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Recensione di La stagione degli innocenti di Samuel Bjørk

Creato il 10 settembre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di La stagione degli innocenti di Samuel BjørkVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Samuel Bjørk
Pubblicato da:Longanesi
Collana:La Gaja scienza
Genere:Thriller
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato

La Norvegia è scossa da un terribile delitto: una bambina di sei anni è stata assassinata. La squadra investigativa guidata da Holger Munch e Mia Kruger lavora strenuamente per cercare di arrivare alla verità. Chi si nasconde dietro questa morte atroce? E, soprattutto, potranno essercene altre?


Vide il cane in una piccola radura silenziosa. E fu allora che notò il corpo che pendeva dall’albero. Ciondolante sulla collina. Con la cartella sulle spalle. E un biglietto al collo: Viaggio da sola.

Walter Henriksen passeggia tranquillo nel folto di una foresta norvegese. Ad accompagnare i suoi passi solo serenità e silenzio. A un tratto, però, tutto cambia: a pochi metri, appeso ai rami di un albero, l’uomo scorge il corpo senza vita di una bimba di sei anni. Un’intera Nazione è sconvolta dalla notizia. Data la gravità della situazione, la polizia di Oslo decide di riattivare una speciale unità investigativa, richiamando in servizio il veterano Holger Munch. Uomo gioviale e perspicace, appassionato di enigmi, con un matrimonio fallito alle spalle, Munch sa di avere bisogno di Mia Kruger, sua collaboratrice e amica, per cercare di risolvere il caso. Da mesi Mia ha però deciso di allontanarsi da tutto e da tutti e sta ora scivolando lungo un pericoloso pendio che minaccia di condurla rapidamente alla morte. Munch non si lascia scoraggiare e decide di raggiungerla nel suo eremo solitario per proporle di prendere parte alle indagini. Davanti alla proposta del collega, la ragazza esita ma le bastano poche informazioni per lasciarsi catturare dall’intricata ricerca. Guardando le foto della bimba uccisa, Mia nota immediatamente un particolare rimasto fino a quel momento inosservato: su una delle unghie appare un piccolo graffio la cui forma indica il numero uno. Ci saranno altre vittime. A confermarlo, pochi giorni dopo, è il ritrovamento di un altro cadavere: un’altra bimba appesa a un albero. Lo schema si ripete. Entrambe le vittime indossano vestiti da bambola e cartelle piene di libri. Entrambe avevano sei anni e, a breve, avrebbero dovuto cominciare la scuola. Chi si cela dietro questi omicidi? Cosa si nasconde dietro queste morti così apparentemente assurde e macabre?

La stagione degli innocenti è un romanzo appassionante, capace di tenere viva l’attenzione e la curiosità dalla prima all’ultima riga. L’autore ha voluto dare spazio ai pensieri e alle storie di un nutrito gruppo di personaggi e questo consente al lettore di osservare la vicenda da molteplici angolature diverse. La lettura scorre via leggera senza mai soffrire il peso di eventuali pesantezze stilistiche o narrative. Samuel Bjørk ha confezionato un ottimo libro da cui, arrivati alla fine, spiace davvero doversi separare!

Approfondimento

Holger Munch odiava volare, per questo non era di umore particolarmente allegro. Non che avesse paura che l’aereo potesse precipitare, aveva l’hobby della matematica e sapeva che la possibilità che un aereo possa cadere è inferiore a quella di essere colpiti da un fulmine due volte nello stesso giorno. No, Holger Munch odiava volare perché quasi non ci stava più nel sedile.

In questa storia non ci sono personaggi perfetti. Non ci sono super eroi. Anche Munch e Mia, pur così brillanti e intelligenti, sbagliano. Percorrono piste errate, perdono tempo, si confondono… ma tutto questo non li svaluta, anzi! Li vediamo persi nelle profondità dei loro ragionamenti, pronti a voltarsi indietro per recuperare il filo di un pensiero sfilacciato. Possiamo osservarli mentre si lasciano andare, incapaci di continuare a lottare per poi ammirare la loro capacità di riemergere dalle proprie ceneri, ancora più forti e determinati. Munch e Mia non sono egocentrici guru, ansiosi di spalancarci la via della verità ma creature fragili e incomplete (per questo, forse, così meravigliose), del tutto simili a noi.

Mariangela Pala




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