Recensione di Beverly Hills chihuaua 2

Da Leggere A Colori @leggereacolori
Chi non ha visto Beverly Hills chihuaua 2 in uscita 4/5 anni fa, è ancora in tempo per farlo. Ambientato nella sofisticata Beverly Hills, il film ruota e stravolge le rispettive posizioni degli esseri viventi: infatti, si vedono questi cani “snob” serviti e riveriti dall’uomo e fin troppo ricchi, che vivono in mega ville e godono di tutti i comfort di una vera e propria suite imperiale (poveri randagi se potessero vedere questo film!). Tuttavia sprigiona una grande ed anche triste verità: ci sono cani “fortunati” e cani “sfortunati”. Certo, il tutto verte su una linea davvero divertente – questo d’altronde è l’obiettivo del film – anche se un po’ eccessiva. Troppo inverosimile il trattamento di lusso riservato ai cani d’alto rango. D’altra parte invece, questo film potrebbe avere un duplice effetto. Se da un lato gli amanti o i fanatici degli animali diverranno tali ma in una misura più eccessiva, c’è comunque quella fascia di persone che invece maltrattano ingiustamente gli animali e proprio costoro potrebbero beneficiarne in quanto questo film li sensibilizzerebbe o se non altro avrebbe un effetto “umanizzante”. Interessante anche la trama, dove il protagonista indiscusso è questo simpaticissimo chihuahua che nel frattempo si è sposato e ha messo su famiglia, ma avendo la “sindrome di Peter Pan”, proprio non riesce a “crescere”, tornando a sua volta cucciolo, e rinunciando alla sua autorevolezza di padre e divenendo per i suoi figli un compagno di giochi ed incapace di disc Continua a leggere

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