Recensione di L’estate del coniglio nero di Kevin Brooks

Creato il 02 agosto 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

12 Flares 12 Flares × L’estate del coniglio neroKevin Brooks
Pubblicato daPiemme
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Freeway
Genere:Young Adult
Pagine:
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La trama:

Un gruppetto di amici si ritrova per una rimpatriata un sabato sera al Luna Park. C’è confusione e frastuono, si sono scolati qualche bicchiere più del dovuto e nello sballo Pete perde i contatti con l’amico Raymond, non riesce più a trovarlo. Il giorno dopo viene a sapere che anche Stella, che aveva intravisto a braccetto con Raymond, è sparita dal Luna Park la stessa sera. Una coincidenza che non darà pace a Pete e inizierà a cercare il suo amico per aiutarlo.
 

Kevin Brooks, con questo L’estate del coniglio nero, conferma il suo talento di scrittore di noir per giovani adulti o Young Adults come dir si voglia. Usando un linguaggio consono sviluppa la trama ben congeniata con un’atmosfera che fa presa creando empatia con i personaggi e offre alcuni spunti di riflessioni sulle difficoltà a rapportarsi degli adolescenti. Senza prodursi in complicati approfondimenti passa in rassegna disagi e contraddizioni dei ragazzi di quell’età, alcol, droghe, bullismo, la fatica di crescere, cogliendo in maniera più incisiva la difficoltà a confidarsi e avere fiducia sia con i genitori che con gli adulti in genere. L’atteggiamento omertoso e conflittuale di Pete che, pur avendo una famiglia aperta al dialogo che lo sostiene e protegge, non accetta nessun aiuto, ne è un forte segnale.

Parte lento L’estate del coniglio nero, come il protagonista Peter Boland, impegnato a far passare i giorni e le notti a far niente o meglio, disteso sul letto a guardare il soffitto, noia su noia. Indolente come il tempo dopo la fine della scuola e l’arrivo delle afose giornate estive. E’ un caldo giovedì d’estate dove tutto ha inizio, una telefonata lo scuote dalla pigrizia e i ricordi di quella complicità nata tra i banchi di scuola torna prepotente. Nicole, per cui ha sempre avuto un debole, vuole che si ritrovino proprio nel covo che avevano costruito di nascosto in un posto inaccessibile di cui solo loro sono a conoscenza per poi terminare la serata al Luna Park. E’ un invito cui Pete non può sottrarsi, forse sarà l’ultima occasione per stare insieme. Nicole e suo fratello gemello Eric si trasferiranno a Parigi, Pauly andrà a lavorare e lui finirà la scuola altrove.

Manca Raymond agli inviti fatti da Nicole, l’amico a cui Pete tiene di più, senza di lui il gruppo non è completo e anche se Nicole non è per nulla entusiasta di rivedere quel ragazzo un po’ bizzarro, quello che parla con i conigli neri, lui ha deciso che lo porterà con loro. Il ritmo si rafforza con la cronaca minuziosa dei fatti del sabato sera, l’incontro al covo, il Luna Park, la comparsa della giovane diva Stella Ross, sguardi che si rincorrono, confusione della sbornia, la scomparsa di Raymond, mille piccoli indizi, nulla lasciato al caso. Senza accorgerti ti trascina dentro il vortice dei pensieri di Pete che si sente responsabile della strana sparizione del suo amico. Diventerà una specie di ossessione, di tormento: deve trovare Raymond perché nessun altro si cura di lui e riscattarlo dai sospetti di dubbia moralità che gli vengono rivolti. Non resta che scoprire dove le sue indagini lo porteranno. E il coniglio nero? Parlava solo con Raynold ma dopo che lui è sparito, si è rivolto a Pete che con suo grande sconcerto si è trovato ad ascoltarlo. Ottima lettura per i ragazzi, giovani e meno giovani che siano.

Anthea



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