Recensione di Nel mondo di mezzo di Massimo Lugli

Creato il 09 febbraio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Massimo Lugli
Pubblicato: Newton Compton
Collana:Nuova narrativa Newton
Genere: Thriller
Formato: BrossuraPagine:

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Le opinioni su Goodreads


Giudizio sintetico:


Ecco la verità: semplice e lampante, chiara come una giornata d’estate. Uno strozzino molestatore, una donna dispe-rata, un uomo innamorato e un coltello da trovare. Marco Corvino, giornalista di cronaca nera della vecchia scuola, si ritrova a dipanare una matassa di fatti ed eventi che ruotano attorno alla criminalità che ormai da anni tiene in scacco la Capitale. Usurai, politici corrotti, il business degli immigrati.

Tra incrostazioni di garantismo e sovraffollamento carcerario, il nostro Paese si era praticamente arreso alla microcriminalità predatoria di strada.

La capitale si dipana attraverso i pensieri e le parole di Marco Corvino, uno degli ultimi cronisti di “nera” che si consuma ancore le suole sulle strade congestionate di traffico dalle scellerate decisioni ecologiche dell’ultimo Sindaco. Come un segugio di razza ci guida attraverso viali, luoghi, incontri e relazioni della criminalità risalendo alla fonte del primo caso: una piccola storia di usura, un paio di “cravattari” e la bella vita di qualche disperato che non riesce a tenere a freno i propri vizi. Nel mondo di mezzo si apre sempre di più, scoprendo a tratti le disperazioni e le umiliazioni che si celano dietro i soldi facili. Fino al colpo di scena finale che chiude il cerchio su tutte le storie e i personaggi che si sono affacciati nel racconto a perdifiato della capitale di Massimo Lugli.

Nel mondo di mezzo è il racconto quotidiano di Roma, che, seppur riconoscibile, non viene mai menzionata. La storia di quel mondo che sta tra “la povera gente” e le alte sfere. Fatta di piccoli e grandi avvenimenti di cronaca: omicidi, suicidi, estorsioni, ricatti e prostituzione che solo la visione globale delle Forze dell’Ordine o le indagini di Marco Corvino riescono ad unire in un unico grande disegno di disperazione da un lato e affaristi senza scrupoli dall’altro.

A photo posted by Leggere a Colori (@leggereacolori) on Jan 11, 2016 at 8:27am PST

Approfondimento

Il personaggio di Marco instaura un’immediata empatia con il lettore di mezz’età: lui è uno della vecchia scuola, poco attento all’outfit, litigioso con lo smartphone, con l’occhio attento e un po’ piacione verso bellezze femminili, anche più giovani di lui. Si consuma ancora le suole delle scarpe per correre sui luoghi di cronaca, la sua cronaca nera che da anni lo vede protagonista con pochi altri “rivali” di altre testate, sempre alla ricerca dello scoop e dell’esclusiva. Diventa l’eroe indiscusso del maschio latino quando stende il giovane e arrogante insegnante di arti marziali del figlio adolescente.

Al di là del personaggio ben costruito e credibile di Corvino, e della storia che solo alla fine si svela in tutta la sua complessità, non mi sento di consigliare Nel mondo di mezzo. Un mare di personaggi che a turno si affacciano alla ribalta della storia, a volte “macchiette” a volte caricature di personaggi pseudo-mafiosi che finiscono in un macello di sangue e piombo. A volte così poco delineati e costruiti che scarsamente reggono la trama del libro. Uno zibaldone di piccole e grandi malefatte, che inducono repulsione e a tratti noia. Insomma una lettura possibile, ma che ammette distrazioni.

Maurizio Malagoli




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