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Recensione di "Raccontami di un giorno perfetto" - Jennifer Niven

Creato il 06 maggio 2015 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
bentornati da queste parti. Oggi vi propongo la recensione di un romanzo che ho terminato di leggere di recente, Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven.
Avevo messo gli occhi su questo romanzo praticamente dalla sua uscita negli USA e lo avevo inserito nella mia TBR di primavera e non appea mi sono sentita abbastanza ispirata ho deciso di leggerlo.

Il romanzo è uscito in Italia lo scorso 31 marzo per DeAgostini e conta 400 pagine. Il prezzo è di € 14,90.
TRAMA

È una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L'ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d'altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d'auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l'amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l'incanto di una storia d'amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d'incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.


LA MIA OPINIONECi sono dei libri dai quali sai cosa aspettarti e che si mantengono entro le tue aspettative, ma anche dei libri da cui pensi di sapere cosa aspettarti e che invece ti sorprendono e sono un colpo al cuore. Raccontami di un giorno perfetto rientra sicuramente in questa seconda categoria.Violet e Finch in una fredda giornata d'inverno si ritrovano insieme sulla torre campanaria della scuola, pronti a buttarsi di sotto e farla finita.Nessuno dei due si aspetta di trovare qualcuno lassù e quando entrambi si ritrovano lì, sull'orlo del baratro, si tirano indietro. Si aiutano l'un l'altro a non lasciarsi andare.Finch è da sempre un ragazzo problematico ed irrequieto, che da anni combatte la depressione senza successo. Ha spesso dei "periodi bui", in cui si estrania completamente dal mondo. Il giorno che ha deciso di salire sulla torre campanaria si era appena risvegliato e aveva deciso che era ora di lasciarsi la vita alle spalle.Violet invece è l'opposto di Finch: carina, gentile e popolare a scuola, sembra non avere nessun problema, ma la morte della sorella avvenuta la primavera precedente l'ha segnata nel profondo e il senso di colpa che prova per l'incidente che si è portato via Eleanor è così forte da averla portata a pensare di farla finita.Da quel giorno le vite di Violet e Finch si legano indissolubilmente e grazie ad un progetto che li porta in giro per l'Indiana, alla scoperta de posti più bizzarri, i due si scoprono più simili e più vicini di quanto pensassero.
La storia ci viene raccontata sia dal PoV di Violet che da quello di Finch alternativamente. Poco alla volta scopriamo le loro backstories e pagina dopo pagina scopriamo i motivi che li portano ad avvicinarsi e ad innamorarsi.Sono personaggi molto diversi, tanto da sembrare incompatibili ad un primo sguardo, ma capitolo dopo capitolo capiamo quanto in realtà i due, pur avendo alle spalle esperienze dolorose diverse, siano accomunati proprio dal dolore e dal disagio di vivere una vita che sembra stare loro stretta addosso.E' così che scopriamo il grande senso di colpa che si porta addosso Violet per l'incidente in cui è morta la sorella e di Finch, che invece è una persona profondamente sola, con un padre violento e una famiglia inesistente alle spalle.Tra i due è difficile stabilire chi ho apprezzato di più, anche se inevitabilmente mi è rimasto più nel cuore Finch, per il suo essere una persona fuori dal comune, in tutti i sensi.Leggendo questo romanzo però non si devono guardare solo i due protagonisti, ma anche i personaggi che stanno più vicino a loro. In particolare c'è la famiglia di Finch, che è il ritratto di una situazione molto triste. I genitori del ragazzo sono separati, ma Finch e le sue sorelle sono obbligati a vedere il padre settimanalmente, cosa che lui eviterebbe volentieri visto che il padre è violento e non manca di picchiarlo quando perde la pazienza. La madre è completamente assente e non si cura affatto di lui né delle sorelle. Quando Finch manifesta qualche disagio, si limita a dire che "lui è fatto così", senza mai provare a dialogare con lui o a capirlo. Alla luce di questa situazione capiamo perché dal momento in cui conosce Violet, Finch comincia a vivere i momenti migliori è della sua vita, e non può fare a meno di innamorasi di lei. E anche Violet non può farne a meno. E' come se loro due si trovassero dopo essersi tanto cercati, apposta per aiutarsi a superare gli ostacoli che la vita ha posto davanti a loro.

Altro punto a favore di questo romanzo è l'ambientazione, l'Indiana, stato che la Niven conosce benissimo, visto che ci ha vissuto. Molti sono i luoghi naturali bellissimi, ma anche quelli bizzarri, che ci vengono descritti nel corso del romanzo e che accompagnano l'amore di Finch e Violet. 

Questo romanzo non è semplice da leggere e non è semplice da digerire. Quello del suicidio tra adolescenti è un tema molto delicato, che la Niven riesce a trattare con un realismo e una delicatezza non comuni. Quella che ci racconta è la storia dolceamara di una situazione che lei stessa ha vissuto e sembra allo stesso tempo uno sfogo, una denuncia nei confronti di una società che è così superficiale da non riuscire a capire i drammi personali che molti adolescenti vivono, ma soprattutto un romanzo di speranza per tutte le persone che sono sopravvissute al suicidio e di incoraggiamento per tutti quelli che hanno pensato di farla finita. Aprirsi, parlare con altre persone che possono capire, avere il coraggio, la voglia e la forza di tornare a vivere è possibile. La depressione può essere curata e i suicidi evitati se chi soffre apre il suo cuore e chi gli sta intorno apre i suoi occhi.


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

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