Recensione di Arriveranno le farfalle di Manuela Chiarottino

Creato il 18 luglio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

8 Flares 8 Flares × Arriveranno le farfalleManuela Chiarottino
Pubblicato daYoucanprint
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Narrativa
Genere:Narrativa ContemporaneaSentimentale
Pagine:
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La trama:

Una storia che ci scuota. Forse é quello che ci serve. Anna, Jessica, Agnese, Gabriele la stanno aspettando a modo loro, con piú o meno speranza, con un sogno parcheggiato. E stanno aspettando che in palazzo come tanti altri arrivino le farfalle.

Certe famiglie non sono fatte di sangue, si formano per combinazione, qualcuno lo chiama destino, si stringono per necessità, diventano la casa di emozioni future. La famiglia di Arriveranno le farfalle di Manuela Chiarottino è composta dagli inquilini di una palazzina e da qualche altra persona legata alle loro vite. Siamo abituati, nella vita reale, a considerare generalmente i vicini di casa con un occhio di sospetto o di destinare loro le più banali antipatie e anatemi per il motivo che, in qualche maniera, le loro vite sconfinano nella nostra. Questa storia invece è un esempio positivo di come anche questo micro ambiente, forse spesso sottovalutato, può essere terreno fertile con epicentro di solidarietà per rapporti autentici e duraturi tali da formare una famiglia, chiudere un cerchio.

Nella lettura conosceremo Anna, trentenne condizionata da un amore naufragato per tradimento, il tipico amore sprecato, la signora Agnese ormai avanti negli anni col suo fedele gatto Napoleone che aspetta ancora una lettera di Arthur, l´amore della gioventù, uno dei tanti giovani americani che durante la guerra ha rapito il cuore di una giovane italiana. E poi Jessica dura fuori dolce dentro, tatuatrice punk con un passato sofferente.

L´arrivo nel palazzo di uno splendido ragazzo di nome Gabriele, personaggio fino all´ultimo enigmatico, cambierà le loro vite. Perché ognuno di loro ha bisogno di riavvicinarsi a qualcosa, ognuno deve ritrovare qualcosa o qualcuno e Gabriele sarà un po´ il crocevia per tutto quel traffico, per quella strada che c´è inevitabilmente da fare se ci si vuole infilare in un angolo di felicità.

Anna è il personaggio principale, gestisce la libreria Anbea, una seconda casa in cui si muove tra la magia dei libri, ed è in qualche modo ancorata al passato, o meglio al dolore del passato, che come sovente accade diventa un peso che non ci lascia liberi di vivere con leggerezza, con il coraggio che l´esistenza merita. Amicizia e amore si mischieranno nelle vicende di questa piccola famiglia in cui tutti sono per tutti e nessuno si risparmia, nessuno resta impassibile, nessuno si tira indietro. C´è la sorpresa, l´amore gay, la tenacia di chi non vuole abbandonare i ricordi. C´è una sorta di leggerezza nella narrazione, un narratore nascosto che sembra suggerirti tra le righe che andrà tutto bene. Una storia che ci ricorda che non è mai tardi.

La principale caratteristica del racconto è la brevità, neanche settanta pagine, e la dolcezza d´animo con cui la storia è raccontata. Una dolcezza probabilmente meno esasperata e meno rispondente ai canoni commerciali rispetto a quello che siamo abituati a leggere, più intima e autentica. Un vantaggio delle storie brevi come questa, a mio giudizio, è la capacità di creare nel lettore sufficienti interrogativi senza risposta che mettono in moto la sua immaginazione. E in qualche modo affascinano. Manuela Chiarottino riesce in ogni caso, con merito, nonostante conosciamo poco di loro, a produrre dei sentimenti verso i personaggi e ad attaccarci un po´ai loro sogni con quella speranza necessaria a loro stessi per raggiungerli. Come se fossero i nostri.

Il simbolo di questi sogni sarà proprio il giardino delle farfalle, che nel palazzo tutti aspettano. Forse anche nello stomaco.

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