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Recensione Compagni di viaggio di Piera Biondi a cura di Giuseppe Novellino

Creato il 22 marzo 2011 da Braviautori
Recensione Compagni di viaggio di Piera Biondi a cura di Giuseppe Novellino
"Compagni di viaggio" di Piera Biondi è una raccolta di racconti brevi, tutti basati su una formula interessante. Al centro di ognuno c'è un personaggio storico (appartenente più che altro al mondo dell'arte e della cultura), la cui vicenda (in genere è un episodio celebre della sua vita) si intreccia con quella di uno o più personaggi per lo più sconosciuti (o inventati).
Marta, italiana, ha seguito il suo uomo in America. Un giorno si trova a chiacchierare con un giovane autostoppista. Sono seduti al tavolo di un bar sulla camionabile per Denver. Lui, alla fine, pronuncia queste parole: "...una buona chiacchierata come si deve a proposito dell'anima, perché la vita è sacra e ogni momento è prezioso." Qualche anno dopo, Marta legge queste parole su un libro. E allora si accorge di avere, in quel bar, incontrato l'autore. L'autostoppista era Jack Kerouac.
Nell'avvincente "Pelle di principessa", il racconto zooma sul personaggio non celebre (la giovane Lia), che ruba la scena con la sua abilità di guaritrice: è capace di ridare a Salomè una pelle nuova, con la quale la principessa potrà esercitare il suo fascino durante la celebre danza ammaliatrice.
Bella è l'impostazione narrativa: gli indizi sull'identità del celebre personaggio vengono a galla a poco a poco, fino alla folgorazione finale. Ci sono anche Emily Dickinson, Modigliani, Ettore Majorana, Giovanni Battista, e perfino Gesù.
I racconti si potrebbero definire resoconti di piccoli viaggi esistenziali fatti insieme (il personaggio sconosciuto con un compagno di viaggio celebre), durante i quali si colgono aspetti della vita che aiutano a darle un senso. Il tutto narrato con sensibilità e penetrante leggerezza. Le storie sono originali per questa loro fusione di fantasia e storia.
Si tratta di un libro ben scritto, con un linguaggio lineare e nello stesso tempo non privo di una certa ricercatezza. La veste editoriale è impeccabile
I racconti, in definitiva, regalano una lettura gradevole, facile e nello stesso tempo meditativa. Sono tanti, infatti, gli spunti di riflessione che la narrazione offre: i destini della vita, il mistero degli incontri, l'amore per la natura, la preziosità dei sentimenti.
"Compagni di viaggio" è un buon libro (con una sua compiutezza, anche se un po' esile), perché la lettura lascia qualcosa. Le storie non scorrono semplicemente, non sono leggere narrazioni che catturano quel tanto di attenzione per farti passare poco più di un'ora piacevole. Sono qualcosa di più, senza dubbio.

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