Autore: Mary E. Pearson
Pagine: 346 pagine
Prezzo: 14,50 euro
Editore: Giunti Y
Trama:
La diciassettenne Jenna Fox, dopo più di un anno di coma, si risveglia in un corpo e in un presente che stenta a riconoscere. I genitori le raccontano che è stata vittima di un gravissimo incidente automobilistico, ma sono tante le lacune sulla sua identità e molti gli interrogativi irrisolti sulla sua vita attuale. Perché mai la sua famiglia si è trasferita di colpo in California, abbandonando tutto a Boston? Perché la nonna la tratta con inspiegabile scontrosità? Perché i genitori le proibiscono di parlare del loro improvviso trasloco? E come mai Jenna riesce a ricordare intere pagine del Waldendi Thoreau, ma riporta a stento alla memoria stralci disordinati del suo passato? Assetata di verità e inquieta, la ragazza cerca di riappropriarsi della sua vita passata. Guardando i filmati dell’infanzia, strani ricordi riaffiorano nella sua mente confusa e, lentamente, Jenna realizza di essere prigioniera di un terribile segreto. Il mio pensiero: Mary E. Pearson è autrice americana di romanzi YA. Nata nel 1955, ha attualmente all’attivo 6 libri, di cui i più celebri in Italia sono quelli che vedono per protagonista la diciassettenne Jenna Fox: “Dentro Jenna” del 2008 e la continua “l’eredità di Jenna” del 2011. “Dentro Jenna” può essere senza ombra di dubbio collocato all’interno sì, della categoria YA e distopico, ma per lo più parlando di questo romanzo mi viene in mente il termine “fantascientifico”. La storia è ambientata in California in un futuro da noi lontano. Un’epoca in cui l’evoluzione tecnologica e scientifica ha raggiunto dei livelli che, con la consapevolezza del contemporaneo, definiremmo avveniristici. Jenna Fox aveva 16 anni quando un terribile incidente l’aveva quasi uccisa. Dopo un anno di coma si risveglia, ma della sua vita nulla è rimasto. Prima di tutto perché la sua famiglia ha deciso di trasferirsi da Boston in California e in secondo luogo perché Jenna Fox, della sua vita precedente non ricorda nulla o quasi. Ha dimenticato anche alcuni concetti fondamentali: “Non mi ricordo dell’incidente. Non mi ricordo di Jenna Fox. Mio padre mi ha detto che ci vuole tempo. Mi ha assicurato che «il tempo guarisce ogni ferita». Ho preferito non dirgli che non so cosa sia il tempo” Vive rinchiusa in casa perché i genitori hanno paura che le possa succedere ancora qualcosa di brutto. La nonna Lily sembra che la odi, ma Jenna non si sa spiegare perché. L’unica cosa che l’è concesso di fare è rivedere i vecchi filmini, con la speranza che la memoria le possa tornare. E così succede, ma i ricordi che arrivano non sono proprio quelli che uno si aspetta: ricorda il suo battesimo, avvenuto quando aveva pochi mesi; ricorda quando era ancora nel grembo materno; ricorda ogni singolo evento storico con una precisione sbalorditiva ma non ricorda la sua famiglia, cosa amava fare, quale cibo preferiva…perché? Però ben presto Jenna capisce che la vita le ha offerto una seconda possibilità e decide così di approfittarne: inizia a frequentare una scuola particolare dedicata alla salvaguardia dell’ecosistema, fa amicizia con ragazzi che come lei sono particolari: chi ha subito delle terribili mutilazioni a causa di epidemia, come per esempio Allys, e chi invece porta ferite più profonde di quelle fisiche, come Eyhan. E forse questa consapevolezza di avere una seconda chance la porterà a scoprire cose di cui avrebbe voluto non sapere nulla.