*ATTENZIONE GIVEAWAY!* Una copia di questo romanzo verrà estratta fra tutte le lettrici che lasceranno un commento significativo a questo post entro il 21 novembre . Possono partecipare al Giveaway solo le lettrici iscritte alla Google Friend Connect delle lettrici del blog. Per iscriversi LEGGETE QUI come fare.
Autrice: Jennifer Donnelly
Titolo originale:The Winter Rose
Genere: Storico
Ambientazione: Inghilterra, Africa,USA inizio '900.
Pubblic. originale: Hyperion ( 2009) pagg. 720
Pubblicato in Italia: Sonzogno (ottobre 2011) , pagg. 880
Parte di una serie: 2° della Tea Rose Trilogy
Livello sensualità: Medio
LA STORIA:La storia inizia sulle sponde del Tamigi, è l'anno 1900: le desolate strade dei sobborghi londinesi non sono il luogo adatto per una ragazza per bene come India Selwyn Jones, una bellezza aristocratica il cui animo generoso la spinge ad abbracciare grandi ideali. Ha scelto di essere medico e, grazie all'ambiente in cui è cresciuta e alla stima dei suoi insegnanti, potrebbe esercitare la professione nei più prestigiosi ospedali della città. Ma India ha la testa dura e vuole portare aiuto dove ce ne è più bisogno, tra i poveri e i disperati. Proprio in questi sordidi vicoli, tra ladri, prostitute e sognatori, India si trova a dover curare, salvandogli la vita, il più famoso gangster di Londra, Sid Malone, cinico, spietato, conturbante. Malone è l'esatto contrario dell'elegante fidanzato di India, una stella nascente del Parlamento inglese. Nonostante la repulsione per un uomo che rappresenta tutto ciò che lei detesta, poco alla volta India si lascerà attrarre dalla complessa personalità del malvivente, intrigata dal suo misterioso passato. Inevitabilmente, pur cercando di resistere ai loro sentimenti, i due si ritrovano l'uno nella braccia dell'altro. È un amore appassionato, sconveniente, in cui l'estasi si alterna alla sofferenza, e che provoca distruzioni quali non avrebbero mai potuto immaginare. Spaziando da Londra al Kenya, fino alle remote e selvagge coste della California, Come una rosa d'inverno è un'avventura mozzafiato, un'epopea romanzesca, ricca di personaggi e situazioni, da gustare pagina per pagina, dove il piacere di una narrazione "classica" si combina con la sensibilità di uno sguardo contemporaneo.
Non fatevi spaventare dal tomo (pp.880), effettivamente sono un fracco di pagine ed il libro è pesante da tenere in mano, ma se vi sdraiate comodamente in poltrona o su un letto, se insomma vi trovate una “location” adatta e confortevole e cominciate ad immergervi nella storia , vi renderete conto come me che il mondo di Jennifer Donnelly, vi catturerà senza rimedio, portandovi nella Londra del 1900, fra le sue strade, la sua gente, i sobborghi sudici, le scintillanti strade fra carrozze e le prime automobili, fra poveri e ricchi, uomini e donne, soprattutto le donne alle prese con nuove idee, forti abbastanza da credere in se stesse e lottare per affermarsi in una società, che diventa sempre più moderna, dove la scienza comincia ad essere davvero protagonista. Dove le masse finalmente cominciano a riconoscere la propria forza.
I protagonisti sono una giovane donna, India, figlia di aristocratici
che si rifiuta di seguire le “regole” della società che vuole le donne strettamente impastoiate in matrimoni perbene e “sceglie” di studiare medicina, allontanandosi dalla famiglia . Diventata medico, decide di aiutare gli altri, soprattutto le donne dei quartieri poveri, abbruttite dalla miseria, dalle malattie. Ed in questo mondo sordido, cura, salvandogli la vita , Sid Malone, il più famoso gangster della città.
Amareggiato e spietato, ma intelligente ed estremamente attraente, Sid nasconde molti segreti: all’inizio India e lui sembrano su due versanti inconciliabili, lei idealista, lui cinico, negativo, definitivamente un eroe oscuro, che rappresenta tutto ciò che lei detesta e combatte. Poco a poco entrambi si conoscono meglio ed India intravvede il vero Sid, migliore di quello che è ed attraverso l’amore che li coglie alla sprovvista e li travolge appassionatamente, cercano entrambi di cambiare il proprio destino, di avere un futuro insieme, ma il fato, la malvagità e l’invidia li separeranno. Il cattivo di turno è malefico, disturbato, anche se vestito da gentiluomo. Lo odierete. Si ritroveranno, a prezzo di grandi sofferenze, cambiati, ma molto più forti. Questo in sintesi il romanzo che ci narra la loro storia attraverso sei anni della loro vita. Ma la lettura ci offre anche uno spaccato della storia inglese all’inizio del Ventesimo secolo: le lotte delle classi lavoratrici, la diffusione degli ospedali e della medicina, le scoperte scientifiche, l’agonia di una classe, l’aristocrazia, che è sempre piena di pregiudizi snob, l’ascesa inarrestabile della borghesia, già peraltro iniziata prima, l’affacciarsi deciso della donna nella società, anche a muso duro, donne forti, determinate, che cercano di emanciparsi in tutti i sensi.
