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Recensione di La fragile costellazione della vita di Anthony Marra

Creato il 23 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

14 Flares 14 Flares × Recensione di La fragile costellazione della vita di Anthony MarraLa fragile costellazione della vita Anthony Marra
Pubblicato daPiemme
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Genere:Romanzo Storico
Pagine:
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La trama:

Sullo sfondo di una Cecenia dilaniata dalla guerra un uomo di nome Achmed porta in salvo una bimba a cui i soldati russi hanno arrestato il padre e bruciato la casa. Ora è la piccola Havaa che cercano. Achmed, medico incompetente e artista mancato, riesce a nasconderla nell’ospedale della città gestito dalla dottoressa Sonja, un eccellente chirurgo che, dopo aver lasciato Londra per cercare la sorella dispersa Nataša, si ritrova a dover ricucire toraci con il filo interdentale. Nel corso di cinque intense giornate ci verrà raccontata la loro storia e ci verranno svelati i fili invisibili che legano le loro vite.

Il romanzo di esordio del giovanissimo Anthony Marra, autore a soli 28 anni, è il racconto della lotta per la sopravvivenza in un paese dilaniato dalla guerra. Troverete pagine intense in cui con una scrittura lucida e molto precisa ci viene restituito senza mezzi termini l’orrore della guerra. Achmed, dottore di campagna che al bisturi preferisce il pennello, è un brav’uomo che compensa i suoi limiti professionali con una forte dose di empatia verso i pazienti. Solo pochi anni prima Achmed aveva aiutato il padre della piccola Havaa a costruire un’aggiunta alla casa affinché la bambina avesse una stanzetta tutta per sé; ora vede le fiamme portarsi via tutto in poche ore, ma non si abbandona alla disperazione. Havaa è una bambina con l’aria più grande dei suoi otto anni che sogna anemoni di mare. Achmed la affiderà a Sonja, una donna brusca e poco paziente ma eccellente nel suo lavoro che svolge con l’aiuto di una sola infermiera in ciò che resta dell’ospedale della città.

La storia si sviluppa in un arco temporale di dieci anni, dal 1994 al 2004. Pagina dopo pagina scopriremo i legami tra Achmed, Havaa, Sonja e Nataša. L’autore ci svelerà come le vite di questi personaggi si intrecciano tra loro perché la vita non è mai una linea retta ma un’orbita irregolare attorno a una stella oscura, come il vorticoso girare di una falena attorno a una lampadina fulminata, alla ricerca di quella luce che ora non c’è più, eppure prima c’era. Questo romanzo parla della difficoltà del vivere quando tutto intorno a noi crolla, quando sembra non esserci più speranza. Eppure è proprio quella luce in fondo al tunnel, seppur fioca, a portarci avanti nella vita, a non togliere la voglia di vivere alla piccola Havaa che tra le pareti ospedaliere gioca a essere un anemone di mare con i guanti di lattice trovati nell’armadio delle forniture sanitarie.

Alcune pagine possono turbare la sensibilità del lettore – almeno così è stato per me – per la profusione di dettagli e la crudezza di certe scene che però sanno restituirci mirabilmente la dura realtà della guerra e l’arduo lavoro ospedaliero svolto in condizioni estreme. All’autore va riconosciuto il merito di aver condotto un’estesa ricerca e di averci restituito un ritratto esaustivo e impietoso di un paese dilaniato dal conflitto. Contribuiscono a rendere la storia più interessante l’uso sapiente del foreshadowing (prolessi) e del flashback (analessi). L’unico neo, sempre che lo sia davvero, è forse l’essersi dilungato un po’ troppo con la storia di alcuni personaggi secondari. Ma forse l’intento di Marra era quello di offrirci un grande affresco corale. E il titolo italiano, per quanto bello e poetico, non rispecchia quanto l’originale il contenuto e il clima del romanzo. La vita che vi si rappresenta, infatti, appare come una mera costellazione di fenomeni vitali dove l’umanità non viene del tutto annientata sotto le macerie.

Raccontare la guerra non è mai un’impresa facile. Eppure Marra ce ne restituisce un quadro assai vivido. Vincitore di numerosi premi, La fragile costellazione della vita è un romanzo che merita di essere letto. Per molti sarà un’occasione per avvicinarsi a un paese geograficamente non troppo lontano e la cui drammatica storia recente è balzata alle cronache dei nostri telegiornali. Al termine della lettura ci si rende conto di quanto la vita, specie in determinate situazioni, sia davvero una fragile costellazione dove però sopravvivono ancora alcuni valori quali l’amicizia, l’amore e il coraggio.

Paola Buoso



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