in questo caldo lunedì di fine Giugno credo sia proprio arrivata l'ora di una nuova recensione!
Direttamente dalla mia terrazza con vista su un mare bellissimo, comincio a scrivervi e a parlarvi di Quando il Diavolo mi ha preso per mano, un romanzo di cui avevo già sentito parlare ancor prima dell'uscita in Italia e del quale avevo già letto i primi capitoli in inglese.
Il titolo originale del romanzo, che trovo bellissimo, è Between the Devil and the Deep Blue Sea, ed è il primo di una trilogia intitolata Between. Il libro è uscito in Italia per Piemme lo scorso Aprile, il prezzo è di € 16,00 e le pagine 264.
TRAMANel paesino di mare dove abita Violet White non succede mai niente... fino a quando River West non affitta la casetta dietro la sua e incominciano ad accadere cose inquietanti. River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e un passato misterioso? O dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos'altro? La nonna di Violet l'aveva sempre messa in guardia dai giochi che sa fare il diavolo, ma lei non aveva mai pensato che potesse nascondersi dietro un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione.
LA MIA OPINIONE
Parlare di questo romanzo non è semplice.
Non perché sia un romanzo tremendamente complesso ed elaborato, ma perché c'è in questo libro una parte che mi è piaciuta moltissimo e un'altra che sinceramente mi ha lasciata insoddisfatta.
Ma come sempre, prima di combinare pasticci, meglio partire dalla trama.A Echo, una cittadina americana da cartolina, come quelle dei vecchi film, vive Violet White, una diciassettenne un po' particolare che certo non ha avuto vita facile. I suoi genitori sono degli artisti e amano viaggiare, lasciando spesso lei e il suo gemello Luke da soli. Inoltre da quando è morta la nonna Freddie, a cui era legatissima, Violet si sente ancora più sola. La storia ci viene raccontata dal suo punto di vista, e comincia in una giornata qualunque.
Con i genitori che sono in Europa da quasi un anno, le risorse finanziare di Violet e Luke ormai scarseggiano e proprio per questo la ragazza decide di affittare la dependance dell'immensa tenuta in cui vive, anche se non ha molte speranze, dato che da quando è morta Freddie la tenuta sta andando in rovina.Invece ben presto, per affittare la dependance arriva un ragazzo, un bellissimo ragazzo che Violet non ha mai visto prima, ma che sin da subito la attrae. Con i suoi abiti e quel taglio di capelli, River West sembra proprio uscito da un'altra epoca, come le cose che Violet tanto ama. Ma allo stesso tempo, River le ricorda il diavolo, quel diavolo dal quale Freddie le raccomandava sempre di stare lontana.
Violet all'inizio non si lascia prendere troppo da queste suggestioni, ma non appena River mette piede in città, cose strane cominciano ad accadere, eventi straordinari e decisamente inquietanti.Ma può il diavolo nascondersi dietro il fascino e un bel sorriso come quelli di River?
Come vi ho anticipato, parlare di questo romanzo non è semplice, ma per semplificarmi io stessa la recensione, direi che è meglio partire dalle cose che mi sono piaciute.
Ho adorato l'ambientazione e l'atmosfera che l'autrice è riuscita a creare. Echo è dapprima una cittadina tranquilla, uno di quei luoghi da cartolina che sicuramente non mancherebbero nelle scatole dei ricordi di famiglia, dove non ci sono grandi catene di supermercati ma soltanto dei negozietti, la caffetteria è gestita da una calorosa famiglia italiana, le famiglie importanti e ricche si contano sulle dita di una mano e a strapiombo sull'oceano sorgono grandi ville. Ma allo stesso tempo è un luogo pieno di superstizione, dove le persone credono ancora alle storie di pazzi che si aggirano nel buio di una galleria e raccontano storie di vecchi omicidi ancora senza soluzione.