Piccadilly Circus,Londra ai primi del '900
La Donnelly ci descrive in maniera minuziosa la vita quotidiana della gente comune, ci sono decine di protagonisti in questa storia, mi sembrava di toccarli, di capirli, l’affresco sociale e la ricostruzione storica sono resi splendidamente, ti sembra di camminare insieme ai protagonisti, di respirare insieme a loro, di gioire e soffrire con loro. Per chi di voi,come me, ha letto il libro precedente (I giorni del te e delle rose, sempre edito da Sonzogno) è stato bellissimo rincontrarne i protagonisti; insieme ad India e Sid, chiudono perfettamente la storia, che naturalmente si legge benissimo anche senza aver letto il libro precedente. Non mi sono stancata nel leggere tante pagine perché il filo conduttore si dipana brillantemente e non è poco mantenere intatta l’attenzione di noi lettrici. Ho riscontrato cura e amore nel leggere questo libro. Mi è piaciuto molto di più del precedente che avevo trovato a tratti ferraginoso e contorto. Lo avevo abbandonato e poi ripreso. Con questo secondo libro non mi è accaduto. I dialoghi sono veloci, la sensibilità , più moderna, ci sta, pur essendo una storia classica d’amore, sofferenza e redenzione. I protagonisti sono credibili eroi quasi moderni, ma non troppo, gli scenari geografici, Londra , il Kenya e la California, molto ben tratteggiati. Una storia comunque di fede ed ottimismo. Perfetta per questi tempi difficili che stiamo attraversando. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per passare ore veramente liete ed intense insieme ai protagonisti di questo romanzo corale che vi riempirà, spero, il cuore e la mente, come è accaduto a me. Buona lettura.
DA LEGGERE DELLA STESSA SERIEThe TEA ROSE SeriesThe Tea Rose ( 2002) - edito in Italia da Sonzogno : I GIORNI DEL TE DELLE ROSE (2010) -The Winter Rose ( 2006) - edito in Italia da Sonzogno : COME UNA ROSA D'INVERNO(2011)The Wild Rose (2010) - ancora inedito in Italia
UN'INTERVISTA ALL'AUTRICE
tratta dal sito Estella's Revenge ( vedi qui testo originale)
Jennifer Donnelly
Hai creato delle eroine molto forti: Fiona, Mattie, India. Quanto è importante per te rappresentare donne così intelligenti e complesse?
Jennifer Donnelly: Per me è super importante. Le donne forti sono in realtà il solo genere di donne che conosco. Una di loro mi ha cresciuto e ho avuto il privilegio di essere amica di molte altre. Le guardo con meraviglia. Sono madri e mogli, attrici e cantanti, scrittrici e guerriere di Wall Street, atlete. Alcune di loro sono sopravvissute a guerre, abusi e terribili perdite. E penso che la cosa che hanno in comune, la cosa che definisce la loro forza non è quello che hanno ottenuto nella vita, o il loro successo, ma la loro capacità di essere riuscite subito a rialzarsi dopo esser state sbattute al tappeto. Sono donne intelligenti, coraggiose e anche testarde... qualità a mio avviso poco considerata.
Barbara Taylor Bradford ha detto di India di THE WINTER ROSE/COME UNA ROSA D'INVERNO "India SelwynJones fa parte di una nuova generazione di donne nella Londra di inzio '900. E' un medico che pratica la sua professione nel sinistro East End e ci cattura dalla prima all'ultima pagina." Quanta ricerca c'è stata per creare un personaggio come India? JD: Decisamente un sacco. Ho passato molto tempo negli archivi di Londra a scorerre diari, lettere e immagini di donne iscritte alla facoltà di medicina a fine '800 e inizio'900. Ho anche fatto ricerca sulle prime strumentazioni mediche, letto la storia della ginecologia e dell'ostretricia e resoconti di nascite, parti e allevamento dei bambini scritte da donne inglesi della 'working class' all'inizio del Ventesimo secolo. E' stato sconvolgente e mi ha fatto apprezzare ancora di più i vantaggi di cui possiamo godere noi donne del Ventunesimo secolo. Fare ricerca per me non è un lavoro. E' il mio pane. Amo scavare nel passato e spesso mi sento più a mio agio lì che nel presente . Devo saperlo: quanto tempo passi a fare ricerche storiche per i tuoi libri? Quanto ci metti a scriverne uno? Immagino che per creare la serie 'Rose' ti ci sia voluto tantissimo tempo! JD: Fra ricerche e stesura mi ci sono voluti dieci anni per scrivere il mio primo romanzo, THE TEA ROSE/I GIORNI DEL TE E DELLE ROSE. Soprattutto perchè ho dovuto imparare a scrivere un romanzo mentre avevo un lavoro a tempo pieno. Per A Northern Light mi ci è voluto un anno e mezzo. Per THE WINTER ROSE/COME UNA ROSA D'INVERNO ho impiegato tre anni , quando avevo iniziato acriverlo ho avuto una bambina ed è stato non poco duro riuscire a conciliare il non dormire con la scrittura di un libro! Hai dovuto viaggere molto per i tuoi libri? JD: Sì, viaggio per fare le mie ricerche. E di solito viaggio quando escono i miei romanzi, anche sto cercando un po' a fatica di ridurre i viaggi perchè portono via tempo alla scrittura.
