Recensione di Il potere del miao di Marina Mander

Creato il 09 giugno 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Voto:
Informazioni sul libro
Titolo:Marina Mander
Pubblicato da:Mondadori
Collana:Libellule
Genere:Saggi
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

“Il potere del miao” non è niente che riguardi il potere così come lo intendiamo noi umani. Ai gatti non interessa in alcun modo la supremazia. I gatti si accontentano di cose semplici ma vere, ed è questo che li rende grandiosi.



Quando non sai cosa pensare di qualcuno, chiedi al tuo gatto.

Quando non sai se fidarti o meno del bel mazzo di rose che ti hanno regalato, chiedi a quella palla di pelo che sguazza nell’acqua del vasetto e fa fare le piroette ai petali rossi.

Quando non sai che decisione prendere o, in generale, se vuoi esser felice, fidati di quel gatto malandato che ti chiede di prenderlo con te. Ti spalancherà le porte di un mondo nuovo, fatto di risate, magie, tanti peli e mille fusa.

Un mondo di calma, coraggio, intelligenza, saggezza e meraviglia.

Il potere del miao è l’elogio del gatto, in tutte le sue forme e sfumature.

A volte divaga, altre volte si dilunga inutilmente, ma il tono divertente e a tratti fiabesco che usa, ci fa perdonare Marina Mander e ci permette di amare i suoi aneddoti e le sue storie – un po’ inventate, un po’ reali – in cui i gatti con i quali è cresciuta la fanno da padrone.

Dai sogni ‘gatteschi’ ai felini che hanno accompagnato importanti artisti nelle loro vite (da Frida Kahlo a Jack Kerouac, da Alberto Moravia a Charles Bukowski…), la Mander si mette buona buona a osservare i suoi meravigliosi Spritz e Schatzi e, prendendo appunti, ci regala un curioso (e assolutamente veritiero!) ritratto di questi incantevoli animali, capaci – come dice una famosa citazione ­– di migliorare il muro del giardino in estate e il cuore quando il tempo è cattivo.

Approfondimento

Da gattara quale sono, pare scontato dire che approvo tutto ciò che ho letto. E, nonostante le parti in cui Marina Mander pareva essersi persa per strada, ho apprezzato molte frasi, tanto da salvarle e custodirle con cura.

È come dire: ‘Ti ho salvato con la mia prima scatoletta, col primo assaggio di carne trita’ e poi esigere che il gatto si comporti secondo aspettative predefinite vita natural durante. O mangi sta minestra o salti dalla finestra. Ma i gatti si annoiano se le cene insieme diventano noiose, le conversazioni trite e ritrite; i gatti sono infinitamente riconoscenti a chi li salva, ma rifiutano selvaggiamente che la gratitudine diventi l’unico parametro della relazione. Sono poco interessati alle dinamiche del potere, non si sentono né superiori né inferiori a nessuno, non comandano e non si fanno comandare, al massimo si divertono a disubbidire: fanno davvero fatica a capire perché gli umani si affannino tanto nelle questioni di supremazia, quando, dal loro punto di vista, basterebbe sostituire la parola ‘potere’ con la parola ‘ benessere’ e tutto filerebbe liscio come un bel pelo appena spazzolato. Perciò sono molto interessati a quello che possono fare per il loro benessere e per quello di chi gli sta vicino.

È vero, i gatti o si odiano o si amano. E quindi forse chi non ha un gatto non penserà minimamente ad acquistare questo libro. Eppure sappiatelo, riuscirebbe a convincervi. A convincervi che un gatto sarebbe capace di stravolgervi la vita e rendervela, senza dubbio, assai più bella.

About Marina Mander

Marina Mander, scrive per la comunicazione e l’editoria. Tra le sue opere: “Ipocondria fantastica” (Transeuropa, 2000, et al., 2012), “Catalogo degli addii” (Editions du Rouergue, 2008, et al., 2010), con le illustrazioni di Beppe Giacobbe, “La prima vera bugia” (et al., 2011), pubblicato in diversi paesi europei e negli Stati Uniti e adattato per il teatro con il titolo “A corto di bugie”, Nessundorma (Mondadori, 2013).

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