Autore: Cornelia Funke
Pagine: 486 pagine
Prezzo: 10 € (brossura)
Editore: Mondadori
Trama: Quando alla porta di Maggie bussa uno straniero, il padre Mo la costringe a fuggire, come già tante altre volte in passato.
Mo possiede una dote magica terribile: leggendo un libro a voce alta è in grado di evocarne i personaggi, come Capricorno, il signore dal cuore nero uscito dalle pagine del libro Cuore D'inchiostro, per dare la caccia a Mo e impadronirsi del suo dono.
Le stesse pagine in cui è stata risucchiata la madre di Maggie. Mia recensione: “Cuore d’inchiostro” è il primo romanzo della trilogia Inkheart della tedesca Cornelia Funke. Lo annovero tra quei libri che un amante dei libri dovrebbe leggere almeno una volta nella vita. Perché? Semplice! Perché parla di noi, degli amanti dei libri. Non vi è mai capitato di desiderare di conoscere i personaggi dei libri che tanto ci hanno appassionati? Oppure di leggere un libro che parla di maniaci di libri che però tali non si considerano (ovvero come noi)? Allora questo è il libro che fa per voi Mo (diminutivo che sta per Mortimer) vive assieme alla figlia Meggie, con la quale condivide la grande passione per i libri. Lui le ha insegnato a leggere, ad amare i libri, a considerarli come un tesoro e a proteggerli. Lei adora leggere mentre suo padre restaura i libri e li aiuta a vivere una nuova vita =) Però c’è una cosa che Meggie si è sempre chiesta su suo padre, l’unico desiderio che lui si è sempre rifiutato di esaudire: perché Mo non le leggeva mai le favole? Perché si rifiuta ogni volta di leggere ad alta voce? Meggie vorrebbe non domandarselo però suo padre talvolta è troppo misterioso per non farsi venire questi dilemmi. Come anche il domandarsi perché sono costretti ad abbandonare sempre il luogo in cui vivono, non riuscendo mai a stare per molto tempo nello steso tempo. Come è successo nella scena prima del libro e che da inizio alla storia. Un giorno alla porta di Meggie e Mo busso uno strano uomo, con una cicatrice in volto, e una martora cornuta sulle spalle. L’uomo si chiama Dita di Polvere (nome bizzarro, no? Pensa Meggie) e cosa ancora più assurda chiama Mo Lingua di Fata: perché? Meggie lo chiede a suo padre, ma lui è troppo impegnato a preparare le valigie per fuggire per l’ennesima volta, con grande rabbia e disappunto della figlia. Scappano così in Italia, verso la villa della Zia di Meggie, Elinor, anch’ella appassionata di libri e una verae propria maniaca e collezionista, zitella che ama i libri più della gente, e non si fa problemi a dirlo! Però, anche dopo l’ennesima fuga, Mo è costretto a fare i conti con il nemico dal quale fugge ormai da anni e non può non raccontare la verità alla figlia. Mo ha il dono di far uscire dai libri i personaggi, ogni volta che legge ad alta voce, ma mentre questa cosa sarebbe un sogno per ogni lettore, per Mo si è trasformata in tragedia. Infatti, mentre leggeva, l’ultima volta ad alta voce un libro chiamato “Cuore d’inchiostro”, dal libro è comparso, assieme a Dita di polvere, anche il terribile Capricorno, e al loro posto il libro ha risucchiato la mogli di Mo, Teresa. Capricorno però, a differenza di Dita di Polvere, è felice di vivere in un mondo diverso poiché può finalmente dar sfogo a tutta la sua cattiveria e per non rischiare sta dando la caccia a tutti i libri “cuore d’inchiostro” per poterli bruciare e far sì che Mo non possa più rimandarlo nel suo vero mondo. All’elenco manca solo una copia, che è in possesso di Mo, e che farà di tutto per difenderlo. Una storia emozionante ricca di sentimenti, di colpi di scena, di suspense e di tradimenti. Si ride, si piange, ci si arrabbia. Un libro che non può non lasciare il segno. Nella storia poi viene coinvolto anche Fenoglio, autore del libro protagonista, il quale ovviamente sarà combattuto dalla gioia di conoscere i personaggi da lui stesso inventati , ma anche dalla paura per la cattiveria che ha infuso nei loro cuori. Ed anche il giovane Farid, uscito per errore da “Le mille e una notte”, che ben presto si abituerà al nuovo mondo così diverso dal suo! I punti forti di questa storia sono innumerevoli, senza dubbio. Innanzitutto la caratterizzazione dei personaggi è davvero ricca di dettagli e hanno ognuno una personalità forte e dominante. Le descrizioni dei luoghi e degli eventi non lasciano nulla al caso: viene descritta anche la minima crepa nella parete di una casa. Di solito sono contraria a descrizioni così minuziose perché lasciano poco spazio alla fantasia, ma la Funke fa queste descrizioni dettagliate ma mai “invadenti”,ovvero non spegne la fantasia, anzi..da una spinta che ti fa volare. E allora smettere di leggere diventa impossibile. Altro punto forte è l’organizzazione del romanzo: all’inizio di ogni capitolo ci sono citazioni tratte da romanzi più omeno famosi, e che sono collegati alle vicende narrate nel capitolo in questione. Un’idea a dir poco geniale. E a conclusione del capitolo c’è un piccolo disegno che sembra creato con le penne di un tempo, quelle dal tratto fino e che si intingono nell’inchiostro! Credo che dalla recensione si sia capito che il romanzo mi ha davvero entusiasmata! Perciò ho deciso, senza ombra di dubbio, di assegnare 5 stelline e lo consiglio caldamente. Non vedo l’ora di leggere il seguito.