Recensione di La piscina delle mamme di Filippo Gigante
Creato il 21 dicembre 2013 da Leggere A Colori
@leggereacolori
Berta e Olga si conoscono sin da quando erano bambine, sono cresciute insieme e hanno condiviso tutti i cambiamenti, le svolte, le scosse delle loro vite. Nate entrambe a Praga, hanno costruito lì le rispettive famiglie, hanno messo al mondo dei figli, hanno amato i loro mariti con la forza e il coraggio necessari. Con la stessa forza e lo stesso coraggio hanno affrontato la Seconda Guerra Mondiale, la crisi economica, la fame. Ed è stato proprio dopo la guerra, nell’onda d’urto da essa provocata, che Berta e Olga hanno perso ciò che più amavano al mondo: le loro famiglie. E’ il 1968 e le vite delle due donne vengono sconvolte da ciò che passerà alla storia come la Primavera di Praga. I rispettivi mariti e figli, presenti nel posto sbagliato al momento sbagliato, vengono uccisi e le case di Berta e di Olga si trasformano nelle scatole vuote di ciò che un tempo era famiglia, amore, vita. Il dolore che le travolge rischia di distruggerle, di ridurle a due manichini incapaci di respirare e di muovere anche solo un ulteriore passo nel mondo. Eppure, è proprio nell’amicizia che le lega da così tanti anni a celarsi il segreto della rinascita. Insieme, Berta e Olga si inseriscono nel flusso migratorio che, nel 1969, portò moltissimi praghesi in Italia, e lì si stabiliscono, in una città con vista sul lago. Il lago diventa la loro “piscina”, il luogo sulle cui rive le due donne parlano tra loro, si raccontano, affrontano insieme il dolore dell̵ Continua a leggere