è tempo di una nuova recensione oggi!
Ho appena finito di leggere Il rubino di fumo (The ruby in the smoke) di Philip Pullman, un romanzo che volevo leggere da tempo, dato che è ambientato in piena epoca vittoriana e nella mia amata Londra.
Il libro è il primo della tetralogia dedicata a Sally Lockhart ed è stato pubblicato in Inghilterra nel 1985, mentre in Italia è uscito solo nel 2003 per Salani. Le pagine sono 266 e il prezzo è di € 9,00 per l'edizione economica in brossura.
TRAMA
Attento alle Sette Benedizioni... Quando pronuncia per la prima volta queste parole, Sally non conosce ancora il loro significato e il loro potere micidiale. Ma la persona che le sente muore di paura. Così comincia la terribile avventura di una ragazzina di sedici anni nei sordidi bassifondi della Londra vittoriana: perseguitata da canaglie e assassini, cerca di risolvere il mistero della morte del padre, ma ovunque si volti incontra nuovi pericoli ed enigmi. Chi ha rubato il rubino lasciatole in eredità dal padre? E in che modo è legato al traffico d'oppio? La ragazza scopre presto di essere al centro del mistero, e che dalla soluzione di questo dipende la sua vita..
LA MIA OPINIONE
Questo romanzo ha un inizio che è molto d'impatto: In quello che sembra un pomeriggio qualunque, Sally Lockhart si reca in quello che era stato il posto di lavoro del padre per parlare con l'ex socio di quest'ultimo a proposito di un biglietto che ha appena ricevuto.Dopo alcune settimane dalla morte del signor Lockart, avvenuta a causa del naufragio della goletta su cui viaggiava nel Mar della Cina per affari, la nostra protagonista riceve una strana lettera scritta proprio da lui: al suo interno sono menzionate le Sette Benedizioni, ma non riuscendo a capire a cosa il padre si riferisse, Sally crede che parlare col signor Selby sia la cosa migliore.Tuttavia il signor Selby non è in ufficio e la ragazza deve accontentarsi di parlare con il segretario, ma non appena chiede delle Sette Benedizioni, il segretario ha un infarto e muore nel giro di un minuto.
Per quanto mi riguarda, posso dirvi che questo romanzo è diverso da quello che mi aspettavo, e lo dico in senso assolutamente positivo.
Da come lo descrive il sito della Salani, questo è un romanzo per ragazzini (l'età di lettura riportata è dagli 11 anni).
In realtà per come la penso io non è assolutamente così, perché la trovo una lettura adatta ad un pubblico più adulto (dai 14 anni in su per intenderci), perché ambientato in un epoca che si studia soltanto alle medie ormai, e secondo me conoscere un po' del background storico dietro a questo romanzo è essenziale per capire a pieno ciò che viene raccontato, a partire dai rapporti tra l'Inghilterra e l'India per finire con le coltivazioni di papavero e i rapporti commerciali in oriente.
Forte di questi retroscena, la storia che Pullman racconta in questo libro è molto bene costruita, e l'intreccio che riesce a creare è molto interessante: Il rubino di fumo è un mistery in piena regola, con una protagonista che mi è piaciuta tantissimo.
Sally è una ragazza di buona famiglia, ma il Signor Lockhart l'ha crescita ed educata da solo, per cui lei si ritrova a conoscere benissimo la matematica e ad avere un fiuto per gli affari non indifferente, e oltre all'inglese parla l'indostano e ha un'ottima mira con la rivoltella, ma sa pochissimo di letteratura, disegno, canto e ricamo.
Sally è una protagonista sicuramente fuori dagli standard dei romanzi ambientati in epoca vittoriana (un po' come Alexia Tarabotti e Gemma Doyle) , ma è sicuramente intelligente, coraggiosa e molto brillante. Accanto a lei, come vi dicevo, troviamo diversi personaggi che la aiutano nella sua missione, tra cui Frederick e Rosa, due fratelli, lui fotografo, lei attrice, che Sally conosce quasi per caso ma che sono fondamentali nella soluzione del mistero. Frederick in particolare ricopre un ruolo importante, e Sally nel corso del romanzo comincia a provare qualcosa per lui.
Dall'altra parte ci sono dei nemici misteriosi e un po' atipici, si cui leggiamo il PoV espresso in terza persona e alternato a quello di Sally, che certo non si fanno scrupoli ad uccidere e ad attentare alla vita di altre persone più di avere informazioni sul rubino.
Devo dire che anche i "cattivi" della situazione sono ben descritti e curati nei particolari, e hanno delle moventi che funzionano agli occhi del lettore.
Tutta la storia è ben congegnata e scorrevole, come un meccanismo ben oliato.
Non è forse il massimo dell'originalità nel complesso, ma è ben scritta e per me funziona bene.
Insomma, credo proprio di aver cominciato un'altra serie!
La protagonista è interpretata da Billie Piper, che molti di voi conosceranno per il più famoso ruolo di Rose nella serie Doctor Who. Al suo fianco ci sono Matt Smith (anche lui più famoso per il ruolo del Dottore nelle serie 5-7 di Doctor Who) che recita nei panni di Jim, mentre Frederick e Rosa sono rispettivamente interpretati da JJ Feild (che ha interpretato Henry Tilney in Northanger Abbey, al fianco di Felicity Jones) e Hailey Atwell (che ha recitato anche ne I Pilastri della Terra nel ruolo di Lady Aliena e poi in Captain America interpretando Peggy Carter).Lo stesso cast ha recitato nel 2009 nel seguito, tratto dal secondo romanzo della serie, The Shadow in the North.