Recensione di Selvaggia, i Chiaroscuri di Personalità di Giovanni Garufi Bozza, a cura di Cristina C.

Creato il 29 ottobre 2013 da Andrea Leonelli @AndreaLeonelli
Selvaggia è il primo libro dell’autore italiano Giovanni Garufi Bozza. Sinceramente, all’inizio non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, non sapevo se mi sarebbe piaciuto o meno, ma ho voluto dargli una possibilità e leggerlo… adesso posso affermare che ho fatto benissimo! E’ uno dei pochi libri, tra quelli che ho letto quest’anno, che è riuscito a tenermi incollata alle pagine e ad avermi lasciato qualcosa. E come sapete anche voi, questa è la cosa più importante di un libro. Selvaggia è riuscito a trasmettermi delle emozioni, che invece non ho percepito con molti altri libri di autori emergenti. Quindi, ritengo doveroso fare i miei complimenti a Giovanni, che nonostante sia solo all’inizio è riuscito a scrivere un libro veramente intenso. L’autore si è laureato in Psicologia, ed è riuscito perfettamente ad applicare le sue conoscenze all’interno della storia, rendendola ancora più ricca di contenuti. Ma, nonostante questo, la lettura è abbastanza semplice. Sicuramente non è un libro adatto ai più piccoli, che forse non riuscirebbero a comprendere il vero significato della storia, ma per leggerlo non bisogna necessariamente avere conoscenze specifiche in psicologia. Daniel durante il suo ultimo giorno di vacanza, cercando varie cose sul web, si imbatte in un blog di poesie davvero profonde e tristi, nelle informazioni legge che la ragazza che le scrive si chiama Selvaggia, che nome strano. Ma cosa più strana è che nessuno commenta il blog, è come se la ragazza si sfogasse con quelle poesie, scrivendo tutto il dolore che prova, ma senza interessarsi che qualcuno le leggesse. Selvaggia è una ragazza dark con una personalità molto forte, vuole resistere al dolore e fare la dura per non essere schiacciata dalle emozioni. Il giorno seguente, primo giorno di università, Daniel fa conoscenza di una ragazza davvero molto timida, se ne sta sola e ogni volta che il ragazzo le rivolge la parola, lei risponde a monosillabi. Ma riesce almeno a farsi dire il nome, Martina. Sembra che parlare con lei sia impossibile. Martina, invece, è l’opposto di Selvaggia prova dolore e proprio per questo si è chiusa in sé stessa allontanandosi da tutti. Questi tre sono i protagonisti dell’intera storia, ma non voglio svelarvi altro, per non farvi perdere il gusto di leggere questo fantastico libro. La descrizione dei protagonisti è molto dettagliata, sono minuziose soprattutto le descrizioni delle loro personalità, proprio la conoscenza del loro carattere sarà fondamentale per la storia. Il lettore farà un viaggio nella mente dei tre ragazzi, conoscendo le loro paure, i loro dubbi, le loro sensazioni. Per questo il libro arriva dritto al cuore di colui che lo legge. Ho amato tutti e tre i personaggi, ognuno di loro mi ha trasmesso delle emozioni, belle e brutte. Anche i personaggi secondari sono descritti abbastanza dettagliatamente, non sono dei personaggi piatti e senza importanza, anzi sono fondamentali nel loro ruolo. I protagonisti conosceranno l’amore, quello intenso che porta a fare pazzie e a non dimenticare l’altro anche se lontano. Consiglio il libro a tutti, penso che possa essere apprezzato da qualsiasi categoria di lettori, ma come dicevo precedentemente, secondo me è un libro per i più grandi. Vi assicuro che vi piacerà tantissimo!

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