buongiorno e buon Lunedì!
Oggi ho deciso di cominciare la giornata pubblicando questa recensione, che tenevo nel cassetto ormai da una settimana e che riguarda Resta sempre qui, il secondo volume della duologia If I stay di Gayle Forman.
Questo significa che ho terminato questa serie. Per raggiungere il mio obiettivo di dieci serie completate entro l'anno quindi sembra proprio che io sia sulla buona strada!
TRAMA
Sono passati tre anni dall'incidente che ha cambiato per sempre la vita di Mia e Adam e che li ha separati. Solo la musica ha ricucito lo strappo che si è aperto nelle loro esistenze. Mia è un astro nascente della musica classica. Adam è una rockstar, inseguita e acclamata dai fan di tutto il mondo. I loro occhi tornano a incrociarsi per caso una sera a New York, durante un concerto di Mia alla Carnegie Hall. Mia, l'unico volto che Adam abbia mai cercato in quelli delle sue fan, e nei suoi ricordi. La musica fa vibrare il passato, risveglia emozioni perdute, colma i vuoti nel cuore di Adam. Quando le loro dita tornano a sfiorarsi, tutte le inquietudini si placano: l'alba svelerà a entrambi che la promessa che Adam ha fatto a Mia - il suo segreto, la sua vergogna - in realtà è la loro unica salvezza.LA MIA OPINIONENon mi piacciono molto i libri con i finali aperti e Resta anche domani ha un finale più che aperto. Il libro termina con il risveglio di Mia dal coma e a me per prima è capitato di pensare "E adesso?". Il fatto che la Forman abbia deciso di raccontare come siano finiti Mia e Adam dopo il risveglio di lei secondo me è stata un'ottima scelta, perché sono sicura che molti di quelli che hanno letto il primo romanzo si sono fatti la stessa domanda.
Ma le cose in una notte possono cambiare ancora, no?
Resta sempre qui lo definirei "il libro delle risposte". Tutte quelle domande che molto probabilmente i lettori si sono fatti alla fine di Resta anche domani trovano risposta in questo romanzo.Ma il protagonista questa volta è Adam, la storia ci viene raccontata dal suo PoV. Quello che incontriamo però è un Adam molto diverso da quello che conoscevamo. Imbottito di tranquillanti, ha perso interesse nel suo lavoro e nella musica, che era l'elemento che lo aveva legato a Mia ma anche la sua stessa ragione di vita. Adam sembra proprio essersi stancato della vita da rock star, nonostante non gli manchi nulla e tutti siano pronti a soddisfare i suoi desideri. Adam sembra il fantasma del ragazzo che avevamo conosciuto nel primo romanzo e raccontandoci la sua storia a partire dal risveglio di Mia, tramite i flashback che si intrecciano con il presente, ci mostra la persona fragile ed instabile che è diventato.E' facilissimo identificarsi in lui, immediatamente, già dai primi capitoli, si crea un forte rapporto di empatia con questo personaggio.
Immergersi in Resta sempre qui è come ascoltare una playlist, in fondo, la playlist di Adam stavolta, tutta quella musica che lo ha accompagnato per tre anni, portandolo ancora una volta da Mia.
Tirando le somme, il finale potete anche immaginarvelo, ma più che per il finale ho apprezzato questo romanzo per quello che mi ha regalato durante la lettura: tanta buona musica ed emozioni vere, inserite in un contesto realistico.Inoltre questa volta le pagine che la Forman ha dedicato a questo romanzo per me non sono state poche, anzi, la storia dura esattamente quanto dovrebbe durare, fornendo tutte le riposte che i lettori cercavano.Insomma, un romanzo realistico, coinvolgente ed emozionante, che per molti versi ho apprezzato anche di più del suo predecessore.