Recensione di Lucertola di Banana Yoshimoto

Creato il 25 agosto 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Questa è la mia prima recensione su Banana Yoshimoto, nonostante abbia già letto il coperchio del mare, l’abito di piume, un viaggio chiamato vita e ricordi di un vicolo cieco, “Lucertola” è il secondo dei sei racconti tutti ambientati a Tokyo: in ciascuno di questi raccontano esperienze di vita passata e il presente di personaggi in un delicato momento di trasformazione, tutti feriti, chi da un trauma infantile, chi da un abbandono, chi da una storia d’amore tormentata, i protagonisti si sono chiusi in un guscio che li protegge ma insieme li separa dal mondo. Le loro esistenze sembrerebbero destinate a scorrere per sempre senza direzione, senza senso, senza sorprese, quando, improvvisa, si manifesta una possibilità di cambiamento radicale, la speranza di un rivolgimento. Ed ecco che sensazioni dimenticate si affacciano di nuovo limpide alla memoria, rimettendo in moto la ruota del tempo, della vita.
Punti a favore: Dal canto suo “Lucertola” è uno delle prime opera di una Banana Yoshimoto in erba ed esattamente come l’abito di piume appare come un romanzetto, semplice e scorrevole, la magia di quest’autrice consiste nel trasportare il lettore con la curiosità di scavare e indagare nel passato dei personaggi e cogliere i sentimenti, le sensazioni e l’emozioni che hanno provato la loro anima in un particolare passaggio della loro vita, la Yoshimoto riesce a catturare la nostra attenzione prima e poi a farci immedesimare nella situazione descritta tra le pagine del momento, la scrittrice crea un mattone dopo l’altro e senza sosta la vicenda nella nostra mente dimenticandoci di scorgere l’orologio, tra i vari romanzi sono rimasto particolarmente coinvolto da questo: “strana storia sulla sponda di un fiume” perchè per una buffa coincidenza del destino lega il personaggio all’elemento naturale del fiume, dalla nascita al momento del matrimonio è legato alla piena oppure alla calma delle acque, ed anche il suo carattere è sempre sereno ma nello stesso tempo è stato anche teatro di forti emozioni che hanno scosso il suo essere, da qui si riesce a cogliere la simbiosi tra il fiume e il personaggio. Non vorrei soffermarmi troppo sul secondo romanzetto “Lucertola” ma ripensado ai poteri soprannaturali di questa pranoterapeuta, presentatata quasi come un essere alieno, emerge la leggerezza della sua anima, quasi come se vivesse solo per respirare nella descrizione mi ha ricordato sonno profondo, ottima la descrizione del personaggio separato dalle cose materiale, quasi fosse un fantasma la cui unica missione è guarire le altre persone attraverso i suoi poteri paranormali, apparentemente sembra spettrale, con gli occhietti piccoli, ma la cui tenerezza emana una forte umanità.
Punti a sfavore: Questo è uno dei primi romanzetti descritti dalla scrittrice Giapponese eppure rispetto alle altre opere più recenti come “il coperchio del mare” del 2007 delinea già il suo talento e la sua forte personalità, personalmente non ritengo ci siano dei forti punti a sfavore da criticare, alle volte la Yoshimoto si perde nei dialoghi e nella descrizione delle cose, ma penso sia un suo modo di essere in quanto non solo dettagliata ma perchè subisce l’influenza della cultura orientale tipica del Giappone e questo si evidenzia nell’emozioni e nelle sensazione dei personaggi, dove l’essere come ricerca di un equilibrio interiore assume forma anche attraverso i suoi racconti. Alle volte non tollerò i personaggi di Banana Yoshimoto perchè tutti provati, combattuti, depressi, con problemi reali sicuramente ma troppo complessati, sono daccordo nel descrivere una persona dal lato buono o cattivo, ma lei tende spesso a creare dei soggetti troppo complessati, confusi e sofisticati e questo una delle pecche negative.
conclusioni finali: Luncertola è un libro di cui vale la pena leggere, piacevole non troppo lungo, forse non tutti sono amanti di questo genere come non tutti condividono la Yoshimoto, da un mio punto di vista strettamente personale il libro è indirizzato a tutti lettori genericamente, sicuramente gli unici a volerlo leggere saranno i fan della scrittrice giapponese.


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