Riporto il primo paragrafo della recensione del mio ultimo romanzo "Il senso del tempo" scritta da Sara Stefanini su Fanpage: http://www.fanpage.it/il-senso-del-tempo-di-giuseppe-bonaccorso/
Dopo aver letto “Il senso del tempo” si potrebbe avere il senso dello smarrimento, del caos. Si tratta del primo romanzo di Giuseppe Bonaccorso che ha sempre pubblicato sillogi di poesie. L’autore fa una descrizione capillare di un momento cruciale e drammatico: la scelta di porre fine alla propria vita. Le pagine scorrono, come i giorni che scandiscono il ‘senso del tempo’, a mo’ di diario personale, e la trama non è altro che il racconto dello scorrere dei giorni di un italiano medio, Gabriele. Ha un lavoro, ha i suoi vizi e ha la sua donna. Gli alti e i bassi nella sua esistenza si alternano continuamente. La percezione di sé di essere ‘arrivato al capolinea della vita’, però, lo porta a fare un gesto che è forse la consapevolezza di non poter neanche governare la propria morte. Considerazione che porta il protagonista a rinunciare e tornare alla sua realtà.
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