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Recensione di La ricetta del vero amore di Nicolase Barreau

Da Paperottolo37 @RecensioniLibra

La ricetta del vero amore di Nicolase Barreau, si potrebbe definire come un anticipo “degli ingredienti del vero amore” infatti è un prequel oppure una continuazione dei suoi tanti romanzi ormai apprezzati dal pubblico per il suo romanticismo e semplicità, il racconto comincia con l’ingresso in aula della bella Valèrie Castel in ritardo come sempre, da qui notata immediatamente da Henri Brendin padre della famosissima Aureliè Brendin, durante la storia nasce un amicizia fra questi personaggi e nel momento in cui Valeriè Castel si fidanza con un italiano Alessandro Di Forza, si mettono in modo una serie di eventi che porteranno ad Henri al disperato bisogno di acquistare da una bancarella dell’usato un libro esoterico e misterioso sui come preparare un incantesimo d’amore, nel suo disperato bisogno di voler conquistare il cuore di Valèrie, intruglio preparato in occasione di una cenetta romantica ma che in fine servirà ben poco per conquistare il cuore della ragazza se non le sue fantastiche doti culinarie vero potere e fascino del fondatore del ristorante più famoso di Parigi “Le Temps des Cerises”.
Punti a Favore: Il romanzo si legge tranquillamente in brevissimo tempo poiché non è molto lungo e di poche pagine circa sessanta, il resto del libro è un ricettario dei piatti preparati durante il racconto, sicuramente l’intendo dell’autore come rende evidente nella sua introduzione è quello di appassionare il suo pubblico con i suoi piatti tipici della Gastronomia francese, questo è evidenziato anche dall’introduzione all’inizio del romanzo per incentivare i lettori nella preparazione e nella curiosità dei suoi menù. Il racconto è scorrevole, gli eventi e i dialoghi sono ben incatenati e disposti nei tempi giusti, i personaggi dettagliati e costruiti in maniera eccellente, anche l’emozioni ed i colpi di scena sono abbastanza evidenti, descritti bene e non annoiano il lettore, tanto da potersi leggere tutto d’un fiato.
Punti a Sfavore: Da una parte “La ricetta del vero amore” potrebbe sembrare una copia degli “ingredienti del vero amore”, oppure una copia di una copia dei suoi tanti romanzi, purtroppo chi conosce Nicolase lo apprezza proprio per questa sua dote, di romanticismo e di mistero che fanno sognare il suo pubblico, da un mio parere strettamente personale quando uno scrittore scrive un “prequel” oppure un “sequel” lo fa semplicemente perché non ha nulla da scrivere, si trova senza idee, oppure sta già lavorando ad altri progetti, oppure qualcosa bolle in pentola e quindi preferisce far crescere la curiosità del suo pubblico un poco come a Kate Lauren per “Fallen in Love” prima del Finale “Rapture” e molti altri esempi. Molto spesso mi è parso di leggere situazioni familiari forse già lette nei suoi romanzi precedenti, non perché Nicolase Barreau non trova nulla da scrivere, ma perché semplicemente è il suo modo di scrivere e rappresentare l’amore, dalle ricette, i menu e i ponti per gli innamorati, per lui un appuntamento può davvero rappresentare un opportunità di cambiarti la vita.
Conclusioni finali: Sicuramente “La ricetta del vero amore” è un brevissimo romanzo e ricettario da consigliare, o per chi volesse cominciare a conoscere questo scrittore, un poco retorico, noioso e semplice proprio perché come dicevo è una copia di una sotto copia dei suoi romanzi precedenti, ma per per chi ama Parigi e la lettura facile rimane un libro abbastanza indicato, con tanto di ricette da metà libro.
Recensione di La ricetta del vero amore di Nicolase Barreau


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