Informazioni sul libro
Titolo:Francesca Marzia Esposito
Pubblicato da:Baldini&Castoldi
Collana:Romanzi e racconti
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
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Trama:
Luce ha smesso di vivere, continua solo a esistere. Rimane sul divano e guarda la televisione. Nient’altro. Gli altri si muovono, lei li lascia passare. Solo Bambina, con il suo mutismo, riuscirà a capirla e farsi capire. Perché a volte il silenzio è il conforto migliore.
A non fare si spende poco. A non essere si spende pochissimo.
Questa è Luce, è la sua filosofia: lei non fa e non è. La sua vita la vive sul divano, mangiando fette biscottate e guardando il canale 32 per gli acquisti. Niente le fa dimenticare il mondo come il canale 32. Ipnotizzata da quelle mani con le unghie smaltate che mostrano al pubblico anelli e bracciali. Niente voce, solo immagini. È una donna depressa, vegeta in casa, diventa un tutt’uno con il pavimento. Tutto tende ad andare verso il suolo: mensole, libri, cassetti, vita. Non lavora, non esce di casa, la spesa se la fa arrivare davanti alla porta, l’unica sua entrata finanziaria è l’affitto dell’appartamento 51, ma anche quello è vuoto da un po’. Come tutto il resto poi.
L’unico conforto è il silenzio. Anche Bambina, la figlia del fratello Yuri, si sente a suo agio nel silenzio. Lei è muta, ma per sua volontà: ha deciso che non vuole più parlare. E due persone che sono abituate a non dire una parola forse si capiscono meglio di molte altre. Con post-it, numeri e a piccoli passi, Bambina riuscirà a indicare la strada a Luce, la prenderà per mano e, come se i ruoli si fossero invertiti, la terrà al sicuro da quel mondo che la minaccia a ogni passo. Comincia così, piano, la nuova vita di Luce.
Mi raccomando, fate piano… #citazione tratta da “La forma minima della felicità” di Francesca Marzia Esposito, edito da @baldinicastoldi; a breve la #recensione sul sito #leggereacolori del nostro @fabiopinna #booklovers #instabook #lac #lacasadellibro #lacasadellettore #baldini #castoldi #libri #laformaminimadellafelicità #francescamarziaesposito
Una foto pubblicata da Leggere a Colori (@leggereacolori) in data: 22 Giu 2015 alle ore 02:00 PDT
La forma minima della felicità è un libro a tratti riflessivo, a tratti poetico, a volte sarcastico, a volte ironico. Potrei dire poliedrico ma preferisco “pieno di risorse”, è un modo di dire abusato ma rende meglio l’idea. La commistione di toni è in grado di soddisfare tutti i possibili lettori; chiunque potrà trovare almeno un punto di appoggio per i propri pensieri e sentimenti. Luce è un po’ in tutti noi quando ci sentiamo stanchi del mondo, quando vorremmo solo stare in silenzio. Quel silenzio che ci protegge e che ci uccide. Contemporaneamente.
Luce ci insegna, a suo modo, che ogni tanto chiudersi in casa può far bene, che la realtà non è solo là fuori, è dentro di noi e non dobbiamo perderla di vista. A partire dal cuore. Senza fretta. Ognuno con i suoi tempi. In un mondo troppo veloce, rallentare è forse l’unica soluzione.
Approfondimento
Il personaggio di Luce sembra essere l’esatto contrario di quello che il suo nome suggerisce: vive al buio, non apre le finestre, il sole la infastidisce e soprattutto è lenta. Non viaggia, appunto, alla velocità della luce. Se la luce, quando si sposta, vede il mondo attorno a lei passare al rallentatore, per Luce è l’opposto: tutti vanno troppo veloci e lei non riesce a stargli dietro.
Esilaranti sono gli intermezzi ironici con i quali l’autrice spezza la narrazione e gli avvisi che amministratore e condomini appendono in giro per lo stabile, rispondendosi prontamente a vicenda con un pungente sarcasmo.
AI MIEI AMICI LADRI
SONO LIETO CHE IL MIO NUOVO ZERBINO ABBIA RISCOSSO TALE SUCCESSO. COSTAVA 12 EURO, LO AVEVO PRESO DUE GIORNI FA ALL’OVS. NE PRENDERÒ UN ALTRO. CHE COLORE?
MAURIZIORosso!
Verde
Beige
Se c’è qualcosa di disegnato.
Con una scritta per me.
Ammettetelo: è un po’ quello che vorremmo fare tutti, ma che per quieto vivere non facciamo. A questo servono i libri: a vedere realizzati i nostri sogni, seppur nelle pagine di un libro. Aspettando una forma quasi massima di felicità.