, sta dando colore al mondo, in quel momento quasi irreale in cui tuttosembra opacizzato. Quel momento, all'alba, che dura pochi istanti e che separa la notte dal giorno.Quel momento siamo noi. Per sempre.Chiudo gli occhi. Siamo vicini, non voglio che tu veda le lacrime.Ti bacio.
Quando Nola percepisce la resistenza di Davide capisce il perché,capisce come deve essere fatto;tutto avviene in modo naturale senza dirsi nulla,solo i gesti parlano per loro.
La destinazione per Nola di arrivare a Barcellona finisce ed entrambi sanno che non si vedranno mai più cosa faranno?
Il finale mi ha lasciato di stucco speravo ancora in un'altro capitolo per poter leggere cosa succedeva ma ahimè dobbiamo aspettare il nuovo romanzo per scoprirlo.

                                        
                                                          Kanary

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