Recensione di Il sogno della Bella Addormentata di Luca Centi

Creato il 26 ottobre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Luca Centi
Pubblicato: Piemme
Collana:Freeway
Genere: Romanzo Storico
Formato: Copertina RigidaPagine:

Acquista il libro su Ibs.it


Acquista l'eBook su Ibs.it


Usato garantito su Libraccio


Le opinioni su Goodreads


Giudizio:


Un’iride verde e una dorata sono il suo sguardo speciale sul mondo, un orecchino e un bracciale la sua bussola. Talia non ruba, recupera. Ha promesso che ritroverà i Sette Peccati e intende andare fino in fondo nella sua ricerca. Una ri-cerca che le rivelerà molto di più di quello che si aspetta.

Inghilterra, 1837. Talia, protagonista de Il sogno della Bella Addormentata di Luca Centi, è una ragazza forte e determinata; crede nella scienza e nella razionalità, non crede nelle coincidenze. Trascorre il suo tempo dedicandosi allo studio e a lunghe cavalcate nella campagna inglese. In punto di morte ha promesso al padre, scienziato e inventore, che avrebbe fatto di tutto per rientrare in possesso di sette oggetti, da lui chiamati i Sette Peccati. Non sa quale sia la loro funzione né perché il padre se ne sia precedentemente liberato, ma intende tenere fede alla promessa facendo di questa ricerca lo scopo della sua vita. A nulla servono i rimproveri della governante, la fedele Madame Vivienne, che la vorrebbe più incline alle occupazioni delle altre giovani donne del suo ceto. Grazie all’aiuto del coraggioso cocchiere Archie, pronto a scortarla ovunque desideri andare, Talia ha già recuperato sei oggetti. Sarà la ricerca dell’ultimo Peccato, per le strade di una Londra grigia e confusa, a condurla oltre le sue aspettative. Agisce mossa dall’amore per il padre defunto, ma si ritrova coinvolta in una vicenda ben più grande di lei, tra organizzazioni segrete e lotte per la successione al trono. Talia scoprirà una verità che la costringerà a mettere in discussione la sua tessa vita, perché a volte le inclinazioni degli uomini e gli strumenti della scienza producono risultati che preferiremmo non conoscere mai.

“L’occulto è reale quanto la nebbia. Non poterla afferrare non la rende meno reale. Proprio adesso sta filtrando dalla porta principale, le sue spire invisibili ci stanno sfiorando. Occhi normali, occhi ingenui, non possono vederle.”

Il sogno della Bella Addormentata è chiaramente ispirato all’omonima fiaba, con cespugli di rovi che circondano una villa abbandonata, un arcolaio ma senza le tre fatine: al loro posto complotti, gas paralizzanti e agguati nei vicoli di Londra. Un tocco dark che rende l’atmosfera più cupa e minacciosa.

La lettura procede a ritmo tranquillo e costante: un “adagetto”, per rubare un termine al mondo della musica. Lo sviluppo della trama è poco avvincente, anche se il finale è sorprendente e non lascia indifferenti. I personaggi sono poco caratterizzati ed è quindi difficile immedesimarsi in loro e lasciarsi coinvolgere. C’è un accenno alla descrizione di una Londra povera, smarrita, con il cielo più grigio che mai, divisa com’è tra gruppi politici in vista della successione al trono; tuttavia questo aspetto non viene approfondito e rimane sullo sfondo. Neppure al tema del rapporto tra scienza e fede, molto affascinante, viene dedicata la dovuta attenzione.

Il testo è ben scritto, con una grande cura nelle descrizioni e nella scelta dei termini, forse troppa. Uno stile un po’ troppo studiato per risultare coinvolgente. Una lettura tutto sommato gradevole, ma che manca di grinta ed emozione.

Approfondimento

Quando leggo un libro, di qualunque genere, voglio che mi lasci qualcosa. Non è necessario che sia un libro cosiddetto “impegnato” per ottenere questo effetto, però deve sapermi trascinare nel racconto. Il sogno della Bella Addormentata non ci riesce ed è il suo più grande difetto. La storia viene sviluppata in maniera troppo semplice e rapida. Il lettore non ha modo di provare suspense, paura, aspettativa, perché gli eventi si susseguono in modo regolare, senza ostacoli, ordinatamente uno dopo l’altro. Secondo me avrebbe dovuto essere più lungo per permettere di sviluppare e articolare meglio personaggi, luoghi, avvenimenti, e meno “costruito” dal punto di vista della forma. È una raccomandazione che si fa anche alle ballerine: deve vedersi il movimento, non lo sforzo che c’è dietro.

Per completezza va segnalato che un riassunto di come Talia abbia recuperato i primi Peccati si trova nel racconto Il primo peccato, pubblicato nel gennaio 2013 e che di fatto aggiunge un brevissimo prequel alla storia vera e propria, narrata ne Il sogno della Bella Addormentata.

Benedetta



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :