Recensione di "La fabbrica delle meraviglie" - Sharon Cameron

Creato il 09 marzo 2015 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
benvenuti all'ormai consueto momento della recensione del Lunedì!
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che sin dall'uscita ha catturato la mia attenzione, la fabbrica delle meraviglie di Sharon Cameron.
Pur essendo un libro abbastanza famoso nelle cerchie di Goodreads, non lo avevo mai preso in considerazione, finché non è stato pubblicato in Italia.

Uscito per Mondadori a Gennaio 2015 e primo volume di una duologia, La fabbrica delle meraviglie conta 308 pagine. Il prezzo è di € 17,00 per la versione rilegata con sovracopertina.

TRAMA
In una notte di nebbia Katharine arriva in una misteriosa tenuta vittoriana con l’incarico di controllare che l’eccentrico zio George non stia dilapidando il patrimonio di famiglia. Convinta di incontrare un uomo sull’orlo della follia scopre invece che lo zio è un geniale inventore e sostenta una vivace comunità di persone straordinarie come lui, salvate dai bassifondi di Londra. Aiutato dal giovane e affascinante Lane, George realizza creazioni fantasmagoriche: pesci meccanici, bambole che suonano il pianoforte e orologi dai mille ingranaggi. Ma Katharine comprende ben presto che una trama di interessi oscuri minaccia il suo mondo pieno di meraviglie e, forse, il destino di tutta l’Inghilterra. Una storia di formazione ricca di suspense e avventura, con una incantevole protagonista divisa tra ragione e sentimento.

LA MIA OPINIONEAmo i romanzi ambientati nell'Inghilterra vittoriana, e questo è un dato di fatto che voi tutti conoscete ormai. Ma per riuscire a conquistarmi davvero questi romanzi devono avere qualcosa di speciale e senza dubbio La fabbrica delle meraviglie è un libro speciale.Seguiamo la vicenda di Katharine, una ragazza rimasta orfana da molti anni che vive con la terribile zia Alice. Proprio la zia, ormai vedova e con un figlio da crescere, la spedisce dallo zio George, un uomo considerato folle, ma anche l'unica fonte possibile di reddito per il cugino di Katharine che erediterà da lui e manterrà la ragazza. Giunta alla tenuta dello zio, Katherine si aspetta di trovare un uomo solo e pazzo, invece scopre che lo zio è un inventore geniale, che ha costruito intorno alla sua tenuta due villaggi, abitati da uomini che ha salvato dalla povertà e che lavorano per lui, costruendo le parti necessarie per far funzionare le sue invenzioni.Le creazioni di zio George sono meravigliose, e Katharine per prima ne rimane affascinata. Ma dall'altra parte se zio Tully (come lo chiamano tutti) mantiene così tante persone, significa che l'eredità del cugino di Katharine è in pericolo e dunque lei avrebbe pochissime possibilità di liberarsi della zia Alice. Inoltre è obbligata a riferire proprio alla zia quanto sta accadendo alla tenuta ma alla fine la curiosità e l'immediato affetto per zio Tully hanno la meglio e Katharine decide di prendersi un mese di tempo per valutare il da farsi.Per la ragazza sarà un mese pieno di scoperte e grandi novità e alla fine dovrà compiere una scelta difficile ed addentrarsi in un mistero più grande di quanto potesse immaginare.Leggere questo romanzo è una vera avventura. La storia ci vine raccontata in prima persona dal PoV di Katharine e passo dopo passo insieme a lei ci immergiamo nella bizzarra vita di zio Tully. Stranwyne (questo è il nome della tenuta) è un luogo molto affascinante, ma allo stesso tempo la casa di zio Tully nasconde molti misteri e Katharine certo non si tira indietro quando è ora di scoprirli. Ci immergiamo così in una realtà un po' strana, dove il confine tra ciò che è vero e l'immaginazione è molto sottile.
L'ambientazione è sicuramente l'elemento più curato del romanzo. Nella prima parte della storia soprattutto sono moltissime le descrizioni e proprio per questo il romanzo in questa fase scorre più lentamente, ma ci permette dia vere un quadro completo dei luoghi in cui si trova Katharine.E' interessantissimo il fatto che per "disegnare" la tenuta di Stranwyne Sharon Cameron si sia ispirata ad una tenuta realmente esistente, Welbeck Abbey, nel Nottinghamshire, che apparteneva ed appartiene ancora ai duchi di Portland. Di questa tenuta sono famosissime le gallerie sotterranee che collegano la casa principale alle scuderie. Ma oltre ai semplici tunnel ci sono anche altre stanze sotterranee. Il tutto fu voluto da William Cavendish, quinto Duca di Portland, che dilapidò il patrimonio di famiglia, ma diede così lavoro a centinaia di persone.Per quanto riguarda i personaggi, ovviamente prima di tutti troviamo Katharine. Inizialmente non ho avuto molta simpatia per questa protagonista. Per i primi cinque o sei capitoli del romanzo la vedevo esclusivamente come la pedina della zia, pronta a tutto pur di diventare economicamente indipendente. In realtà nel corso della storia scopriamo come Katharine sia un'eroina a tutti gli effetti, una ragazza che è sì pronta a tutto pur di realizzare i suoi desideri, ma che al contempo dimostra un gran cuore. E' pronta a sacrificare il suo futuro per amore di zio Tully e di tutte le persone che lavorano per lui. Ed in particolare è pronta a sacrificarsi per Lane, l'assistente di zio Tully, un ragazzo dal carattere un po' burbero ma dal cuore d'oro, da cui Katharine rimane molto affascinata. Lane ha sempre vissuto a Stranwyne e quando Katharine arriva a sconvolgere un po' la vita di tutti, Lane è il primo a voler sovvertire i suoi piani. Quando le chiederà di prendersi un mese di tempo per decidere sul da farsi, Katharine non riesce proprio a dirgli di no. Quegli occhi grigi così profondi e la sua galanteria la fanno vacillare.Quello tra Katharine e Lane è un rapporto fatto di sguardi intensi, poche parole e parecchie incomprensioni, ma passo dopo passo si consolida, perché entrambi hanno come obiettivo il bene di zio Tully.E a proposito di zio Tully, lui è un personaggio tutto da scoprire. Una mente geniale che è riuscita a progettare e creare oggetti straordinari. A primo impatto può sembrare semplicemente folle, ma vi accorgerete pian piano che ha i comportamenti tipici di una persona autistica, dato che segue una routine serratissima, non ama gli estranei o il contatto fisico ed è un genio quando si tratta di calcoli matematici e progettazioni. Si impara a voler bene a questo personaggio e ad apprezzarlo pagina dopo pagina, proprio insieme a Katharine.non sono da dimenticare altri personaggi secondari che hanno un certo peso nella vicenda, in particolare la governante di Strawyne, la signora Jeffries, l'eccentrica e chiacchierona cameriera di Katharine, Mary, e ultimo ma non meno importante il piccolo Davy. Tutti i personaggi sono partecipi di un mistero molto complesso e per Katharine sarà difficilissimo recuperare il bandolo della matassa, ma non per questo si arrende o si tira indietro.La fabbrica delle meraviglie è un romanzo con una storia a tratti bizzarra, a tratti inquietante, in cui c'è un mistero da risolvere e che emergerà, in tutta la sua grandezza, soltanto negli ultimi capitoli del romanzo.Una lettura che mi ha sorpresa, un ottimo mix tra fantasy, mistery, steampunk e YA, tutti elementi dosati sapientemente dall'autrice.
E voi cosa aspettate a leggerlo?Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!

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