Recensione di Belle et Sebastienne di Nicolas Vanier
Da Leggere A Colori
@leggereacolori
Nicolas Vanier fa centro anche con questo film. D’altronde ne aveva tutto il diritto: francese puro sangue. E poi Vanier, ha sempre dimostrato – come nei suoi film precedenti – di avere una certa riluttanza a “digitalizzare” i paesaggi, le scenografie etc… Infatti, Belle et Sebastienne ricorda o rievoca un po’ “Il grande Nord”, proiettando scenari da favola e, il tutto, naturalmente. Certo, chi ricorda la saga di “Heidi”, ne riscontrerà una certa somiglianza. Ma i Pirenei non hanno certo da invidiare le Alpi svizzere e viceversa. Di certo, ci voleva proprio un film “naturale” in un mondo sempre più urbanizzato. E anche doveroso precisare che, spesso, i film si distaccano sempre un po’ dal libro o dal cartone da cui sono stati tratti. E’ giusto che sia così. Un romanzo è un romanzo. Vanier, dopotutto, è riuscito a evitare la trappola nel “americanizzare” il film. Piuttosto, ha preferito renderlo un’avventura a mo’ de “Il richiamo della foresta”. E chi ha amato questi generi, troverà senz’altro gradevole la visione di questo film, in uscita nelle sale il 30 Gennaio 2014. A parte il cast, non proprio virtuoso – a eccezione di qualche attore – sembra che il vero attore sia proprio Belle, ovvero questo bellissimo pastore, bianco come la neve che, forse, farà tendenza in questo nuovo anno, augurandoci che gli appassionati abbiano un bel giardino per poterlo ospitare. Che dire del cane microscopico del cartone “Puccy”? E’ chiaro che non poteva essere riproponibile; la razza è alquan Continua a leggere