Con la seconda storia si passa al mitico Punitore, episodio incentrato su Frank che cerca di curarsi nel migliore dei modi dopo il fatidico scontro con l’avvoltoio, anche ferito però Punisher punisce una piccola banda che minacciava un ragazzo. Nel frattempo la giornalista Norah Winters dopo aver salvato e portato ”l’eroe” nel covo segreto, è indecisa se dire a tutti dove si trova il nascondiglio di Frank e chiama Ben Urich (anch’esso aveva scoperto un segreto simile con un altro eroe) per avere un consiglio. Mentre la nostra giornalista prende la decisione Punisher finisce di curarsi e si prepara…
Le storie di Punisher mi piacciono, lo stile è quello di un poliziesco ma la presenza di questo personaggio rimescola un pò lo stile mettendoci molta azione, i disegni di Checchetto sono ben fatti, rendono Punisher molto giovane e ciò devo dire che non stona.
Il testimone viene dato a Ghost Rider nella terza storia, qui vediamo Blaze (ora libero dal Rider) cercare di riprendersi lo spirito ora caduto in mani pericolose, il nuovo Ghost Rider, anzi la nuova Ghost Rider è sotto il controllo di Adam, un personaggio che vuole eliminare tutto il peccato dal mondo, Blaze e il Cercatore (uno zombie creato per poter trovare il nuovo possessore dello spirito della vendetta) dopo un breve scontro con il Rider fuggono da un esplosione provocata proprio da Adam con l’aiuto di Ghost, lo scoppio colpisce dei villaggi vicini e tutti gli abitanti si ritrovano senza peccato e apparentemente senza un anima, intanto il malefico piano di Adam continua…
La storia di Ghost Rider è ambientata nel crossover Fear Itself, anche qui la trama della storia è molto buona, dei tre personaggi sicuramente è quello che per stile si discosta più dagli altri, se Devil e Punisher sono più “classici” le storie del Rider contengono anche personaggi più particolari come demoni e zombie, la qualità comunque resta veramente buona.
Nell’ultima storia breve e in bianco e nero torniamo su Devil, Matt si immagina cosa potrebbe succedere se riuscisse a riavere la vista grazie ad un intervento agli occhi consigliatogli da un dottore, la cosa non sarebbe positiva, dato che la vista offuscherebbe gli altri sensi mettendo in pericolo sia se stesso che gli altri, Matt decide quindi di rinunciare all’intervento.
Una breve storia ma bella, lo stile è differente, quasi non si riesce a capire che Matt stia immaginando e nel momento più critico, in cui muore una persona innocente, capiamo che in realtà non è successo nulla.
Un ottimo mensile, uno dei migliori della Marvel, in grado di offrire ottime storie con ottimi disegni e tre personaggi di alto livello.