Informazioni sul libro
Titolo:Luciana GravinaSilvana Baroni
Pubblicato da:AltrEdizioni
Collana:Due ma non due
Genere:FumettiHumor
Formato e pagine:
Trama:
Sono pensieri, riflessioni, punti di vista sulla vita, sulla società che ci circonda, sull’amore, sul nostro essere e sull’esistere, espressi da due artiste, Luciana Gravina e Silvana Baroni, che utilizzano due codici diversi: parole e segni.
Il libro Bisegni, originale sia per il formato, più simile a un album da disegno che a un libro, sia per le pagine, vestite da segni-disegni più ingombranti della scrittura, non ha l’indice né la numerazione delle pagine, forse perché ogni pagina è inizio e fine, in quanto costituisce un pensiero compiuto su un singolare aspetto, su una particolare caratteristica del nostro modo di essere e di relazionarci con il passato e con il presente. Ne risulta una feroce riflessione sulla realtà osservata con occhi disincantati da due donne che raccontano di cose che parlano, evocano storie passate, uomini antichi, vite vissute… Finché non interviene la mano dell’uomo e allora quelle cose svaniscono, tacciono, si spengono. Muoiono per sempre. È ciò che leggiamo in Abatjour, in Angioletto, Il telefono bianco. O, come Il bisnonno Angelo e la Foto di famiglia, scivolano in “un’eternità inutile”.
Approfondimento
Le due autrici definiscono i giovani d’oggi “Monadi plotiniane”, che attraverso Facebook vivono il tempo spiando gli altri. O, peggio ancora, scrivendo frasi vuote intrise di insulsaggini vanesie. Lo fanno in tantissimi e sempre più spesso, ogni volta che si fanno un selfie, sembrano ripetere la frase Specchio mio specchio… di una famosa fiaba. Si mettono in posa, si bloccano e click scattano il loro essere al mondo.
Nessun dialogo, scarse e superficiali le relazioni, dilaga la solitudine. Si brinda da soli, bevendo prima dalla destra e poi dalla sinistra. Il titolo Bisegni si riferisce, appunto, alla duplice visione espressa da Luciana Gravina, autrice del testo scritto, e da Silvana Baroni, autrice del testo grafico, dei disegni. Pur servendosi di codici diversi, danno voce all’identica amara riflessione sull’esistenza: il segno completa e si fonde con la parola, rivelando lo stesso sguardo quasi fosse opera di una sola artista. Breve e pungente la scrittura, lieve ed essenziale il segno. Veloce la lettura, profonde le riflessioni. Acuta e raffinata la presentazione di Paolo Guzzi, Convergenze parallele.
Il libro è un’edizione in tiratura limitata di 80 copie con firma autografa dell’editore.
Lina D’Alessandro