DI DANIELA MEROLA
Il regista Roger Michell, esperto di commedie romantiche, è una garanzia di arguzia cinematografica per un genere, la comedy, che affronta temi concreti, reali, veri, come i rapporti interpersonali; anche in questa occasione la sua impronta garbata ed acuta si fa notare nel film Le week-end, attualmente nei cinema dove sta riscuotendo un ottimo successo, confezionando un film delizioso, misurato, attento e di classe.
Il film è tratto dall’omonimo libro dello scrittore cult Hanif Kureishiche ha scritto la sceneggiatura di questo film insieme con il regista; entrambi hanno già lavorato insieme, nel 1993, con l’adattamento del libro, sempre di Kureishi, Il Budda delle periferie, poi The mothersempre di Kureishi nel 2003, continuando con Venus nel 2006, fino ad arrivare a Le week-end che chiude una trilogia che parla della terza età e delle sue problematiche. Il film possiede un’ironia, una tenerezza, una “verve romantica” diversa che lo rendono un film decisamente bello.
Trama
Una coppia inglese composta da Nick (Jim Broadbent), professore universitario e Meg (Lindsay Duncan), sua moglie, insegnante di liceo, a trent’anni dalla loro luna di miele a Parigi vi ritornano per ritrovare un’intesa e una complicità ormai sbiadite; i due non riescono a ritrovare gli stimoli giusti di un tempo. A Parigi continuano a lamentarsi tra di loro, ma l’imprevisto incontro con l’amico di Nick, Morgan (Jeff Goldblum) riesce a risvegliare l’assopito Nick che ritrova pian piano interesse per la vita e per sua moglie Meg.
Commento
Il film è un’intelligente riflessione sul matrimonio senza retoriche, né sdolcinerie, un viaggio nei sentimenti di rara lucidità di una coppia “vissuta”, un viaggio tenace e sottile supportato da una sceneggiatura raffinata con punte di ironia irresistibile, uno di quei film dal sapore “antico” con i due protagonisti bravi e pieni di guizzi robusti di arte, che portano il film ad un finale pieno di ottimismo e speranza per il futuro.
DANIELA MEROLA