Recensione: Dannati
Creato il 12 ottobre 2015 da Chaneltp
@CryCalva
Buon inizio settimana carissimi lettori! Le letture e la scoperta di nuovi romanzi procedono bene ^^
Voi cosa state leggendo invece? Iniziamo la settimana con una recensione fresca :P
DANNATI
Nord | 494 pp. | € 19,90
Lo chiamano Oltre. Alcuni sono appena arrivati in quel mondo così simile al nostro eppure così diverso. Altri invece sono lì da secoli e sono ormai indifferenti alla perenne coltre di nubi che nasconde il sole e all'atmosfera cupa che li circonda. Ma ognuno di loro condivide lo stesso destino: dopo essere morti, sono stati condannati per l'eternità. Sia che abbiano scritto a caratteri di fuoco il loro nome nel grande libro della Storia - tiranni sanguinari, sovrani spietati, criminali di guerra - sia che nel corso della loro oscura esistenza si siano macchiati di colpe incancellabili, adesso sono tutti relegati in quel luogo maledetto. Tutti, tranne John Camp. Lui è "vivo", ed è lì per sua scelta. Perché ha giurato di salvare la donna che ama. Durante un audace esperimento di fisica delle particelle, la dottoressa Emily Loughty è scomparsa nel nulla e, quando si è deciso di ripetere il procedimento per capire cosa fosse successo, John si è posizionato nel punto esatto in cui lei era sparita e... in un attimo è stato catapultato nel mondo chiamato Oltre. E ora deve affrontare il male assoluto per ritrovare Emily e riportarla indietro. Ma il tempo a sua disposizione è poco, e tutti e due rischiano di rimanere per sempre prigionieri nella terra dei Dannati.
Il ritorno di Glenn Cooper nella sua originalità. Come in ogni suo romanzo, i lettori devono
preparare le valigie pronti a partire per un lungo viaggio che riecheggia di
incontri con personaggi illustri, di richiami storici e letterari, in modo tale
da uscirne più arricchiti dal punto di vista conoscitivo.
Ma la strada che
stavolta bisogna percorrere è ben più ardua delle precedenti. Non più un
panorama contemporaneo, una concatenazione di eventi più o meno razionali, una
vetrina di personaggi facili da gestire, non più un determinato periodo storico
in cui far affondare le radici della trama cercando di svelare misteri e segni
presenti provenienti dal passato. Mondi paralleli. Vite parallele. Una porta in
comunicazione tra due mondi completamente distaccati eppure tanto simili se non
per il ricco bagaglio di personalità. Da una parte il mondo contemporaneo, dall'altra non un mondo fantascientifico con le tecnologie più avanzate, non un
mondo fantasy in cui si mescolano magia e incantesimi, ma un mondo (se tale può
essere definito) destinato all'oscurità, al tormento, al dolore, all'eterno divagare delle anime trapassate: l’Inferno. Tale mondo, lontano dalla
descrizione dantesca, si presenta come un corrispettivo della Terra, con la
stessa geografia, ma ben meno avanzata sotto tutti i punti di vista (igienico,
comportamentale, tecnologico) rassomigliando quasi a un Medioevo primitivo e
destinato, forse, a restare tale. E proprio in tale contesto si sovrappongono
le figure più meschine della storia umana: da Cesare Borgia a Enrico VIII, da
Nerone a Robespierre, dai nazisti ai tiranni più efferati; tuttavia sembra
esserci anche qualche figura meno meschina, destinata comunque al tormento
eterno, a causa di colpe meno gravi. Sono due mondi rimasti separati fino a
questo momento, sconosciuti l’uno all’altro, inaccessibili. Come potrebbe
accadere l’apertura di un passaggio? Scienza. Qualora la scienza superi i suoi
limiti, nell’arroganza e spavalderia tipica dell’uomo, allora quest’ultimo deve
poi subirne le conseguenze. Ed è proprio un esperimento scientifico che porterà
l’innocente scienziata di fisica particellare Emily a dover rivalutare tutte le
sue credenze e a dover percorrere, da viva, i sentieri di un mondo che non le
appartengono. E John, il suo Orfeo, scenderà negli Inferi nel tentativo
disperato di riportarla nuovamente a casa, al sicuro. C’è soltanto un ostacolo:
il tempo scorre inesorabile e ben presto i due amanti potrebbero restare
bloccati, separati o insieme, in un mondo dove la violenza e
l’autoconservazione sono i valori vigenti, dove le guerre continuano
inesorabili alla volta del potere. D’altronde, cosa potrebbe mai accadere se
tutte le personalità più malvagie della Terra si ritrovassero a banchettare
insieme nello stesso momento? Addentrandoci nel filo narrativo del romanzo,
i protagonisti si imbattono in una serie di disavventure che ci permettono di
“incontrare” personaggi storici di ogni tempo, ognuno con la propria storia, la
propria personalità, ma tutti con lo stesso fine: distruggere, vincere, regnare
incontrastati. E proprio secondo questo piano, i due giovani viventi saranno
delle pedine fondamentali. Lontano sicuramente dal tono pieno di suspense dei primi romanzi
di Glenn, il libro si presenta come una lettura leggera, fluida, una
rivisitazione in chiave moderna della discesa e risalita dagli Inferi di un
Orfeo e una Euridice che sono ben diversi dai personaggi della mitologia greca.
Ricco di spunti e elementi originali, il romanzo non rimane tuttavia particolarmente impresso, perdendo quei toni che avrebbero potuto renderlo più accattivante, rassomigliando a tratti a una carrellata di personaggi storici.
VOTO:
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