Da quando River arriva a Echo, certo la situazione non migliora, e il sangue comincia a scorrere: Echo diventa una cittadina intrisa ancor di più di mistero, dove nubi cariche di pioggia e oscurità sembrano incombere sempre più vicine ad ogni giorno che passa.
La Tucholke riesce a creare un'atmosfera unica, intrisa di mistero, adrenalina e terrore.
Bambini che sostengono di aver visto il diavolo in un cimitero e pensano di scacciarlo con piccole croci di legno, un pazzo che si suicida nella piazza della città, un ragazzo che cattura un ragazzino ed è pronto a linciarlo e bruciarlo, sostenendo che sia una strega.Ad ogni pagina, seguendo i pensieri e le azioni di Violet, scaviamo sempre più a fondo nelle vicende strane che capitano nella cittadina in cui vive e di pagina in pagina il mistero si infittisce, ma allo stesso tempo ci sono dei momenti in cui Violet dimentica, dimentica la città, dimentica i misteri, e si concentra soltanto su River. E allora tutto sembra intriso anche di attrazione e di passione, di una bellezza oscura ma allo stesso tempo molto magnetica.
Per quanto riguarda i personaggi, è innegabile che tutti siano ben delineati, anche se non tutti ben approfonditi.Violet è sicuramente una ragazza particolare: ama i misteri, la poesia e indossa con nonchalance gli abiti dei suoi antenati defunti, in particolare quelli di Freddie. Ama addentrarsi nelle cantine e nelle soffitte alla ricerca di oggetti dimenticati o perduti. In comune con il gemello Luke ha davvero pochissimo, se non l'amore per l'arte che i genitori hanno trasmesso ad entrambi. Luke incarna sicuramente di più il prototipo di diciassettenne che siamo abituati a vedere negli young adult, ma allo stesso tempo è un personaggio che ha delle sfumature completamente diverse dal solito pallone gonfiato, come potrebbe sembrare all'apparenza.E poi c'è River, croce e delizia di Violet, che è attratta moltissimo da lui, nonostante percepisca sin da subito che River nasconde qualcosa. Questo ragazzo è sicuramente bellissimo, irresistibile e magnetico. Sono degli aggettivi che sulle cover di qualsiasi YA trovate per descrivere il belloccio di turno, ma River, oltre alla bellezza, ha la profondità di un personaggio completo e complesso, che oltre a nascondere dei poteri eccezionali e inquietanti, nasconde delle ferite lasciate dalla solitudine e da un'infanzia difficile.Ad essere sicuramente meno approfondita degli altri personaggi è Sunshine, l'amica di Violet che però con Violet ha davvero poco in comune...se non Luke. Inizialmente mi aspettavo che avesse un ruolo più di peso nella vicenda, mentre invece appare e scompare molto spesso come se niente fosse.
Quello che non mi è piaciuto di questo romanzo è prima di tutto il ritmo: tanti misteri e tante vicende raccolti in un tempo troppo breve. A conti fatti, quando si termina il romanzo, ci si rende conto che è passato davvero un tempo troppo breve dall'inizio della vicenda alla conclusione e dat
a la quantità di eventi che sono raccontati, è davvero incredibile se non impossibile che così tante cose succedano in u periodo di tempo così ridotto.Un altro elemento che non h apprezzato riguarda il fatto che alcune vicende sono legate tra di loro in modo un po' troppo forzato. E' vero, in questo romanzo succede il credibile e l'incredibile, ma ci sono degli eventi che vengono accostati senza che combacino del tutto, in un modo che risulta artificioso, forzato appunto.Nel complesso, Quando il Diavolo mi ha preso per mano è un buon romanzo e considerando soprattutto che è un esordio lo trovo un ottimo lavoro, dalle bellissime atmosfere gotiche che riescono davvero a tenere incollati alle pagine, ma ha dei piccoli difetti che hanno condizionato un po' il mio parere, perché leggendo li ho trovati molto evidenti.