Recensione di Signor Comandante di Romain Slocombe

Creato il 14 settembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

12 Flares 12 Flares × Signor ComandanteRomain Slocombe
Pubblicato daRizzoli
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Scala stranieri
Genere:Romanzo Storico
Pagine:
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La trama:

Francia, inizi anni Trenta. Paul-Jean Husson, ex-ufficiale della Prima Guerra Mondiale, è un popolare scrittore che, in una lettera indirizzata ad un ufficiale del Reich, confessa di essersi innamorato della propria nuora ebrea e di aver cercato di nasconderne le reali origini. Nulla può, però, la sua ossessione amorosa contro gli eventi di una notte e i suoi saldi e spietati principi nazionalisti.

Con Signor Comandante Romain Slocombe riesce a far parlare di sé e non solo perché riesuma un argomento ostile come quello del genocidio degli ebrei ma perché, consente al lettore di sbirciare, quasi come attraverso uno spioncino, le vicende dei protagonisti senza però riuscire ad anticipare il finale.

Paul-Jean Husson, sin dalle prime pagine, appare come un uomo pieno di sé e fortemente convinto della bontà dei propri principi: ex ufficiale durante la Prima Guerra Mondiale, non nasconde la propria simpatia per il Generale Pétain e per il Führer nonché la feroce ostilità nei confronti degli Ebrei contro i quali si scaglia ogni volta se ne presenti l’occasione.

Ma il destino, crudele, interviene facendo sì che il protagonista si invaghisca perdutamente della propria nuora per poi scoprire, per caso, che ha nascosto la propria religione ebraica. Da questo momento Husson sarà fortemente combattuto tra la volontà di proteggere la donna amata e il dovere di tener fede ai propri ideali, gli unici che a suo dire avrebbero ristabilito le sorti della Francia. Quando infatti, agli inizi della Seconda Guerra Mondiale, i Tedeschi occuperanno il paese, lo scrittore cercherà di corrompere le autorità e di nascondersi con la nuora ed i nipotini al riparo dai bombardamenti. Sarà proprio in quest’occasione che Husson rivelerà alla donna di essere a conoscenza del suo segreto, scatenando in lei un’inaspettata reazione che la condurrà dritta tra le braccia dell’uomo.

È probabilmente questo l’episodio, da cui ne deriveranno le dovute conseguenze, che risveglia nello scrittore il suo patriottismo e che condurrà ad un finale inatteso ma, probabilmente, inevitabile.Se il finale inatteso contribuisce a tener desta l’attenzione del lettore, il voyeurismo reso possibile dall’espediente della lettera consente a quest’ultimo di sentirsi parte della vicenda quasi come se l’autore aspettasse un suo giudizio. Slocombe riesce così a inserire un tema indiscusso come quello dell’amore in un quadro storico che, nonostante faccia storcere il naso per la ferocia che lo contraddistingue, risulta ampiamente sfruttato in ambito editoriale. Il risultato è un libro che, seppur risulti di difficile lettura agli inizi, avvolge poi il lettore attraverso una scrittura scorrevole e coinvolgente nonostante i continui riferimenti storici.

Signor Comandante non è di certo un libro da leggere sotto l’ombrellone ma occorre assaporarlo, pagina dopo pagina, perché la passione non risulti mai scontata.

Diana Rocchi



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