Recensione: CRANK di Ellen Hopkins

Creato il 24 maggio 2011 da Tricheco
Kristina Georgia Snow è la figlia perfetta: studentessa modello, tranquilla, mai nessun problema. Ma quando parte in viaggio per visitare il padre, Kristina scompare e Bree prende il suo posto. Ma Bree è l’esatto contrario di Kristina: è impavida, strafottente, piena di vita. Poi Bree incontra Adam. È il suo ragazzo dei sogni, tutto muscoli scolpiti e sorrisi smaglianti. Lei s’innamora di lui, com’è ovvio, senza realizzare che quell’amore ne farà a pezzi la vitalità, la giovinezza, l’entusiasmo. Perché sarà lui a presentarle per la prima volta il mostro, crank. E perché quella che inizialmente sembrava una montagna russa di emozioni e di svaghi ben presto si trasformerà nell’inferno della dipendenza e di una totale perdita di controllo. Bree tenterà di trovare una via di scampo, tra mille difficoltà, e la sua sarà una battaglia per recuperare la sua anima e la sua mente: in altri termini, la sua vita.
L'AUTRICE: Ellen Hopkins . E' nata a Palm Springs, in California. Scrive poesie dall'età di nove anni. Ha esordito come autrice non-fiction per ragazzi, pubblicando all'incirca venti libri. Nel 2004 scrive Crank, cui seguiranno Burned, Impulse, Identical, Glass e Tricks, tutti editi negli Stati Uniti da Simon & Schuster.
Il Sito dell'Autrice: QUI
PARERE PERSONALE:
Il libro Crank scritto da Ellen Hopkins e edito qui in Italia dalla Fazi editore è un libro molto particolare. Primo perchè è scritto in versi e secondo perchè si basa sull'esperienza che l' autrice ha avuto nel ruolo di una mamma con una figlia tossicodipendente. Questo dettaglio è lei stessa a rivelarcelo nella Nota dell'Autrice spiegando anche come il mostro, l'appellativo con il quale si rivolge alla droga quasi come fosse un'entità vivente, possa condizionare e in alcuni casi anche rovinare la vita di quelle persone che decidono di aprirgli la porta coinvolgendo così anche la famiglia stessa alla quale appartengono.
La protagonista è Kristina Georgia Snow, ragazza e studentessa modello, la quale dopo una vacanza passata da suo padre ad Albuquerque (i suoi genitori sono divorziati) si innamora di Adam, un ragazzo del luogo, e decide di intraprendere la via che la porterà a conoscere il suo alterego Bree e il mostro per poi diventarne dipente. Tornata a casa si rende conto che nei panni di Bree si sente più forte e decisa e durante una festa organizzata dai datori di lavoro del suo patrigno rimorchia un bellissimo bagnino che poi si rivelerà , perdonate la franchezza, uno stronzo insensibile. Durante questa festa però conosce anche colui che le permetterà, seppur in certi limiti, di scoprire l'amore...Si snoda così la storia della ragazza fino a giungere ad un finale dolce-amaro che mi ha lasciata soddisfatta anche se con una punta di amarezza nel cuore. L'amarezza è data dalla consapevolezza che anche se il finale può apparire ad una prima occhiata felice si capisce che, nonostante Bree si sia di nuovo trasformata in Kristina, il mostro è pur sempre fuori della porta aspettando il momento più propizio per rientrare...
Il crank, vedetenon è un mostro come gli altri. E' una piovra gigante che
intreccia
i suoi tentacoli nonsolo attorno a te,ma dentro di te, ti
avvinghia
non tanto da ucciderti,ma abbastanza perchè tu non
barcolli,
finchè non cerchi disfuggirle. Provaci, emuori dalla voglia che ti
riafferri
stretto,che i suoiviticci ti sorreggano,col bisogno che
cresce
esponenzialmenteogni minuto in cuirifiuti di ammettere
il suo essere.
(Citazione da Crank, pag 386)
Termino infine il mio parere su questo libro dicendovi che , grazie alla maestria nel comporre versi dell'autrice, ho letteralmente divorato questo libro in un solo giorno.
Lo consiglio? Si!
Stelline: @@@@

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