Recensione di Il grande Gorsky di Vesna Goldsworthy

Creato il 21 luglio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Voto:
Informazioni sul libro
Titolo:Vesna Goldsworthy
Pubblicato da:Mondadori
Collana:Omnibus
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

La vita tranquilla e senza pretese di un giovane libraio serbo, in una Londra cosmopolita e piena di arrampicatori sociali, cambia bruscamente quando un misterioso miliardario russo gli commissiona un progetto grandioso. La creazione di quella che dovrà essere la miglior biblioteca d’Europa diventa il biglietto d’ingresso per un mondo dominato da sfarzo e ostentazione, che nasconde pericolose insidie.



Nikola – o Nicholas, come si fa chiamare dagli inglesi – è un giovane serbo fuggito da Belgrado negli anni Novanta per evitare il servizio militare e da più di dieci anni lavora in una libreria indipendente nel cuore del ricco quartiere di Chelsea. Si definisce un esiliato per scelta, e si accontenta di un’esistenza scandita dalla routine e dalla lettura, senza l’apparente bisogno di stringere legami che vadano al di là del semplice rapporto lavorativo. La sua unica debolezza è l’infatuazione per Natalia Summerscale, una fedele frequentatrice della libreria, bellezza russa tanto ricca quanto irraggiungibile.

Una mattina come tante altre, nella libreria entra Roman Gorsky, miliardario russo raffinato ed elegante, l’uomo più ambito al mondo. Gorsky sta ristrutturando un enorme palazzo e ciò che chiede al libraio di Chelsea è la realizzazione di una biblioteca che rispecchi gli svariati interessi culturali di un gentiluomo russo, che contenga libri rari e preziosi, e che possa incantare un esperto d’arte.

Nicholas si dedica con devozione al progetto, immagina una donna che si innamora di Gorsky aggirandosi nella sua biblioteca, vuole essere apprezzato e ricordato. Ben presto però si renderà conto che l’inafferrabile Natalia, sua musa ispiratrice, è legata a Gorsky: uniti da un passato che non si può più ignorare, i due coinvolgono e travolgono Nicholas, trascinandolo dalla semplice libreria agli ambienti più suntuosi ed esclusivi di Londra. L’impatto con il denaro e il potere è potenzialmente devastante, e Nicholas si troverà suo malgrado immischiato in faccende dai risvolti illegali e in dinamiche che sfuggono al controllo.

Il grande Gorsky è il primo romanzo di Vesna Goldsworthy; l’autrice, nata a Belgrado come il suo protagonista. Alla fine del libro dichiara esplicitamente il debito con il Grande Gatsby. Il collegamento si può intuire immediatamente dal titolo, e in un passaggio nel primo capitolo, lo stesso Nicholas racconta: “sin dal primo giorno, lo chiamai con l’appellativo di ‘Grande Gorsky’, un accostamento ideale al Grande Gatsby”. Il lettore familiare con il romanzo di Fitzgerald noterà facilmente riferimenti e somiglianze, ma certamente Il grande Gorsky si può apprezzare anche in modo indipendente.

Approfondimento:

La trama del libro è inizialmente intrigante, l’idea di realizzare la biblioteca perfetta sembra costituire una buona partenza. Il punto di vista interno ma a posteriori – Nicholas narra la storia quando sono passati alcuni anni dai fatti – permette di immedesimarsi e anche di godere del “senno di poi” del protagonista, dei suoi commenti a tratti disillusi, a tratti nostalgici. Con l’avanzare del romanzo, però, l’appiglio iniziale si perde, le buone premesse si trasformano in una storia che appare a tratti forzata, che non convince del tutto, e la lettura, inevitabilmente, rallenta.

Elemento interessante è che i veri protagonisti del romanzo, che fanno da background costante e indispensabile, sono Londra e il denaro. Attraversiamo la città tramite la voce narrante di Nicholas, che ci propone descrizioni vivaci e spesso irriverenti, ironiche e sarcastiche, facendoci scoprire una metropoli dalle mille sfaccettature. La Londra de Il Grande Gorsky non sembra in verità abitata da inglesi, ma piuttosto monopolizzata da arrivisti russi senza scrupoli e da immigrati che sperano in una vita migliore; Londra è descritta come “il rifugio degli espatriati di tutto il mondo. Il luogo ideale per chi aveva i miliardi e per chi non aveva niente”.

Il denaro appare, pagina dopo pagina, il filo conduttore; Nicholas sottolinea in modo incessante e martellante, quasi ossessivo, come i soldi – i miliardi – siano l’unica cosa che conta nella Londra di Gorsky , come la sua sconfinata ricchezza abbia catturato come in un vortice chi gli sta intorno. Nicholas critica l’ipocrisia degli inglesi (Gli inglesi sostenevano che parlare di soldi fosse volgare, ma i soldi erano il loro argomento preferito) ma in fondo lui stesso non può fare a meno di usare la ricchezza come continuo metro di paragone, quasi a imprigionare anche il lettore nello stesso vortice che ha al centro il miliardario Gorsky.

Per concludere, Il grande Gorsky è un romanzo piacevole, anche se non lo ricorderemo come particolarmente coinvolgente ed entusiasmante. Include spunti originali essendo scritto dal punto di vista di un outsider, un personaggio esterno che non è “né inglese, né russo” e che quindi ci offre una visione (parzialmente) distaccata delle culture coinvolte.

Chiara Foscarin

About Vesna Goldsworthy

Vesna Goldsworthy è nata a Belgrado nel 1961 e vive a Londra. Scrive in inglese, la sua terza lingua. È autrice di memoir, raccolte di poesie e scritti letterari. “Il Grande Gorsky” è il suo primo romanzo.

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