Acquista il libro su Ibs.it
Acquista l'eBook su Ibs.it
Compra sul Kindle Store
Compra il libro su Amazon
In breve..A dispetto del fatto che anche in Italia si registrano statistiche decrescenti sul numero delle persone che leggono libri e sulla frequenza con cui lo fanno, buone recenti pubblicazioni a vario titolo parlano proprio di libri e di lettura. Il saggio di Tim Parks "Di cosa parliamo quando parliamo di libri" è una di esse.
Di cosa parliamo quando parliamo di libri di Parks è strutturato in quattro ripartizioni: Il Mondo intorno ai libri, I libri nel mondo, Il mondo degli scrittori e Gli scrittori nel mondo: nella prima l'autore raccoglie nove brevi saggi ognuno dei quali affronta un argomento specifico che riguarda l'universo che ruota intorno ai libri. Vi si trovano, ad esempio, considerazioni illuminanti sul tema: Abbiamo davvero bisogno di storie?, domanda alla quale l'autore inglese risponde negativamente osservando che
Siamo schiavi di una narrativa del se che in realtà non esiste, una montatura di cui la maggior parte della scrittura romanzesca è complice.
parlava di persone "che, leggendo romanzi, si costruiscono una visione assolutamente falsa e illusoria della vita", il che "generalmente ha un effetto oltremodo dannoso per la loro esistenza".
Nel capitolo Fino all'ultima pagina Parks commenta le differenti opzioni cui il lettore spesso si trova di fronte: leggere il libro fino alla sua ultima pagina, appunto, oppure interromperne la lettura?. In proposito scrive:
Comincio un libro. Mi piace molto, eppure arriva il momento in cui so di averne avuto abbastanza. Non è che abbia smesso di apprezzarlo. Non mi annoia, non penso neppure che sia troppo lungo. È solo che non provo più alcun desiderio di continuare.
Nel saggio contenuto nella seconda sezione, I libri di cui parliamo (e quelli che trascuriamo) leggiamo che al di là della qualità dei libri, essi spesso sono stati scelti per la conversazione e la loro lettura ci viene imposta. La circostanza, è spiegata da Parks come segue:
ApprofondimentoLo straordinario incremento nel numero di romanzi pubblicati ogni anno, insieme all'internazionalizzazione della narrativa sono in buona parte responsabili di questa nuova situazione.
Le parti terza e quarta del volume contengono rispettivamente undici e otto brevi saggi. La terza parte, forse la più interessante di Di cosa parliamo quando parliamo di libri, è dedicata ai diversi aspetti dell'attività dello scrittore, mentre nella parte successiva (Gli scrittori nel mondo) possiamo leggere considerazioni come questa (e altre ad essa successive che in qualche modo ne attenuano la validità):
Giovanni Graziano Manca[...] la globalizzazione pone questo individuo sovrano [lo scrittore, ndr], dall'identità coerente e assoluta, al di sopra di ogni possibile contaminazione con chi acquista la sua opera; è un individuo che vende il prodotto del suo genio a un mondo capace di recepirlo e di apprezzarlo nella stessa materia dappertutto. Così individualismo e globalizzazione vanno a braccetto. L'idea che siamo assolutamente privi di qualsiasi comunità di riferimento ci permette di entrare in rapporto con tutti, ovunque.
Un'opera decisamente interessante e arguta, quella di Tim Parks, che fornisce, in relazione ai vari argomenti trattati, risposte, controdeduzioni e interpretazioni alternative del fenomeno che di volta in volta egli esamina. Parks si addentra nei meandri degli universi "libro" e "scrittura" da scrittore, saggista e docente universitario esperto che oltre a fornire il proprio punto di vista personale su ognuna delle varie questioni prese in considerazione, esplica il proprio ragionamento anche alla luce delle dinamiche globali tipiche del mondo odierno che sono in grado di influenzare ogni aspetto della socialità e della cultura.
Un'opera, quella di Parks, che appare particolarmente utile al lettore accanito e a chi si cimenta nella scrittura. Avevo in precedenza letto Non sperate di liberarvi dai libri, di Umberto Eco e di Jean-Claude Carrière, i cui contenuti cercano di fornire risposte alla domanda: Scompariranno mai i libri cartacei?
Leggere anche Di cosa parliamo quando parliamo di libri in una temperie in cui elettronica, tecnologia e globalizzazione pervadono generalmente l'universo culturale influenzando vieppiù anche le dinamiche di lettura del libro (cartaceo o digitale esso sia) consente al lettore di prendere maggiore coscienza su fatti che hanno rivoluzionato per sempre il nostro modo di leggere.
About Tim Parks
Scrittore e giornalista inglese, nonché professore universitario presso l'Università IULM di Milano. È autore di molti romanzi e di saggi. È stato traduttore di romanzi dall'italiano in lingua inglese per autori quali Alberto Moravia, Italo Calvino, Antonio Tabucchi e Roberto Calasso.