Dove trovi le idee? I tuoi romanzi sono così complessi. Le storie sono nate già complete nella tua testa o si sono sviluppate pian piano man mano che le scrivevi? JD: No. Sono le idee a impossessarsi di me. Leggo qualcosa e quella cosa mi cattura e non mi lascia andare finchè non risolvo tutto questo fluttuare di emozioni scrivendo una storia. Le mie storie non sono nate tutte complete, sfortunatamente. Come vorrei lo fossero!!!! Alcuni personaggi lo sono, ma non le storie. Sono complesse e si sviluppano mentre ci sto lavorando. Sono storie lunghe, tortuose e ci vuole molto tempo, tanto sforzo mentale per congeniarle. E anche tante lunghe notti e passeggiate avanti e indietro per la casa in preda allo sconforto e tante pagine strappate.
Hai scritto libri di vario genere: per bambini, young adult, romanzi storici. Ti risulta facile scrivere per tipi di pubblico così diversi? C'è un genere che ti viene meglio degli altri?
JD: Sì, mi risulta facile. O almeno non mi rendo conto di cambiare stile cambiando genere. Le mie storie, che siano in libri a figure o in libri per adolescenti o adulti, riguardano sempre un conflitto e la necessità per un personaggio di crescere e cambiare, di andare avanti. E' un processo che tutti noi viviamo in prima persona ad ogni stadio della nostra vita. Forse le circostanze sono diverse in età diverse, ma il processo di maturazione, con la tutta la sofferenza, la paura, l' incertezza e, alla fine, si spera, il successo, è qualcosa che gli esseri umani di ogni età comprendono. Chi o che cosa influenza la tua scrittura? JD: Tutto ciò che ho letto. Bestseller, classici e tutto quello che sta in mezzo. Io leggo di tutto. Un grande romanzo, il retro della scatola dei cereali, le riviste di pettegolezzi, l'Economist. Qualsiasi cosa. Ogni bravo scrittore che leggo mi rende una scrittrice migliore. Quali sono i tuoi romanzi preferiti e perchè? JD: The Passion di Jeanette Winterson perchè è così pieno, glorioso, bello. Una vera donna di Barbara Taylor Bradford perchè ho sempre segretamente desiderato essere Emma Harte. La poesia di Emily Dickinson perchè riesce a stenderti con quattro versi. Molti libri di Stephen King perchè rivedo molto di me stessa e delle persone che conosco (le persone normali, non i vampiri o i clown assassini!) nelle sue storie. La trilogia Queste oscure materie di Pullman perchè non ha problemi ad affrontare tematiche difficili e riuscendo allo stesso tempo a raccontare delle storie coinvolgenti. Woodehouse e David Sedaris perchè mi fanno molto ridere e io amo ridere. Il buio oltre la siepe perchè riesce a proporre perfettamente la tematica dell'infanzia e perchè Jem, Scout, Dill , Atticus e Boo Radley mi piacciono tantissimo. Chi è il tuo autore preferito e cos'è che ti colpisce particolarmente delle sue opere? JD: James Joyce. Quando lo leggo mi sembra di riuscire a capire davvero la vita. Almeno un po'.
Jennifer Donnelly è nata nel 1963 a Port Chester, stato di New York. Vive a Brooklyn con il marito e una figlia. Si è laureata Magna cum Laude in letteratura inglese e storia europea all'università di Rochester. L'autrice ha vissuto in Inghilterra durante gli anni dell'università dove ha maturato il suo amore per Londra e le persone che ci abitano. A suo dire si deve proprio a Londra, in particolare all'East End, l'ispirazione che l'ha portata a diventare una scrittrice. Prima di iniziare a scrivere romanzi la Donnelly ha venduto oggetti antichi, è stata reporter e copywriter.
VISITA IL SUO SITO: http://www.jenniferdonnelly.com/
TI PIACCIONO LE STORIE D'AMPIO RESPIRO CHE, COME QUESTA, DIPANANO TRAME COMPLESSE, CON VARI PERSONAGGI, CHE SI SVOLGONO IN UN LASSO DI TEMPO ANCHE LUNGO E IN AMBIENTAZIONI DIVERSE? Lascia un commento ( fino al 21 novembre) e prova a vincere questo libro!